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Università, Scuola e Associazionismo uniti nella formazione del docente di Scuola dell’Infanzia. La mia esperienza

“Il percorso di tirocinio indiretto è stata un’esperienza stimolante e formativa quanto faticosa e lunga. Vorrei paragonarlo ad un viaggio, nel quale sono cresciuta, mi sono imbattuta in ostacoli, sia esterni che interni a me stessa, ho incontrato persone, alcune di queste mi hanno guidata, altre hanno condiviso con me un tratto di strada. In ogni viaggio la fatica del percorso imprime nell’animo le emozioni, le strade sbagliate insegnano quanto quelle giuste, le inversioni di marcia necessitano di umiltà e portano la soddisfazione che mette in secondo piano la fatica, l’arrivo a destinazione regala una sensazione di ricchezza che non è data dalla meta raggiunta, ma da quello che il viaggiatore raccoglie mentre percorre con impegno la strada”.


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Dal programma al curricolo

Diana Penso

Nel passaggio dal Programma al curricolo è insito un mutamento nell’idea del bambino, del suo apprendimento, della scuola, del docente ed educatore e della metodologia. L’autrice sollecita nuove riflessioni sul come avviene l’apprendimento, oltre che approfondimenti sul legame tra curricolo dichiarato ed implicito per valorizzare lo spazio di progettazione originale e creativo che si apre tra i due.


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Il fare e il sapere dei bambini: dalle attività ai campi di esperienza…

Il percorso tracciato da Diana Penso ripercorre quasi 50 anni di storia della scuola dell’infanzia.

Nel corso di questi decenni all’evoluzione del concetto di apprendimento hanno fatto seguito dei cambiamenti nei criteri della progettazione educativo – didattica.

Gli spazi nella scuola dell’infanzia

Diana Penso nel ripercorrere i passaggi della sua esperienza professionale, traccia il percorso teorico e pratico che ha portato l’attenzione agli spazi nella scuola degli infanzia a divenire progressivamente sempre più intenzionale e rispondente ai bisogni dei bambini.

Quali bisogni formativi di educatori e insegnanti

Diana Penso
Il percorso formativo 0-6 offre l’occasione per ripensare in continuità gli aspetti, inestricabilmente connessi, della cura, della relazione e dell’apprendimento, nel rispetto delle fasce d’età, dei bisogni dei bambini e senza inutili anticipazioni. L’autrice indica la strada maestra della riforma nella formazione congiunta dei docenti di scuola dell’infanzia e degli educatori, in interventi formativi improntati all’apprendimento riflessivo, nei quali il formatore svolga un ruolo prevalentemente maieutico.

Il senso del curricolo nella scuola dell’infanzia

Curriculum in latino significa corso, strada ma anche cocchio, ovvero mezzo su cui intraprendere un viaggio. Già nell’etimologia della parola il curricolo ci rivela il suo più originale significato, quello di itinerario, di percorso. Il curricolo investe i problemi dell’organizzazione delle conoscenze e attraversa vari piani dell’esperienza scolastica: dagli obiettivi

L’organizzazione degli spazi: tra il dire e il fare

Nella mia esperienza di formazione con educatori di nido e insegnanti di scuola dell’infanzia, l’aggiornamento è organizzato in due fasi differenti: una prima fase viene dedicata prevalentemente agli aspetti teorici, alla ricerca, alla riflessione, al confronto con i docenti. La prima parte di questo percorso si svolge quindi attraverso lezioni

Perdere tempo…

Il tempo degli insegnanti Capita oggi di ascoltare, nei racconti degli insegnanti, che si sentano oppressi da mille richieste: “la scuola è diventata un progettificio”, si lamentano. Per accontentare le aspettative dei genitori, per adempiere a compiti amministrativi, per essere “efficienti”, si dedica molta attenzione agli aspetti più visibili della