I corpi e il sacro: i riti educativi
Raffaele Mantegazza prosegue la ricerca delle similitudini tra le pratiche educative e la sacralità, accomunate dal non fare a meno del corpo, meglio ancora, dall’essere incarnate.
Raffaele Mantegazza prosegue la ricerca delle similitudini tra le pratiche educative e la sacralità, accomunate dal non fare a meno del corpo, meglio ancora, dall’essere incarnate.
Prosegue il proficuo confronto tra le categorie del sacro e dell’educazione: Raffaele Mantegazzafa notare come stiamo rubando il tempo ai nostri bambini per soffermarsi poi sul tempo nei riti sacri e nell’azione educativa, la distinzione tra un prima e un dopo, la pausa, la chiusura …
Raffaele Mantegazza ripercorre le categorie del Tremendum, del Fascinans e del Sanctum, delle quali, in genere, si occupano le religioni; propone la possibilità di impiegare tali categorie nello spazio educativo perché i bambini provino, sentano legittimate, condividano e razionalizzino paure ed emozioni profonde.
Come insegnerebbe a un bambino la felicità? Gli darei una palla e lo farei giocare Da una intervista a Dorothee Solle, teologa Potrebbe sembrare quasi una provocazione affrontare da un punto di vista laico il tema del sacro nelle sue connessioni all’infanzia; un pregiudizio laicista che come spesso accade