“Bambini, giocate da soli”
Nel Paese del Lego i ragazzi sono lasciati liberi di sporcarsi, di correre rischi e di lottare. Un modo per farne adulti consapevoli. E appagati
Nel Paese del Lego i ragazzi sono lasciati liberi di sporcarsi, di correre rischi e di lottare. Un modo per farne adulti consapevoli. E appagati
Il cibo è alimento ma è anche cultura, come abbiamo sperimentato durante le festività. Roberta Nepi propone un approccio interculturale al cibo, da sperimentare con i bambini, per apprendere l’italiano come seconda lingua.
L’attenzione alla creatività e la centralità del bambino, alla base della pedagogia nell’educazione alla prima infanzia, si uniscono in questo laboratorio con la fiducia nella didattica esperienziale, nel learning by doing, che attraverso la manipolazione, costruzione e realizzazione pratica coinvolge tutti i canali sensoriali, per passare poi gradualmente al livello astratto della lingua.
Incontro con Miriam Rasse, psicologa direttrice dell’Associazione Pikler-Loczy Francia A cura di Alide Tassinari Lo sviluppo dell’autonomia Quando si parla di sviluppo dell’autonomia, è sempre difficile per l’adulto trovare la giusta misura per non intervenire troppo, per non impedire che il bambino sviluppi delle iniziative e per non renderlo troppo
26 novembre 2016
28 gennaio 2017
Per tre giorni piazze, strade, giardini del centro storico di Verona sono a disposizione dei cittadini e dei turisti per giocare. Propongono i loro giochi le Comunità ludiche provenienti dalle regioni italiane. Adulti pieni di passione e di amore per le loro radici remote, ma soprattutto depositari di abilità motorie,
Amilcare Acerbi
Per trattare di spazi esterni di nidi, scuole dell’infanzia, scuole primarie partirei dalle paure di genitori e insegnanti, in primis e dal “terrorismo burocratico” scatenato negli ultimi anni da dirigenti, di scuole, Asl, Comuni, quando si tratta di “portare in cortile” gli allievi, facendo diventare “pericolose” le sabbiere, le buche in giardino, le rose, le bacche.
Amilcare Acerbi incontra sulle rive del Po torinese Cristina Làstrego e Francesco Testa, artisti e scrittori per bambini, da sempre.
La penna dell’autore trasforma l’intervista a Lastrego e Testa in un divertito racconto capace di incuriosire e stupire il lettore in una contaminazione di antiche emozioni con nuovi saperi.
Amilcare Acerbi
Come ho già avuto modo di ragionare sulle pagine di ZeroSeiUp perseguo l’idea che nel nido e ancor più nelle scuole dell’infanzia e nelle ludoteche, i giocattoli vadano offerti per tipologia di funzione, per indurre così i bambini ad operare delle scelte, ma soprattutto per indurli a provare ad elaborare un progetto di uso, o prima di cogliere l’oggetto o subito dopo averlo afferrato. Progetto sempre più collegato ad una storia da inventare e svolgere e quindi dove l’aspetto e psicomotorio e dell’esplorazione sensoriale non siano gli unici, o quanto meno risultino complementari.
Il gioco come occasione di crescita al Nido – Il ruolo dell’educatore nell’attività ludica
Il gioco come occasione di crescita al Nido – Il ruolo dell’educatore nell’attività ludica