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Progetto pedagogico 0/6 tra natura e cultura

Francesca Peron

 

La Società Cooperativa Sociale Onlus “Cianfry” nasce il 6 giugno 2014 dopo anni di esperienza maturata nel settore. La società partendo da: strutture di recupero per minori a rischio, disabili medio – lievi, animazione socio – culturale, nidi e scuole dell’infanzia, ludoteca e spazio gioco, progettazione e formazione del personale per agenzie di animazione, si è andata sviluppando fino a poi posizionarsi ed intervenire sul territorio attraverso il Centro Polifunzionale Cianfry specializzato per bambini e bambine e volto alla promozione di cultura dell’ infanzia e dell’integrazione sociale dei minori, mediante lo svolgimento di attività socio – educative.

La “mission” della cooperativa è rappresentata, innanzitutto, dalla copertura a 360° di tutto quanto concerne la promozione, lo sviluppo e la gestione dei servizi educativi ed integrativi rivolti alla fascia 0-6. Proprio in questo contesto risalta la gestione del servizio di Nido d’Infanzia 0-3 e del Centro Didattico Sperimentale 3-6 anni, che ha visto la partecipazione delle famiglie alla costruzione del Progetto Pedagogico, strumento strategico al fine di rendere il servizio efficace ed efficiente rifacendosi alla Carta dei Servizi per la primissima Infanzia adottata dal Comune di Caltagirone con Delibera di Giunta n 198 del 30/11/2012 sino ad arrivare all’Accreditamento come servizio privato da parte dell’Ente Comune.

Cianfry, in questo grave momento di crisi sociale, culturale ed economica della città, ritiene sia necessario e prioritario salvaguardare i servizi fondamentali a beneficio delle famiglie e a tutela dei bambini e delle bambine della nostra comunità. La nostra città è chiamata a non perdere di vista i valori che costituiscono le fondamenta di una comunità civile e a selezionare con diligenza e cura le priorità e le precedenze anche attraverso il privato sociale. Se per un verso i nidi sono un servizio educativo in grado di promuovere i diritti di ogni bambino e bambina a crescere in un ambiente sano, adeguato, ricco di stimoli e in grado di far superare le difficoltà proprie dell’età, dall’altro esso rappresenta un validissimo e concreto aiuto alle famiglie sempre più alla ricerca di sostegno nell’educazione e, nella crescita dei propri figli, nel bisogno di conciliare i tempi di vita con i tempi di un lavoro purtroppo sempre più flessibile e precario.

Il Centro polifunzionale per bambine e bambini, struttura privata accreditata al Comune di Caltagirone, si occupa di garantire alla comunità servizi educativi ed integrativi 0/6: Nido d’Infanzia e Sezione Primavera per la fascia 0-3 anni, Centro didattico sperimentale per la fascia 3-6 anni e servizi integrativi come spazio gioco 18-36 mesi. Inoltre ludoteca 4-10 anni, doposcuola, laboratori, feste di compleanno, organizzazione di eventi ed incontri informativi, formativi e di aggregazione per le famiglie.

Il Nostro progetto, coordinato e supervisionato dal Pedagogista, Dott. Gianfilippo Vispo, si chiama “Progetto pedagogico 0/6 tra Natura e Cultura” ed ha i seguenti obiettivi:

– contribuire alla costruzione di una Comunità educante che considera il benessere dei bambini indicatore di salute sociale e che promuove una diffusa convivialità relazionale, una genitorialità sempre più consapevole e l’assunzione di una vera e propria responsabilità educativa da parte della comunità.

– curare l’ambiente educativo: sia come attenzione nell’organizzazione dei tempi individuali ed educativi, degli spazi e dei materiali didattici e sia come attenzione al clima socio-relazionale fondato sull’accoglienza e l’ascolto attivo

– costruire un’alleanza educativa con le famiglie, in una relazione che riconosca i rispettivi ruoli e che faciliti il dialogo e il confronto. Che promuova la partecipazione dei genitori alla vita dei servizi con strumenti che garantiscono il dialogo, il confronto e la elaborazione di decisioni comuni

– imparare ad apprendere attraverso l’elaborazione di strumenti di conoscenza che permettano la comprensione di contesti naturali, sociali, culturali in una dimensione di scoperta e di ricerca, dove l’attività educativa si realizza attraverso la progettazione e realizzazione di esperienze e dove il bambino sperimenta nuovi modi di interagire con la realtà e con gli altri

L’esperienza progettuale durerà complessivamente due anni ed è iniziata a partire da Settembre 2014 e si concluderà a Giugno 2016. Si articola in progetti educativi specifici che si fondano sull’interconnessione di due macro-aree quali Natura e Cultura.

