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Castelfranco Veneto – Documentazione della pratica educativa – 5 ottobre Plenaria – online

5 ottobre: incontro plenario conclusivo, solo online, dalle 16:30 alle 18:30.  Verrà inviato il link per assistere all’incontro

Il nuovo nucleo Alzheimer dell’RSA Luigi Accorsi di Legnano e il metodo Montessori

Sara Gioia Nel leggere la descrizione dell’attività dei professionisti dell’RSA ci si rende conto dei numerosi punti

La riflessione pedagogica tra relazione e fiducia

Il volume, articolato in tre parti, intende fornire uno sguardo ʻmulti-prospetticoʼ sui differenti temi e le molteplici

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Zeroseiup 4/2023

Educatrice: una specie “speciale” in via di estinzione Ferruccio Cremaschi La denuncia di due associazioni del terzo settore: «Il governo intervenga o l’Italia rischia di perdere un’altra occasione per sostenere

Nathalie Gossiaux e Fanny Lejay
Nelle Alpi Marittime, alcuni musei si aprono ai più piccoli, alle loro famiglie e alle operatrici della prima infanzia…


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Lavoro Aperto come opportunità di Cambiamento

Enea Nottoli Riflettere sul Lavoro Aperto ci aiuta a capire e a comprendere quali siano i passi


 

 

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Con l’attesa e la speranza – marzo 1994

Il testo è la sbobinatura dell'intervento tenuto da Loris Malaguzzi al Convegno "Rosa Agazzi nella cultura pedagogica italiana e nella realtà educativa della scuola materna", Istituto Pasquali Agazzi 25 - 27 ottobre 1993.
Malaguzzi parla dell'attesa e della speranza e confida in un futuro migliore di cui i bambini saranno protagonisti.


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L’esperienza della rete Agri-nido/agri-infanzia Regione Marche – 16, 17 e 18 maggio 2023

Un viaggio-studio alla scoperta di una relazione autentica tra infanzia e natura in ambiente rurale.
Il viaggio inizierà a Chiaravalle, dove la Fondazione Chiaravalle Montessori accoglierà i partecipanti e li accompagnerà in visita alla Casa natale di Maria Montessori, recentemente ristrutturata e rinnovata .

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La riflessione pedagogica tra relazione e fiducia

Il volume, articolato in tre parti, intende fornire uno sguardo ʻmulti-prospetticoʼ sui differenti temi e le molteplici relazioni, esperienze, contesti, luoghi e tempi che identificano la ‘fiducia’ come relazione che genera valore nell’esistenza umana, riconoscendo all’educazione un ruolo da protagonista.

Il lavoro qui proposto si colloca all’interno di un framework teorico-prassico volto a sollecitare un necessario ripensamento complessivo dell’argomento, strettamente connesso ai tempi che stiamo vivendo, con la duplice finalità di riconoscere la pregnanza di ogni tappa dell’esistenza e porre l’educazione al centro di paradigmi formativi caratterizzati dalla necessità di studiare le relazioni pedagogiche e la fiducia come base di ogni lavoro educativo. L’intenzionalità che caratterizza il volume insiste sul sentimento di fiducia generato da esperienze educative e buone pratiche volte a trasformare la realtà sociale e culturale.

Il volume contiene i contributi di Antonella Coppi, Barbara Gross, Michela Baldini, Sara Baroni, Miriam Bassi, Daniele Coco, Annabella Coiro, Nicoletta Di Genova, Marianna Doronzo, Maria Benedetta Gambacorti-Passerini, Francesca Franceschelli, Rosa Iaquinta, Teresa Iona, Daniele Masala, Elena Marescotti, Monica Marinoni, Francesca Oggionni, Annalisa Quinto, Anna Saibene, Giuseppina Maria Patrizia Surace, Alessia Tabacchi, Patrizia Tortella.

Korczak Vivo!

Nessun studioso ha evidenziato sinora le personali propensioni di Korczak, che pervadono – con ironia non sempre velata – le pagine del libro. Korczak, a parer mio e non solo, non disdegnerebbe questo ritratto nel costruire il quale l’Autore ha sicuramente il merito di aver saputo, senza perifrasi, mettere a nudo il Pan Doktor, il che ci ricorda il Baudelaire dei Journeaux intimes (mon coeur mis à nu), rivelandone una parentela elettiva con i poeti viventi tra l’800 e il ’900 detti maledetti ma per lo più visionari. In effetti, anche nei suoi momenti di faiblesse, risalta una debolezza dovuta all’estenuante ricerca di una serenità che Korczak mai poté vivere, ma che ha immaginato e fortemente desiderato per i suoi bambini. Ed è qui, in questa versione umana-assolutamente-umana che ritorna la voglia di rileggere le sue pagine.

Dario Arkel

Con e per ogni ‘filo d’erba’

Progettazione partecipata e percorsi di emancipazione dentro e fuori la scuola

Progettazione partecipata, educazione all’aperto, relazioni, cura, territori, emancipazione, libertà, cittadinanza, inclusione, ecosistema, sostenibilità, comunità sono alcune delle parole chiave che ricorrono nel volume e che vengono declinate in maniera creativa e originale in percorsi di ricerca e di studio che valorizzano le alleanze educative e il lavoro di rete tra Università, scuole e istituzioni e/o associazioni intenzionalmente formative.

Il testo restituisce pertanto una ricchezza difficilmente schematizzabile e riassumibile: i diversi contributi compongono un mosaico che permette di cogliere molti aspetti, anche inediti e generalmente poco esplorati, che mettono al centro la Natura e l’Ambiente. L’approccio, ed è questo lo sforzo che va valorizzato perché presente nella maggior parte dei saggi, è quello di trattare entrambi non solo come contesti ma anche come attori dell’educazione, di comprenderli in un progetto finalizzato ad abitare la Terra, rispettando gli equilibri, creando connessioni, valorizzando la vita in tutte le sue forme, a partire dalla nascita di un filo d’erba.

