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Coprogettazione: gestire servizi educativi per la prima infanzia e costruire reti

Alzano Lombardo, Nembro e Fiorano al Serio, in Valle Seriana (provincia di Bergamo) insieme alla Cooperativa Sociale Il Cantiere sperimentano la co-progettazione come strumento che fa nascere connessioni, condivisioni di saperi, approfondimento delle conoscenze pedagogiche, coinvolgimento delle famiglie e ottimizzazione delle risorse. Scopriamo attraverso quali fasi e con che risultati.

Il Progetto “Incontro”: Connessioni e relazione tra le scuole del territorio

La “scuola piccola” richiama ad una maggior famigliarità nei rapporti interpersonali e ad una meno accentuata complessità nella gestione, tuttavia esiste il rischio che si insinui nell’attività didattico – educativa l’autoreferenzialità e l’abitudine. Il gruppo di insegnanti di Carcare (Savona) raccontano come mantenere elevata la propositività e progressivo il miglioramento dell’Istituto Comprensivo.

Progetto pedagogico 0/6 tra natura e cultura

Aprire le porte di servizi all’infanzia, in questo caso privati, alla cittadinanza, alle famiglie, significa accogliere persone e condividere pensieri, azioni, modalità e strategie educative; significa rendere pubblica la cultura dei servizi all’infanzia; significa rendere trasparenti i percorsi di crescita, di ricerca, di autonomia e di sviluppo armonico delle bambine e dei bambini che abitano questi luoghi.

Francesca Peron ci racconta il “Progetto pedagogico 0/6 tra Natura e Cultura” della Cooperativa Cianfry

Vicinanze e trasformazioni

Dopo l’esperienza drammatica del terremoto, grazie alla tenacia e alla partecipazione del personale, dei bambini e delle famiglie, degli enti locali, di associazioni e professionisti, sono rinati gli splendidi giardini dei Nidi d’infanzia.

La dott.ssa Cinzia Guandalini di Ferrara ci racconta in che modo è stato possibile realizzare un obiettivo così difficile e significativo.

Progetto in vitro per piccoli grandi lettori

Maria Grazia Mariani

Come far divenire la lettura una buona e sana abitudine? Un possibile modo è mostrato dal progetto “In vitro”, partecipato dalle province di Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce e Siracusa e dalla regione Umbria.

Le attività di lettura, proposte con metodologie diverse e intraprese già dalla primissima infanzia,intendono ridurre lo svantaggio socio-culturale e promuovere benessere nei bambini, fino a tendere alla prevenzione del disagio adolescenziale.