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La condivisione di attività e di attenzione fra i bambini nella prima infanzia: la dimensione spaziale nel setting pedagogico e il ruolo dell’educatore

Lo studio propone un’analisi dei processi attraverso i quali gli aspetti materiali e simbolici dell’ambiente interagiscono con le attività dell’educatore, determinando l’esperienza del bambino in un centro per la prima infanzia. Quest’analisi riveste un interesse particolare sia per la pratica educativa sia per la comprensione dei processi di sviluppo nel secondo anno di vita dei bambini. In questo periodo avvengono dei cambiamenti importanti nell’interazione dei bambini con la componente fisica e sociale dell’ambiente circostante, per quanto riguarda il loro sviluppo cognitivo e l’acquisizione della capacità di muoversi autonomamente.

L’obiettivo “vero” del Gruppo di Firenze e della lettera dei 600 ovvero la petizione a orologeria.

Cinzia Mion

Ho intenzione anch’io di intervenire in merito al “Gruppo di Firenze” che ha promosso la tristemente famosa petizione “Contro il declino dell’italiano a scuola-Lettera aperta di 600 docenti universitari” su cui sono intervenute molte persone competenti, linguisti, docenti, associazioni professionali, ex-sottosegretari: tutti altamente legittimati a dire la loro in una specie di contro-petizione che ha messo insieme delle stimolanti e quanto mai adeguate nonché raffinate argomentazioni al fine di depotenziare il velenoso documento.

L’alternanza Scuola-lavoro e il binomio Capire/Riuscire.

In questi giorni nel mondo educativo ed istituzionale delle scuole superiori si è acceso il dibattito sulla importanza dell’imparare “dentro e fuori la scuola”

Cinzia Mion ci introduce nel suo contributo ad autori e teorie cognitive che si offrono come sfondo alla connessione Capire /Riuscire e ci aiutano a comprendere gli orientamenti in grado di sostenere e accompagnare la proposta della alternanza scuola-lavoro.

Apprendimento o addestramento?

Come uscire dall’”agonismo esistenziale strategico” che caratterizza ormai tutte le sfere del vivere e, in modo particolare, l’apprendimento? L’autrice suggerisce la via dell’istinto, dell’immaginazione, della creatività, degli affetti, delle avventure, delle grandi narrazioni emozionanti e dell’esplorazione libera, dimensioni che l’adulto deve garantire attraverso un investimento sul tempo necessario, e sugli spazi da esplorare, grandi, liberi, vari e nuovi.


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Come i bambini scoprono le strategie di apprendimento e costruiscono i loro saperi e le loro teorie
Come gli adulti li accompagnano e come questo processo crea nuovi accessi alla conoscenza

Xkè? Il laboratorio della curiosità è un centro per la didattica delle scienze che dal 2011 svolge laboratori per le scuole primarie e secondarie di I grado, un progetto nato dalla Fondazione per la Scuola, su impulso della Compagnia di San Paolo.

Caterina Ginzburg presenta un percorso laboratoriale tematico nel quale i bambini costruiscono saperi e teorie, gli adulti li accompagnano e insieme creano nuovi accessi alla conoscenza.