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Documentazione come attribuzione di senso

Nel primo dei contributi dedicati alla documentazione Manuela Cecotti la definisce come tale “nella misura in cui si inscrive come progetto di senso all’interno del percorso educativo e didattico di un gruppo”, sottolinea, inoltre, la dimensione piacevolezza che “una documentazione concepita come una sintesi di valore è in grado di alimentare”.

Il piacere di documentare

Nel primo dei contributi dedicati alla documentazione Manuela Cecotti la definisce come tale “nella misura in cui si inscrive come progetto di senso all’interno del percorso educativo e didattico di un gruppo”, sottolinea, inoltre, la dimensione piacevolezza che “una documentazione concepita come una sintesi di valore è in grado di alimentare”.

La documentazione educativa tra “mito” e “realtà”: problemi, riflessioni e proposte

Gino Ferri
Il tema della documentazione educativa è trattato sotto diversi aspetti tra i quali la sua funzione conoscitiva e comunicativa e il suo ruolo nodale nella costruzione di significato condiviso tra i partecipanti all’azione educativa. Non mancano riferimenti alla prassi educativa quotidiana ed esempi di alcuni strumenti operativi.


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Due progetti educativi tra “micro” e “macro”, elementi in comune e prospettive diverse

Enrica Fontani

 

Dall’esame di alcuni punti di contatto e di altrettanti elementi di differenza tra due progetti, rivolti ai bambini di scuola dell’infanzia e di nido, scaturiscono alcuni ragionamenti sui bisogni dai quali prendono l’avvio le due proposte, sui destinatari ai quali si rivolgono, sul modo di procedere e di documentare le iniziative. Questo ci fa riflettere sul fatto che un progetto, se ben concepito e condotto, sia qualcosa di “vivo” e rispondente al contesto in cui si svolge e ai protagonisti che lo animano.


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Documentare per ricercare strategie come metodo d’azione

Enrica Fontani
 
La documentazione nel sistema educativo si compone di numerose raccolte, predisposte in banche dati strutturate o come repertori tematici, organizzate in singole esperienze oppure in veri e propri centri di documentazione. Questa molteplicità dell’offerta di selezioni di attività didattico -educative è giustificata dal ruolo che riveste il documentazione e la diffusione delle buone pratiche per l’educatore e l’insegnante? Proviamo a ripercorrere e verificare le ragioni a sostegno della documentazione come azione che possa indurre miglioramento professionale.

Un nuovo sguardo alla quotidianità e alla routine, nei Nidi e nelle Scuole dell’Infanzia, attraverso i linguaggi visivi.

La quotidianità, osservata con nuovi occhi, racchiude scoperte speciali ed episodi inattesi. La conoscenza dei linguaggi visivi offre all’insegnante l’occasione per trasformare il contenuto dello sguardo in oggetto concreto. La quotidianità: non sarà forse un soggetto noioso da raccontare? Può suonare un po’ fuori moda questa parola nella percezione contemporanea