Esperienze di formazione secondo i principi dell’ecopedagogia Due moduli per 25 ore di formazione ed
Marisa Minoia condivide, in forma di appunti, la sua esperienza e le sue riflessioni sull’Educazione ambientale con i bambini della Scuola dell’infanzia.
L’esperienza della Scuola diffusa nei Quartieri Spagnoli di Napoli Dispersione e abbandono scolastico, pedagogia sociale a contrasto
[wpv-woo-product-price]Preliminari allo zerosei Ferruccio Cremaschi Si fa un gran parlare di sistema integrato zerosei, si stanno attivando anche iniziative come la costituzione di Poli per l’infanzia. Con l’imminente arrivo dei
Marine Schmoll, psicologa clinica in asili nido e membro dell’ANAPSY.p.e. (Associazione Nazionale degli Psicologi per la prima infanzia - Francia), osserva che i protocolli sanitari hanno modificato le regole della vita negli asili e in particolar modo quelle cui è sottoposto il gioco.
La domanda che si pone è la seguente: ne deriva una riduzione delle libertà dei bambini e degli adulti, genitori e educatori, che li circondano?
Enea Nottoli Riflettere sul Lavoro Aperto ci aiuta a capire e a comprendere quali siano i passi
Attualità

Ri-pensare ai bambini
XXII Convegno Nazionale del Gruppo Nazionale NIdi e Infanzia: ri-pensareaibambini.it
Intorno ai temi dell’educazione e dell’infanzia il GNNI presenta il XXII Convegno nazionale, come un percorso itinerante di incontri, eventi e convegni che si svolgerà a partire dalla metà di marzo 2022 a Roma e proseguirà a maggio a Napoli e a ottobre a Pesaro e poi a Padova nei primi mesi del 2023.
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Il fare e il sapere dei bambini: dalle attività ai campi di esperienza…
Il percorso tracciato da Diana Penso ripercorre quasi 50 anni di storia della scuola dell’infanzia.
Nel corso di questi decenni all’evoluzione del concetto di apprendimento hanno fatto seguito dei cambiamenti nei criteri della progettazione educativo – didattica.
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Teramo: Il diritto alla natura dei bambini Aprile – Maggio 2022
Esperienze di formazione secondo i principi dell’ecopedagogia – 3 Moduli per 36 ore di formazione ed esperienza
Continua a leggere...L’esperienza della Scuola diffusa nei Quartieri Spagnoli di Napoli Dispersione e abbandono scolastico, pedagogia sociale a contrasto delle povertà educative, necessità di allargare i confini della comunità educante sono ragioni che invitano la scuola a cambiare i suoi tradizionali paradigmi, ripensando spazi, tempi, soggetti chiamati a partecipare, insieme a insegnanti e genitori, a un diverso modello educativo. Nel solco delle più interessanti esperienze internazionali di pedagogia sociale e attiva, la Scuola diffusa, realizzata dal 2018 per il ciclo della secondaria di primo grado nei Quartieri Spagnoli di Napoli, che si svolge anche fuori dalle aule tradizionali e coinvolge un intero quartiere che diventa quartiere educante, è una scuola che intende ritrovare una effettiva centralità nei processi di sviluppo ed emancipazione di comunità fragili e marginalizzate, ma può anche ispirare l’orizzonte scolastico di un intero paese. Riflessioni e proposte per un’etica della responsabilità umana Nell’epoca che Paul Crutzen definisce dell’antropocene, appare quanto mai urgente rileggere e re-interpretare l’intreccio Uomo-Terra-Natura assumendo nuovi linguaggi, nuovi sguardi, nuovi sistemi di alleanze (intra e interspecie) per la tutela della vita. con un intervento di Claudio Strinati In tutti i gradi scolastici, il piacere di apprendere cose nuove dovrebbe evitare l’opposizione tra il ruolo di studente e la persona con le sue esigenze e le sue capacità. Nei nidi e nella scuola dell’infanzia c’è vita, si rispettano i bisogni delle bambine e dei bambini che dicono quello che pensano (sono riportate conversazioni che mettono in crisi Piaget), costruiscono, lavorano, fanno spettacoli.Quartiere educante
L’educazione come tutela della vita
Pensieri su cui pensare
Si fa un gran parlare di sistema integrato zerosei, si stanno attivando anche iniziative come la costituzione di Poli per l’infanzia. Con l’imminente arrivo dei fondi del PNRR sarà in molte situazioni una corsa a progettare nuove costruzioni anche solo per non perdere i finanziamenti (una preoccupazione che spesso sovrasta e annulla la necessità di una riflessione e una progettazione di prospettiva seria). Ci stiamo inoltrando in una dimensione educativa di continuità senz’altro auspicabile e condivisibile, se non necessaria. Ma restano insoluti, e temiamo, volutamente evitati alcuni nodi che rischiano di svuotare ogni buona intenzione e ogni sforzo per quanto ammirevole. Non abbiamo la pretesa di essere esaustivi, ma poniamo almeno alcune questioni sul tappeto. Facciamo il punto sullo zerosei Gianluca Lombardo, in questa intervista