EDITORIALE

Educatrice: una specie “speciale” in via di estinzione

Ferruccio Cremaschi

La denuncia di due associazioni del terzo settore: «Il governo intervenga o l’Italia rischia di perdere un’altra occasione per sostenere i diritti dei bambini e delle bambine».

Sono innumerevoli gli approcci e i temi del dibattito in merito al sistema zerosei. Si discute che cosa sia continuità, quale sia o possa essere il glossario comune a operatori con una storia diversa e con riferimenti anche gestionali diversi, si cerca di trovare il terreno comune (il gioco, la cura, la relazione, …) da cui avviare un comune sentire.

Resta un po’ sottotono il tema di chi educa: educatore o insegnante, comunque vogliamo definirlo.

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06UP MAGAZINE N.4, 2023

BUONE PRATICHE

L’apprendistato scientifico

Anna Aiolfi
La curiosità, l’osservazione e l’esperienza costituiscono i presupposti per il germogliare del metodo scientifico nei bambini. Da parte degli adulti la proposta di un ambiente di apprendimento si costruisce anche con il mettere i piccoli in condizione di esercitare tali esperienze e di costruire conoscenza

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Gli anziani con demenza e i bambini progetti di esperienze condivise

Corrado Lombardo
Bambole e fiabe ma ... soprattutto relazione tra i bambini e gli anziani affetti da demenza. Questi gli elementi vincenti di una progettazione condivisa che avvicina due mondi solitamente separati e che porta a sviluppare benessere e capacità relazionali sia da parte dei piccoli che dei grandi

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L’importanza della motricità nello sviluppo dei concetti matematici dai 3 ai 7 anni

Il bambino comprende la realtà se prima la vive direttamente; ma come accompagnarlo nel processo di astrazione che caratterizza la matematica? Giuseppe Pea dimostra con dovizia di esempi pratici che “un buon progetto interdisciplinare fra matematica e motoria rappresenta la soluzione a gran parte di questi problemi”

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PROFESSIONALITA’

Zero–sei e scuola statale: tra Dirigente e figura di sistema

La realizzazione del sistema integrato zerosei richiede una progressiva e reale integrazione tra servizi che hanno vissuto una storia e maturato una cultura diversa. Ma, soprattutto, si scontra con il fatto di dipendere da due “padroni” diversi: da una parte lo Stato con la scuola dell’infanzia e la sua organizzazione e dall’altra l’Ente locale. Il tema del coordinamento pedagogico è uno dei più scottanti e investe la figura e il ruolo del Dirigente.
Possiamo incominciare a ragionare su nuove ipotesi?

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Una formazione integrata: la documentazione, strumento per osservare, progettare e valutare

Valeria Vismara mette in rilievo la documentazione come cardine intorno al quale ruota l’osservazione, la progettazione insieme alla valutazione e si appoggia la relazione tra il servizio e la famiglia. Ecco che la scelta di affrontare la documentazione come argomento di formazione continua risulta più che mai fruttuosa

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LA QUALITA’ IN AZIONE

Ambientamento in outdoor
Quando l’ambientamento lo fa il contesto sociale

Beatrice Serventi
Una passeggiata insieme per le vie del borgo favorisce e sostiene l’incontro tra educatrici e bambini, tra bambini che già hanno frequentato e i nuovi del servizio, che già conoscono il paese.

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Vivere il territorio fuori e dentro il nido

Beatrice Serventi
Il Nido vive in un territorio e con lo stesso si relaziona abitualmente: questa è l’esperienza quotidiana dei bambini nella continuità “dentro” e “fuori”

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APPUNTAMENTI

Per educare l’infanzia ci vuole un villaggio

Politiche, soggetti e governance per lo zero-sei
Convegno nazionale sullo zero – sei ed i poli territoriali per l’infanzia
Brescia, 20-21 ottobre 2023

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CULTURA

Il gruppo

Alma Gentinetta, Saura Fornero
“È importante saper interagire nel gruppo …” quante volte abbiamo sentito quest’affermazione!
Di rado però si presenta l’occasione, offerta dalle autrici del contributo, di riflettere scientificamente sul gruppo e prendere in esame gli aspetti che riguardano il vivere, giocare o lavorare in gruppo

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Alcuni spunti di riflessione sulle ultime pubblicazioni di Francesco De Bartolomeis

Lorenzo Campioni

Interpellato su come avrebbe definito la sua visione della pedagogia, rispose “una pedagogia con il sedere a terra” per indicare una pedagogia che nasce all’altezza di bambino nella osservazione, nell’attenzione al suo modo di ragionare e di comportarsi e nel rispetto come tratto professionale non secondario.

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IMMAGINI PAROLE LIBRI

La ricerca dell’identità attraverso il linguaggio poetico dell’albo illustrato

Ursula Grüner
Chi sono, a che gruppo appartengo? Una domanda profondamente umana, una delle questioni filosofiche che tutti si pongono durante la crescita e lungo la vita. Una questione che oggi viene posta con ancora maggior forza in una società che da un lato è caratterizzata da una pluralità e diversità in costante crescita e dall’altro si confronta coi canoni estetici standardizzati dei social e delle varie rappresentazioni mediatiche. Non ultimo l’uso della fotografia famigliare che mette l’infanzia in posa per postare le fotografie nei vari canali social creando una enorme pressione per apparire sempre più belli e allo stesso tempo stereotipati.

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ZEROSEIUP online - registrazione Tribunale di Bergamo n. 16 03/06/2015 - ISSN 2499-8915

Direttore responsabile: Ferruccio Cremaschi

 

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