La “Natura”, l’abbiamo voluta vedere, assaggiare, conoscere, esplorare attraverso:

  1. l’alimentazione;
  2. la conoscenza, l’osservazione, l’assaggio e l’analisi dei prodotti di stagione;
  3. “progetto orto”;
  4. “Arcimboldo”;

 

 

 

 

 

 

  1. la collaborazione con la “Comunità Terapeutica La Grazia e la Fattoria Pedagogica”;
  2. la collaborazione con il “Molino Crisafulli”

 

 

“Natura e cultura” trovano l’unione e l’interconnessione soprattutto con la collaborazione con l’Associazione Culturale “Nave Argo”. Una volta alla settimana i bambini fanno il laboratorio teatrale con Iridiana Petrone che non è lo studio del teatro in quanto tale, ma è più una reinterpretazione di quello che sono loro, del loro vissuto quotidiano e del lavoro sulla natura e i suoi tempi che fanno parte del nostro progetto pedagogico.

Il progetto si articola in percorsi sperimentali sia per bambine e bambini che per le famiglie, cercando di supportare le sempre più crescenti responsabilità genitoriali alle quali il progetto vuole dare opportunità di crescita e sviluppo in un’ottica di sistema educativo complesso. Aprire le porte di servizi all’infanzia (privati) alla cittadinanza, alle famiglie, significa accogliere persone e condividere pensieri, azioni, modalità e strategie educative; significa rendere pubblica la cultura dei servizi all’infanzia; significa rendere trasparenti i percorsi di crescita, di ricerca, di autonomia e di sviluppo armonico delle bambine e dei bambini che abitano questi luoghi. Educare con cura le relazioni, gli spazi, i tempi, i materiali, significa beneficiare di uno stile educativo che caratterizza, identifica e riconosce la peculiarità dell’essere bambina e bambino in una società contemporanea sempre più complessa e difficile da vivere. Oggi più che mai a Caltagirone vogliamo scegliere un tempo e uno spazio di qualità per i nostri figli senza lasciarci condizionare dalle paure di una crisi che quotidianamente e differentemente colpisce e attraversa ciascuno di noi.

Il tempo di vita dei bambini deve essere vissuto anche “fuori” dai servizi educativi perché è fuori che si fa rete con gli altri servizi, è fuori che si fa rete con la cittadinanza, che si conosce il mondo e si impara a relazionarsi. È stando fuori che si può promuovere la cultura dell’infanzia, che si possono tessere quelle reti che permettono di formarsi, di informarsi, di scambiarsi idee e competenze. Stando fuori si vivono nuove esperienze.

L’educazione all’aperto, quindi, non vuol dire solamente avere più spazio a disposizione dei bambini, in cui farli sentire più liberi di muoversi, ma vuole essere anche un’ opportunità per gli educatori, che li porta a rimodellarsi, in quanto professionisti, sulla base di un’idea diversa di “spazio educativo”, dove lo “stare fuori” non vuol dire solamente osservare, controllare, bensì “usare” quello che c’è fuori per educare, per programmare e riprogrammare l’intervento educativo. Per gli educatori vuol dire, inoltre, ri-scoprirsi, ri-formarsi, ri-pogrammare quanto si è perso crescendo per costruire, insieme alle bambine e ai bambini il loro percorso.

Il Progetto Pedagogico si articola e si sviluppa per fasi e progetti educativi specifici. In particolar modo la co-costruzione del Progetto Pedagogico si è realizzata con n 6 incontri con le famiglie dal titolo “Senza Forma”, (Gennaio-Aprile 2015) gestiti dal coordinatore pedagogico, al quale hanno partecipato anche le educatrici del centro; n 4 Assemblee Cittadine in collaborazione con il Gruppo Territoriale Nidi e Infanzia, (Settembre – Dicembre 2014) nelle quali si è parlato delle leggi nazionali riguardanti l’infanzia e delle problematiche in cui versa la città di Caltagirone cercando di promuovere occasioni di incontro fra i bambini e le bambine e le famiglie; n 60 ore Formazione personale in servizio attraverso lavoro di equipe tra le diverse figure professionali esterne (Pedagogista, Formatore, Psicologa e Neuropsichiatra), n 10 percorsi/incontri sperimentali presso la Fattoria Pedagogica collocata all’interno della Comunità Terapeutico Riabilitativa “La Grazia” con l’intento di colmare la distanza fra cultura urbana e cultura rurale ed in particolare tra “normalità” e “malattia”; n 4 percorsi/incontri sperimentali presso il Mulino Crisafulli, nato nei primi del Novecento, della Soc. Coop. Agr. a.r.l.. Sono previsti come da Calendario Educativo 2015-2016: n 6 percorsi/incontri sperimentali presso l’Atelier dell’artista Miriam Pace, (Febbraio – Maggio 2016); n 18 incontri (Gennaio – Aprile 2016) di laboratorio teatrale in collaborazione con l’associazione culturale “Nave Argo” che opera dal 1992 in Sicilia nel settore del teatro per l’infanzia e della drammaturgia contemporanea; n 8 percorsi/incontri sperimentali presso il Mulino Crisafulli e campagna (Settembre 2015 – Giugno 2016), n 10 percorsi/incontri presso la Fattoria Pedagogica “La Grazia” (Settembre 2015 – Maggio 2016).

