Loris Malaguzzi è un pedagogista conosciuto in tutto il mondo.
Non è conosciuto per ciò che ha scritto, ma per ciò che ha fatto e attraverso quello che altri hanno detto e scritto di lui.
Eppure, è stato uno scrittore prolifico che ha disseminato il suo pensiero pedagogico in diverse pagine di riviste, in capitoli di libri e in interviste. Dietro le pagine occasionali e a volte dettate dall’urgenza del momento, è possibile rintracciare la tessitura di un pensiero pedagogico complesso e coerente.
Zeroseiup ha deciso di raccogliere via via gli scritti di Loris Malaguzzi e di inserirli in una sezione dedicata del proprio sito web nella convinzione che siano ancora pieni di attualità e di guida per il futuro.
Il coordinamento di questo lavoro è affidato a Battista Quinto Borghi che raccoglie e revisiona i testi.
Presentazione
Queste pagine del sito hanno lo scopo di richiamare periodicamente alla memoria la grande lezione pedagogica di Loris Malaguzzi e intende ospitare via via un certo numero di contributi esemplari che nel corso della sua vita ha pubblicato.
Note biografiche
I corti di Loris – Note Biografiche
Loris Malaguzzi nasce a Correggio il 23 febbraio del 1920, cresce a Reggio Emilia dove frequenta l’Istituto Magistrale e si laurea in Pedagogia a Urbino nel 1946. Durante la guerra,…
Basta solo la gratitudine e la solidarietà? Ottobre 1988
A proposito della statalizzazione delle scuole dell’infanzia comunale: lettera di un’insegnante del comunale di Piacenza e relativa risposta.
Filo diretto con Loris – ottobre 1998
Diverse questioni: l’insegnamento della lingua inglese nella scuola dell’infanzia, l’andamento demografico dovuto alla proiezione delle nuove nascite, l’obbligo anticipato a cinque anni, la raccolta di firme sull’insegnamento della religione cattolica.
Un’immagine dell’infanzia – febbraio 1995
Alla domanda di Lella Gandini, Malaguzzi ripercorre nella risposta a questa domanda come nella sua esperienza si è sviluppata in lui l’idea di infanzia
Con l’attesa e la speranza – marzo 1994
Il testo è la sbobinatura dell'intervento tenuto da Loris Malaguzzi al Convegno "Rosa Agazzi nella cultura pedagogica italiana e nella realtà educativa della scuola materna", Istituto Pasquali Agazzi 25 - 27 ottobre 1993.
Malaguzzi parla dell'attesa e della speranza e confida in un futuro migliore di cui i bambini saranno protagonisti.
Con i ragazzi del 93 – gennaio 1994
Breve editoriale ad elogio del movimento studentesco del 1993
Al di là della notizia immonda – dicembre 1993
Spunti di riflessione diversi a partire dalle notizie che arrivano da Serajevo
No per il ragazzo del Bronx e il ragazzo di Bari – novembre 1993
Due vicende a confronto quando la vita è difficile
Un bubbone dallo scoppio preannunciato – ottobre 1993
Quando il “riassetto” della scuola significa riduzione delle risorse
Nessun pesco è mai fiorito d’autunno – settembre 1993
Contro il rischio di aziendalizzare la scuola
La riforma dell’elementare – maggio 1993
L’articolo prende spunto da alcuni dati di una ricerca a cura del Ministero della P.I. sulla riforma della scuola elementare per sol-levare le non poche criticità connesse con la nuova legge di ri-forma della scuola elementare.
Per una pedagogia relazionale – maggio 1993
“bambini”, maggio 1993, Elemond, Milano
Che cos’è per l’esperienza reggiana la “pedagogia relazionale”. Malaguzzi risponde qui in modo essenziale e sostanziale
Una carta per tre diritti – marzo 1993
Si tratta di una sintesi efficace sui diritti dei bambini, degli insegnanti e dei genitori
Della insopportabilità della intolleranza e della sofferenza – febbraio 1993
“bambini”, febbraio 1993, Elemond, MIlano
L’articolo è una riflessione sull’inefficienza della società e della scuola che non comprendono l’infanzia e la colpevolizzano.
