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Rila News marzo 2016

 

Percorso di approfondimento e accompagnamento alla sperimentazione della proposta pedagogica Lavoro Aperto

R.I.L.A.® è la Rete Italiana che nasce come l’intento
di raccogliere e mettere in relazione tutte le esperienze e le realtà
territoriali italiane che desiderano conoscere il pensiero pedagogico ed
educativo che sostiene il concetto di Lavoro Aperto… continua a leggere

 

n.1, Marzo 2016

 

DA BOLOGNA A …

Il percorso fatto sino ad ora … il Lavoro Aperto prende corpo

Il 30 gennaio a Bologna abbiamo incontrato Gerlinde Lill, Christiane Feuersenger e Maren Stephan, entrando direttamente nei servizi tedeschi che hanno deciso di portare avanti e sviluppare il concetto del lavoro aperto.

Gerlinde ci ha nuovamente puntualizzato alcuni punti cardine del lavoro aperto evidenziando i pensieri iniziali e le parole chiave, raccolte nella pubblicazione di Zeroseiup Spunti sul lavoro aperto. Abbiamo ancora una volta avuto la possibilità di soffermarci su parole come differenziazione, autonomia, spazio, cambiamento, critica, cultura e fiducia;sono stati tracciati i solchi nei quali poter seminare le nostre esperienze, la nostra storia e il nostro progetto di lavoro aperto.

Con Christiane e Maren poi, siamo entrati all’interno di alcuni servizi che hanno aperto le proprie porte al lavoro aperto; abbiamo visto immagini, associato parole e alla fine davanti a noi si è presentato un quadro chiaro nel quale immagini e parole sembravano un’unica emissione. Alla fine le molte domande hanno evidenziato l’interesse dei partecipanti, la voglia di cominciare a sperimentare nei propri servizi un nuovo percorso educativo e di crescita non solo dei bambini, ma di tutto il mondo che gli ruota attorno.

Abbiamo toccato con mano ciò che fino ad oggi la teoria ci aveva trasmesso e, ci siamo preparati al passo successivo, quello in cui cominceremo a camminare sulla strada tracciata da RILA.

E adesso? Adesso RILA sta progettando un percorso ulteriore dedicato a chi è entrato in Rila e a tutti coloro che nelle prossime settimane decideranno di associarsi per provare a sperimentare piccoli, grandi cambiamenti e a chi è interessato ad approfondire ancora di più impegnandosi nell’apertura.

È arrivato il momento di preparare la valigia delle nostre idee, mettere assieme tutte le nostre esperienze e di cominciare il viaggio del confronto, della sperimentazione e della ricerca, consapevoli che RILA vi accompagnerà con attenzione in questo percorso.

Tenetevi dunque liberi perché dal mese di Aprile comincerà la seconda fase del progetto di formazione RILA, rivolto agli aderenti alla rete.

IN DIALOGO CON RILA

Abbiamo bisogno di dialogare, di scambiare le nostre idee, le nostre sensazioni, le nostre paure, incertezze e certezze; sentiamo la necessità di stare in dialogo per poter crescere e sviluppare il progetto RILA. Per questo motivo abbiamo deciso di aprire un canale di dialogo, di confronto, attraverso il quale rimanere costantemente in contatto; scambiarsi opinioni è fondamentale, così come scambiarsi suggerimenti, proposte.

Un dialogo sul lavoro aperto non potrebbe essere tale se non lo aprissimo a tutti voi, quindi creare una rete all’interno della quale ritrovarci è necessario.

Se avete domande, commenti, esperienze da raccontarci o che volete condividere con la rete RILA, inviateli e troveranno spazio all’interno della News, elemento nato non per pochi ma per tutti e che deve diventare lo strumento principale di comunicazione.

Il laboratorio di RILA

È indubbio che per costruire una buona strada, una di quelle che resista alle intemperie, ai passaggi continui e alle fatiche della storia sia necessario rifarsi all’esperienza degli antichi romani e quindi, utilizzareuna serie di rimedi importanti. Primo fra tutti l’utilizzo dei sanpietrini, piccoli ma resistenti e capaci di arrivare a noi dopo due millenni di storia.

Ecco allora che per costruire la strada di RILA abbiamo bisogno proprio di questo, dei vostri sanpietrini. Abbiamo bisogno delle vostre piccole esperienze, prime sperimentazioni, foto, filmati; abbiamo bisogno di cominciare a lastricare un primo pezzetto di strada su cui poter poggiare i piedi e rimanere in equilibrio.

Da qui poi, giorno dopo giorno cominceremo assieme a ricercare, sperimentare nuove “cose” per poter costruire una strada sicura e resistente, non solo alle intemperie e al passare del tempo, ma soprattutto al continuo calpestio di chi vorrà raggiungerci.

RILA vuole essere anche questo, un laboratorio all’interno del quale si possa sperimentare e ricercare, nell’unica certezza che non esista una strada completamente e totalmente sicura rispetto alle altre, pronti ad aggirare gli ostacoli ma anche a creare gallerie attraverso le quali entrare in altre regioni inesplorate.

PERCHE’ ISCRIVERSI ALLA RILA

RILA è una rete dal marchio registrato ma non rappresenta una moda o una pedagogia del momento attraverso la quale poter accedere ad un ciclo di formazione che rilascia un attestato. E’ un marchio che nasce per tenere in rete chi desidera sperimentarsi nel Lavoro Aperto, sapendo di poter incontrare nella rete servizi per l’infanzia e colleghi con cui poter aprire un dialogo, un confronto, uno scambio di pratiche e riflessioni.
E’ un marchio, che crediamo, possa nel tempo divenire riconoscibile per chi scommette sul concetto di cambiamento orientato al benessere e all’autonomia dei bambini.

RILA è un cambiamento, un cambiamento che parte da dentro, che vuole mettere il bambino e la sua autonomia al centro del proprio percorso educativo.

Iscriversi a RILA vuol dire essere pronti al cambiamento, a guardarsi dentro e ad accettare alcuni passi fondamentali che agevoleranno la costruzione di un futuro cittadino competente, in grado di prendere scelte in totale autonomia e di essere padrone del proprio destino.

Iscriversi a RILA vuol dire avere la consapevolezza di non gettare l’esperienza pregressa, bensì integrarla e implementarla con un visualità nuova che si affaccia direttamente sul mondo del bambino.

SAVE THE DATE

Sabato 30 aprile incontro con Roger Prott su:
Il rispetto dell’autonomia dei bambini: quale atteggiamento da parte dell’adulto?

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