In tal senso il Progetto Pedagogico 0/6 di Cianfry, vuole rappresentare, nel suo piccolo, quella resistenza, quell’equilibrio tra diritti e necessità di un’idea di servizi educativi che risultano indispensabili per il riconoscimento di diritti dei bambini ad una crescita armonica, serena e consapevole.

Gli spazi utilizzati sono l’intera struttura, sezioni, biblioteca interna, sala polifunzionale, atelier, cortile, Mulino (compresa la campagna dove si semina il grano lavorato in loco) e fattoria pedagogica.

Il progetto interessa n 40 bambini/e della fascia 0-24 mesi, (nido d’infanzia), n 20 bambini/e della fascia 24-36, (sezione primavera), n 15 bambini/e della fascia 3-6 anni (centro didattico sperimentale), le loro rispettive famiglie con il coinvolgimento anche dei nonni e delle nonne, n 1 Coordinatore Pedagogico e Formatore, n 1 neuropsichiatra infantile (ASP 3 Catania), n 1 Psicologa, n 1 Pedagogista, n 1 Artista, n 1 Esperto in Agricoltura Sociale, Gruppo Territoriale Nidi e Infanzia Caltagirone.

La verifica e la valutazione è strettamente legata all’implementazione della qualità di ogni servizio e del sistema educativo nel suo complesso. In generale, con l’istituzione del Coordinamento Pedagogico che attraverso l’osservazione, la documentazione e la supervisione dello specialista, viene messa in campo la modalità di verifica in itinere, essendo il progetto pedagogico condiviso con più attori sociali (Famiglie, operatori, enti pubblici e no profit). In particolare, ci si serve di tecniche di auto-valutazione come luogo in cui si rielaborano i processi educativi all’interno del gruppo di lavoro. Sia la verifica che l’autovalutazione assumono una funzione di sollecitazione rispetto all’azione di de-costruzione e ricostruzione di un’identità pedagogica atta a rappresentare e significare il contesto in cui si opera. La finalità principale è quella di costruire percorsi che migliorino sia gli strumenti scientifici utilizzati che la qualità del progetto stesso.

Il nostro progetto è in itinere, al momento possiamo osservare un riscontro positivo da parte delle famiglie e dei bambini nell’approcciarsi ad una metodologia un po’ diversa dal sistema scolastico tradizionale, dove molto del lavoro che viene fatto riguarda il contatto con la natura passando dalla coltivazione degli orti realizzati in cortile all’esperienza di pet-terapy presso la fattoria pedagogica “La Grazia”, all’esperienza presso il “Molino Crisafulli”.

I bambini stanno bene” ci viene spesso riferito dalle famiglie. Con ciò non si intende solo un benessere fisico, ma in un senso più ampio del termine, si parla di un benessere legato alla crescita, ai continui passi avanti che fanno i bambini nel conoscere ed esplorare se stessi e il mondo che li circonda e nell’apprendere diverse tecniche di lavoro differenti.

Le educatrici osservano giorno dopo giorno che i bambini acquisiscono familiarità e sicurezza nel muoversi negli spazi, interni ed esterni alla struttura, durante lo svolgimento delle attività e che sempre più diventano padroni dei loro spazi educativi.

L’istituzione di un Coordinamento Pedagogico, la co-costruzione del progetto pedagogico anche con le famiglie ha comportato, una nuova consapevolezza e un diverso livello di responsabilità genitoriale. La rilettura degli spazi e dei tempi educativi con un nuova riformulazione organizzativa e gestionale del personale educativo, eleva la qualità del servizio offerto alla cittadinanza dentro un sistema formativo che tende ad integrare i diversi e complessi percorsi educativi.

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