Una rampogna, un progetto e quattro piaceri modesti – novembre 1992
L’editoriale è una reazione ironica a diverse situazioni della cronaca di quegli anni (sindacato, nuovi orientamenti, ecc.)
Venendo via dall’opulenza del degrado – ottobre 1992
L’articolo consiste in un’analisi critica delle iniquità della spesa pubblica per la scuola
“C’era una volta la scuola materna”?! – settembre 1992
L’articolo mette in discussione la scelta ministeriale di ridurre a 25 ore settimanali l’orario degli insegnanti della scuola materna statale.
I bambini portatori dell’inedito – giugno 1992
L’articolo è dedicato alla memoria di Ernesto Balducci, del quale Malaguzzi presenta un contributo
La faziosità del convegno di Riccione – maggio 1992
L’articolo presenta gli argomenti e le sfide del convegno di Riccione
Se i bambini disturbano – gennaio 1992
Il contributo parte da un fatto di cronaca per denunciare l’intolleranza dell’infanzia nella nostra società
Sugli stili e sulle differenze – ottobre 1991
L’articolo invita alla necessità di rispettare i tempi di sviluppo dei bambini perché solo così potranno esprimere al meglio le loro potenzialità.
Gli Orientamenti non orientanti – settembre 1991
I Nuovi Orientamenti che entrano in vigore a partire dal mese di settembre 1991 in sé sono buoni ma difficilmente applicabili nella loro qualità intrinseca a causa delle scelte politiche che vanno in controtendenza e che ne rendono impossibile il buon funzionamento.
I bambini e la guerra – luglio 1991
Qual è l’impatto della guerra (e delle immagini televisive sulla guerra) sui bambini?
Arrivederci a settembre – giugno 1991
Si tratta di un ingaggio e un rilancio delle sfide che attendono il nido e la scuola dell’infanzia per l’anno educativo che di lì a poco verrà.
La grammatica della fantasia – giugno 1991
Il testo presenta la storia della nascita della Grammatica della fantasia di Gianni Rodari e delle ragioni che l’hanno resa possibile.
La lunga morsa dei mondi logocratici – aprile 1991
Il contributo è un riconoscimento della validità generale dei Nuovi orientamenti del 1991 anche se non mancano i rilevi critici.
Scusate, entri pure Cipputi – gennaio 1991
Si tratta di un attacco ad una politica miope e a una difesa accorata degli insegnanti, non riconosciuti, bistrattati e malpagati, senza risparmiare le posizioni della rivista espressione del P.C.I. (che per altro si scioglierà nello stesso anno).
La scuola ridotta a oggetto di scambio – novembre 1990
Breve critica nei confronti del comune di Modena che utilizza alcune sue scuole dell’infanzia come “merce di scambio”
Cronaca di una cronaca infinita – maggio 1990
L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole è di fatto ingiusta e discriminante
I comuni: ci siamo – febbraio 1990
Il testo consiste in una presentazione di un documento degli assessori di alcuni importanti comuni italiani che si impegnano a mantenere alti standard qualitativi dei servizi per l’infanzia nonostante i tagli e le difficoltà imposte dal governo nazionale
Ricerca educativa e politica: interlocutori impossibili – ottobre 1989
Le ricerche in educazione lasciano il tempo che trovano senza una seria politica scolastica. Inutile pensare alla qualità se la discussione è tutta incentrata sulla diminuzione delle ore di compresenza.
Come ti uccido due scuole – settembre 1989
A Castelmaggiore di Bologna i genitori hanno ingaggiato la loro battaglia con-tro la giunta comunale che ha deliberato la statalizzazione delle scuole comunali
Il linguista e le forme di produzione – giugno 1989
L’articolo è una denuncia della deriva omologatrice ed efficientistica che perde di vista la qualità dei tempi di vita dell’infanzia e la discrimina.
