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Usciamo all’aperto

Paola Tonelli

Da molti anni lavoro, mi impegno, per cercare-ricercare come offrire anche ai bambini che vivono nelle grandi città la possibilità di non crescere completamente staccati dalla natura e dai suoi materiali-elementi.

MA … c’è un MA grande come una casa, forse come un grattacielo, un MA che coinvolge questi bambini cittadini. Il mio intento è quello di portare l’attenzione a questa massa di popolo bambino. Perché se da un lato, fortunatamente, si stanno facendo strada delle innovazioni (penso alle esperienze che arrivano dal nord Europa come gli asili, le scuole nel bosco) dall’altro c’è un triste giro dell’oca quotidiano che tocca a migliaia di bambini!

In cortile: gioco libero! Ma come? Libero da che cosa?

Amilcare Acerbi

Siamo sicuri che l’educazione alla sicurezza passi solo per divieti e raccomandazioni? Un uso “pensato” degli spazi aperti, dei cortili, dei giardini favorisce nel bambino l’educazione al rischio, l’esplorazione, l’autonomia, la conoscenza del proprio corpo, l’esercizio della socialità. L’autore propone alcuni esempi realizzabili per recuperare il senso del gioco all’aperto.

In cortile: gioco libero! Ma come? Libero da che cosa?

Amilcare Acerbi

Per trattare di spazi esterni di nidi, scuole dell’infanzia, scuole primarie partirei dalle paure di genitori e insegnanti, in primis e dal “terrorismo burocratico” scatenato negli ultimi anni da dirigenti, di scuole, Asl, Comuni, quando si tratta di “portare in cortile” gli allievi, facendo diventare “pericolose” le sabbiere, le buche in giardino, le rose, le bacche.