a cura di Ferruccio Cremaschi, racconta il processo che ha portato all’elaborazione delle Linee pedagogiche, uno dei punti cardine dell’attuazione del sistema integrato 0-6 (decreto legislativo 65/2017), in quanto avviano il percorso di costruzione di un curricolo nazionale. Delinea, in chiusura, l’orizzonte futuro, “la costruzione di forme di supporto strutturato per le Regioni e i coordinamenti pedagogici territoriali e un canale di dialogo continuo con i territori per la qualificazione di tutto il sistema integrato zerosei” La Convenzione dei diritti dell’infanzia non l’hanno chiesta o pretesa i bambini, l’hanno decisa e approvata gli adulti delle Nazioni Unite e quasi tutti gli Stati l’hanno sottoscritta e nella quasi totalità l’hanno inserita nella legislazione nazionale facendola diventare così legge ordinaria e vincolante. È di gran lunga la Convenzione internazionale più sottoscritta… Cosa significa essere educatrice di riferimento? Gli spunti suggeriti da Barbara Ongari insieme alle testimonianze delle educatrici di riferimento, richiamano ad un preciso profilo professionale che necessita, oltre che il riconoscimento, di una puntuale formazione iniziale e in servizio. a cura dell’Associazione Elinor Goldschmied EduCare con Sara Baldessari, Ketti Casagrande, Valentina Tessari e Antonella Svaldi Per un sistema educativo integrato 0/6 anni di qualità, equo e inclusivo “Investire sulla qualità e l’efficacia dei sistemi di istruzione europei rappresenta una premessa fondamentale per favorire (...) il buon esito dell’apprendimento permanente, dell’integrazione sociale, dello sviluppo personale e della successiva occupabilità di ogni individuo. Un’istruzione rivolta a tutti, fondata sui principi dell’equità e dell’eguaglianza, rappresenta il cardine di uno sviluppo sostenibile per ogni Paese, tuttavia continua ad essere uno degli anelli più deboli del nostro sistema sociale”. A partire da queste premesse Maurizio Parente riflette sull’urgente necessità sia di investire nell’istruzione, sia di garantirne, attraverso una valutazione partecipata, un adeguato livello di qualità. Il contributo di Isabella D’Isola è il primo di una serie di approfondimenti e riflessioni sul tema della bioetica animale rivolte agli adulti, oltre che di suggestioni educative e didattiche da proporre ai bambini. Foglie che volteggiano, vento che soffia, metafore della complessità della vita L’autunno, un momento speciale, come ogni stagione ha le sue peculiarità. Gli albi illustrati sono capaci di sottolineare gli aspetti di questa stagione e a trasformarli in occasione di gioco e di riflessione. Qui di seguito, qualche esempio di Esperienze in natura nella scuola dell’infanzia Il percorso educativo – didattico narrato nel contributo di Teresa Garaffo, nato nel difficile periodo pandemico, riporta di un’esperienza di connessione e cura «tra alberi e alberi, tra alberi e acqua, o aria, o fuoco. Tra alberi e uomini. E anche tra uomini e uomini. […] siamo completamente e costantemente immersi negli ecosistemi che ci danno la vita. Siamo in relazione con ogni loro elemento» (Vacchiano); lascia intravedere l’importanza dell’educazione all’aperto come percorso dalla nascita in poi. Giuseppe Pea, con esempi e argomentazioni, dimostra che “matematica, motoria e tecnica sono discipline che si apprendono affrontando problemi e, sempre per tentativi ed errori, nell’“inventare” un modo per strutturarli e risolverli”. si giunge, grazie a queste discipline a concepire “nuovi concetti, nuovi nessi, nuovi oggetti mentali astratti, nuovi schemi e nuove regole che sono indispensabili per reinterpretare e riorganizzare la rappresentazione del reale e (...) per tutte le altre discipline”. Appunti di educazione ambientale Marisa Minoia condivide, in forma di appunti, la sua esperienza e le sue riflessioni sull’Educazione ambientale con i bambini della Scuola dell’infanzia. I diritti del bambino dal 1912 al 20 novembre 1989 Dario Arkel Esiste, e non è casuale, un filo rosso che lega la “Convenzione sui diritti del fanciullo” del 1989 a Janusz Korczac, la Sessione scientifica internazionale dell’aprile del 1979 si tenne appositamente nel centenario della sua nascita e fu il preludio alla “Carta di New York”. Già nel 1912 Korczac scrive il “Diritto del bambino al rispetto” nel quale sostiene il diritto del bambino al rispetto in quanto bambino, il rispetto del tempo del bambino e il diritto del bambino alla morte. ZEROSEIUP online - registrazione Tribunale di Bergamo n. 16 03/06/2015 - ISSN 2499-8915 Direttore responsabile: Ferruccio CremaschiEDITORIALE
Preliminari allo zerosei
06UP MAGAZINE N.5, 2021
L’INTERVISTA
APPUNTI DI EDUCAZIONE
La parola ai bambini
ELINOR GOLDSCHMIED
PROFESSIONALITA’
IMMAGINI PAROLE LIBRI
DIDATTICA
KORCZAK
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