Teste ben fatte piuttosto che piene – febbraio 1989
L’articolo consiste in alcune considerazioni e riflessioni critiche sul Documento Intermedio per la riforma degli Orientamenti che usciranno poi definitivamente nel 1991
L’oggetto intermedio – aprile 1989
Breve corsivo sull’uscita del “documento intermedio”, intermedio di nulla se, per così dire, taglia i bambini e i saperi “a fette”
Pagina-verità sulla situazione in Campania – aprile 1989
In Campania gli asili nido ci sono, ma non ci sono dentro i bambini
La grammatica della fantasia – novembre 1988
Battista Quinto Borghi
Nel corso del 2020, nel pieno della diffusione della pandemia da Covid-19, il ricordo del centenario della nascita di Gianni Rodari (scomparso prematuramente all’età di sessant’anni) è passato un po’ inevitabilmente in secondo piano.
La grammatica della fantasia ha occupato un posto centrale, fin dalle origini, nel pensiero pedagogico di Loris Malaguzzi e nell’esperienza dei nidi e delle scuole dell’infanzia reggiane...
Velocità: il tempo dell’uomo e della scuola – marzo 1988
L’articolo prende spunto da un convegno sulla velocità e il tempo per una ri-flessione sulle condizioni della scuola dell’infanzia.
Se l’atelier è dentro a una lunga storia e ad un progetto educativo – febbraio 1988
Battista Quinto Borghi
Da sempre il primo impatto che il visitatore aveva visitando i nidi e le scuole dell’infanzia di Reggio Emilia è stato quello della bellezza della qualità dei servizi sul piano visivo nelle sue diverse forme. Spazi ordinati, documentazioni esposte alla parete con un ordine non solamente funzionale, ampia disponibilità di immagini in tutte le sue forme e soprattutto la pregnante presenza dell’atelier che sembra dare logica e senso all’intero progetto educativo reggiano. Solo in un secondo momento e solo chi è più attento si rende conto che c’è molto di più, che la proposta educativa reggiana – pur nella centralità dell’atelier, presente e funzionante in ogni servizio – non è un semplice un vezzo estetizzante…
Una nuova intesa che rispetti pedagogia e bambini – settembre 1987
L’articolo è una critica serrata sull’arroganza confessionale dell’Intesa fra Stato e Chiesa sull’insegnamento della religione cattolica a scuola
Da Voltron alle “Patate in poltrona” – novembre 1986
I lineamenti di un’infanzia “diversa”, che gli adulti – la famiglia, la scuola – non conoscono, si fanno visibili nei primi esiti di un’indagine, riguardante gli effetti del mezzo televisivo sui bambini, avviata a Reggio Emilia
Arroganza degli adulti e diritti dei bambini – aprile 1986
Il contributo tratta delle contraddizioni, dell’arroganza della maggioranza e della timidezza della minoranza in merito all’obbligo dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola dell’infanzia
La serafica gravità del decreto Andreatta – aprile 1986
Il contributo è una denuncia ai servizi che diventano “a domanda individuale” (sull’onda del reganismo americano) e perciò a carico degli utenti, finendo per colpire coloro che sono in maggiore difficoltà
I bambini del sì e quelli del no – marzo 1986
L’insegnamento della religione cattolica – come previsto dall’Intesa e dalle norme attuative – snatura la proposta pedagogica e culturale della scuola dell’infanzia e infligge ai bambini, alle famiglie e agli insegnanti violenze assolutamente inaccettabili.
