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Imparare da piccoli e piccolissimi

Come imparano i bambini piccoli?

Tutti concordiamo sul fatto che nei primi 3-4 anni di vita il bambino “impara” molto di più che in qualunque periodo successivo, e quest’apprendimento avviene in una serie di campi molto diversi fra loro. Ma… come imparano i bambini tutte queste cose? Siamo abituati a pensare che gli adulti insegnino ai bambini, e abbiamo una certa idea di cosa vuol dire insegnare. Però molto poco di quello che i bambini imparano in questi anni dipende da un insegnamento esplicito, formale da parte degli adulti: come si insegna a un bambino a camminare? E a parlare? Certamente, possiamo “stimolare” in tanti modi l’apprendimento del linguaggio, ma chi e come insegna ai bambini l’accento locale con cui parlano l’italiano (o qualunque altra lingua)? Eppure tutti lo imparano!

Scuola dell’infanzia, un’identità difficile tra assimilazione e differenziazione. Il RAV e il RAV Infanzia a confronto.

Enrica Fontani

Gli strumenti per l’autovalutazione della scuola sono la sintesi di numerose scelte compiute a monte del processo auto valutativo. Dal confronto tra il RAV e il RAV Infanzia viene alla luce la concezione di scuola sottostante e l’idea di bambino (nonché quella del “buon insegnante”). Emergono, altresì, questioni tuttora aperte e irrisolte, la più insidiosa delle quali riguarda l’uso, le finalità e, di conseguenza, le metodologie, della valutazione degli apprendimenti degli allievi di scuola dell’infanzia.

Il fare e il sapere dei bambini: dalle attività ai campi di esperienza…

Il percorso tracciato da Diana Penso ripercorre quasi 50 anni di storia della scuola dell’infanzia.

Nel corso di questi decenni all’evoluzione del concetto di apprendimento hanno fatto seguito dei cambiamenti nei criteri della progettazione educativo – didattica.

Together Old & Young: Bambini e anziani insieme per costruire comunità solidali

TOY è un progetto europeo che promuove l’incontro tra bambini e anziani. Nel vivere insieme esperienze e emozioni, bambini e anziani si divertono, imparano gli uni dagli altri e sviluppano relazioni ricche e significative.
In che modo ce lo racconta Flavio Donina di Azienda Speciale Retesalute.

L’infanzia e le sue strutture nel Belgio francofono

Struttura e target nei servizi prescolari Le strutture educative del Belgio francofono si compongono di un servizio per i bambini 0 – 3, le “ecoles maternelle”, e uno per i 3 – 12, suddiviso in bienni, l’ “enseignement fondamental”; dalla rassegna affiora come la formazione del personale e la qualità

Il “Bilancio di competenze iniziale” e il profilo professionale del docente di scuola dell’infanzia, tra valorizzazione e difficile identità.

Enrica Fontani
Il profilo professionale del docente disegnato dal Bilancio di competenze iniziale, in uso ai docenti in anno di prova, chiama in causa attiva l’insegnante in un percorso di autovalutazione, formazione e valutazione. La definizione di un profilo del docente ha un impatto sulla formazione, sulla valutazione, sullo sviluppo professionale, sul miglioramento del sistema, sul rapporto tra ordini di scuola…


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Lo sviluppo professionale docente nei contesti prescolastici

Chiara Urbani

La libertà di scelta, da parte degli insegnanti, rispetto alle competenze da acquisire e potenziare, porta ad una significativa capacitazione dell’azione professionale. A partire da quest’ipotesi si snoda la ricerca triennale presentata nell’articolo che giunge a suggerire criteri per sostenere e garantire lo sviluppo professionale degli insegnanti.