Nella scuola di stato. Sbagliato e arrogante avvio della questione religiosa – febbraio 1986
L’articolo denuncia l’avvio surrettiziamente imposto dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane
Una tegola in più per un labirinto barocco – ottobre 1981
L’articolo è un attacco al governo e in generale alla politica in-capace di vedere i veri bisogni dei bambini e della scuola
L’apodittica lezione del librone materno – marzo 1981
Il contributo consiste in una critica ironica e sarcastica al Diario delle lezioni, strumento d'obbligo per il tirocinio delle giovani maestre, quale testimonianza della qualità culturale e pedagogica in uso nella scuola magistrale
Come ho conosciuto Bruno Ciari – ottobre 1980
È una breve presentazione di un dossier, curato da Odette Righi che riporta il seguente sottotitolo: “Nell’occasione del convegno di Certaldo, Zerosei vuol contri-buire al dibattito pubblicando alcune testimonianze sulla figura e l’opera di Ciari”
Il vecchio e il nuovo – maggio 1980
Bambini superdotati: da che cosa determinati i talenti? Malaguzzi mette in guardia sia nei confronti dei partigiani del gene, sia nei confronti di una scuola che deve essere rinnovata per essere in grado di accogliere tutti.
Se la pedagogia non mette i piedi a terra – aprile 1980
Se non vuole correre il rischio di essere delegittimata la pedagogia deve essere aderente alla realtà e alla politica
I miliardi girano e i nidi stanno fermi – marzo 1980
Sulle disattenzioni e sul trasformismo dello stato che non mantiene le promes-se e che disobbedisce alle sue stesse leggi in merito agli investimenti sull’infanzia
La lettura come comprensione – Dicembre 1979
Intervento polemico contro un articolo di “Infanzia"
Il bambino, le madri, re Salomone – dicembre 1979
“Zerosei”, dicembre 1979, Fabbri Editori, Milano
Si tratta di un editoriale che tocca temi diversi dettati dall’urgenza del momento: la questione dell’anticipo scolastico, il rapporto adulto-bambino e della necessità supportare le riforme da una riflessione pedagogica e politica rigorosa
Intanto evviva evviva la “primina” – novembre 1979
Pubblicato in Zerosei”, novembre 1979, F.lli Fabbri – Milano – pp. 2-3. 1. I bambini non conoscono molto, e mai comunque in anticipo, i discorsi e le cose che gli…
Fuori i nidi dalla pedagogia sommersa – ottobre 1979
Senza volere per forza mitizzare i servizi per l’infanzia, occorre tuttavia un processo e un impegno culturale per sostenerli e rafforzarli
Contro una legittimazione dei nidi e delle scuole dell’infanzia – settembre 1979
L’articolo sottolinea la distanza del nido e della scuola dell’infanzia dalla famiglia e dalle istituzioni del territorio
Nemmeno le riviste possono scegliersi – giugno 1979
L’articolo è uno sguardo retrospettivo sul cammino che la rivista Zerosei ha ef-fettuato nei suoi primi e sulle prospettive future
Perché pagano i bambini – maggio 1979
Il contributo fa riferimento alla situazione (drammatica) dell’infanzia a Napoli e prende spunto da un dossier dal titolo “Napoli: libro bianco sulle origini, ragioni, responsabilità del male oscuro”, Pubblicato in “prospettive assistenziali”, n. 46, aprile-giugno 1979.
Tre brecce aperte per la scuola del bambino – febbraio 1979
Riflessione critica sulle politiche di riforma della scuola del periodo
I nodi vecchi e nuovi della questione – gennaio 1979
Il contributo evidenzia i rischi relativi alle ipotesi di riforma del sistema scola-stico in discussione in quegli anni
La cronaca nella vita e nella pedagogia – dicembre 1978
Alcuni fatti drammatici di cronaca che riguardano i giovanissimi costituiscono lo spunto per una riflessione sulle responsabilità della politica del “nientismo” e sull’importanza della funzione di una pedagogia che si fa politica
Il tubo di gomma – ottobre 1978
Il contributo è una presentazione di alcune esperienze di gioco dei bambini che utilizzano un tubo di gomma
Le grandi manovre della giungla assistenziale – settembre 1978
Sulla necessità di superare la concezione assistenziale dei servizi per l’infanzia
Perché le convenzioni contino – giugno 1978
Le politiche dei rapporti di convenzione dei sindaci con le scuole dell’infanzia private e le relative conseguenze
Tre questioni più una sui servizi sociali e educativi – giugno 1978
Serve rifinanziare lo stato sociale e la legge sui nidi
Il disegno del bambino – aprile 1978
Il testo illustra brevemente i significati e le funzioni del disegno infanti-le in riferimento allo sviluppo del bambino e alla funzione della scuola dell’infanzia
Alcuni significati dei linguaggi matematici – marzo 1978
Quale utilità pedagogica e educativa della matematica e della logica nella scuo-la dell’infanzia?
Un’altra pedagogia del bambino per vivere nel mondo del suo tempo – gennaio 1978
La formazione e l'uso del pensiero scientifico, logico critico è ancora fuori dagli obiettivi pedagogici non solo del bambino. Se la pedagogia del bambino ricerca la conoscenza critica del reale, non può farlo con gli strumenti intellettuali elaborati per un'altra società e un'altra cultura.
La pedagogia del diritto con la pedagogia del corpo – novembre 19
Sulla pedagogia del corpo al nido
Austerità, servizi, Comuni – novembre 1977
Il contributo si esprime in modo critico nei confronti di diversi comuni di alcune regioni italiane hanno optato (o stavano per optare) per la statalizzazione delle scuole dell’infanzia comunali per ragioni legate alle ristrettezze di bilancio.
Socializzazione del bambino: quello che è facile e quello che è difficile – ottobre 1977
Se il bambino socializza, anche gli adulti e la scuola hanno il dovere di socializzare (le famiglie, il territorio)
Il racconto dell’estate – settembre 1977
Le esperienze vissute nelle vacanze non possono restare fuori dalla porta ma entrano nella scuola per arricchire l’esperienza di tutti i bambini.
Cristo si è fermato a Eboli e a Salamanca – luglio 1977
L’articolo denuncia il fallimento dello stato – problema politico – nei confronti della nuova scuola dell’infanzia a causa delle promesse di investimento disattese.
I grandi oggetti – maggio 1977
Oggetti di dimensioni inusitate rispetto ai criteri tradizionalmente riservati al giocattolo sono gratificanti per il bambino e aiutano lo sviluppo delle sue capacità.
Cresciamo senza mani? – maggio 1977
Alcune riflessioni in margine a un convegno. In che modo le tendenze dell’educazione subiscono la crisi in atto? Quali sono le prospettive dei bambini di oggi, uomini domani? Qual è la professionalità degli insegnanti?
Idee per pensare e progettare il nido – novembre 1976
Il contributo è una premessa di presentazione a un testo collettivo di progetta-zione/organizzazione del nido a pochi anni dalla sua istituzione. È lo stesso Malaguzzi ad avvertire che “Non si tratta di sottrarre ai “tecnici” la competenza della progettazione, ma di trasformare questo momento in un’occasione di incontro e di elaborazione collettiva, nell’intento di costruire un ambiente in cui i bambini si sentano “contenuti bene” e che essi stessi possano “ben contenere”.
La latitanza dei dati e dei fatti – dicembre 1976
L’articolo denuncia “la cortina di fumo” sui dati che dovrebbero supportare le decisioni dello stato per le riforme perché l’incertezza dei dati non aiuta sul piano delle scelte politiche.
La signora di Feiffer e i servizi sociali – novembre 1976
L'irruzione del sociale nei territori della scienza, della cultura, dell'economia è il punto di partenza delle riflessioni contenute in questo contributo
Una scuola diversa per un bimbo diverso – Aprile 1975
L’attuale società tecnologica, audiovisiva e consumistica perde di vista l’infanzia: i segni della perdita progressiva del bambino sono molti ed altrettanto molte sono le possibilità che gli vengono sottratte.
Una nuova sperimentazione – Marzo 1971
È il discorso di chiusura del convegno sulla scuola dell’infanzia che ha dato il via all’esperienza delle scuole dell’infanzia reggiane