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Uno, due… Pinocchio!

Ornella Martini riprende il discorso sulla “cultura convergente”, sugli intrecci cross-mediali e multimediali prodotti da alcuni prodotti culturali, uno fra tutti “Pinocchio”, addentrandosi in una lettura critica ed intrecciata del libro, nelle sue diverse versioni, e dei differenti film usciti nel corso dei decenni.


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Uno, due… Pinocchio!

Ornella Martini

Attraverso il fenomeno della “cultura convergente” Pinocchio è ritornato, insieme alle interpretazioni cinematografiche precedenti, sulla ribalta; si tratta di uno di quei testi classici, dei quali si dice “Sto rileggendo, non sto leggendo” (Calvino) e che porta il lettore a riflettere su importanti temi dell’esistenza.


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Didattica. Presente!

Ornella Martini nel ripercorrere la storia del Laboratorio di Tecnologie Audiovisive dell’università Roma Tre, sottolinea come l’utilizzo della didattica a distanza nell’emergenza sanitaria di queste settimane debba portare ad un cambiamento nella riflessione su come trasformare l’insegnamento e la lezione in apprendimento ed esperienza: “Il valore aggiunto della didattica, dunque, per me è la ‘presenza’ ma non in senso fisico: la presenza di un docente è cultura e relazione, empatia e innovazione, comprensione e consapevolezza; è capacità di attrarre interessi, di proporre contenuti e attività comprensibili e stimolanti, di alimentare dubbi e curiosità, di sviluppare pensiero critico e problematico”.


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Il corpo delle parole


Ornella Martini

L’origine e le caratteristiche della lingua orale e scritta, ripercorse dall’autrice, giustificano e sostengono l’approccio percettivo - sensoriale all’apprendimento della lettura e della scrittura, esplorato e praticato, ad esempio da Maria Montessori e tuttora ricco di spunti metodologici e didattici.


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Penne e tastiere

Ornella Martini presenta una realistica e ampia riflessione sulla scrittura, complessa e affascinante tecnologia di cui imparare i segreti utilizzando tutti i mezzi, le forme e le pratiche, con lo scopo di rimuovere chiusure pregiudiziali motivate da abiti mentali e culturali assunti come leggi di natura.


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Non parole ma immagini

Ornella Martini

La semplicità che tendiamo sbrigativamente ad attribuire alle immagini, talvolta in contrapposizione alla parola, è soltanto apparente. Ogni immagine è veicolo di molteplici significati e possibili interpretazioni, può, inoltre, raccontarci il mondo assumendo un alto valore etico oltre che estetico. Ecco che diviene un’urgenza l’educazione all’immagine, della quale Eco poneva già nel 1974 i capisaldi filosofici.


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Che cosa facciamo: Barbie o capelli?

Ornella Martini

Una riflessione che, a partire dalle profonde trasformazioni dei “giochi di oggi” rispetto ai “giochi di ieri”, invita ad un uso consapevole che valorizzi il potere educativo del digitale perché “una linea pedagogico-didattica può dare l’impronta a tutta la scuola e all’educazione nazionale solo se potrà ‘incorporare’ organicamente nella sua prassi, i mezzi e gli strumenti di informazione e di trasmissione che sono tipici della civiltà in cui viviamo. (Ciari, 2012. 178-179)”.

Lo specchio magico

Nel passaggio dal paradigma dell’intensità e della fatica al paradigma della leggerezza e dell’estensione non si può prescindere dall’interesse e dalla comprensione degli allievi, intercettata con il contatto e il dialogo, mantenuta viva con esperienze e storie che avvicinano, in una comune ricerca di senso.

Ornella Martini


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Apprendimento o addestramento?

Come uscire dall’”agonismo esistenziale strategico” che caratterizza ormai tutte le sfere del vivere e, in modo particolare, l’apprendimento? L’autrice suggerisce la via dell’istinto, dell’immaginazione, della creatività, degli affetti, delle avventure, delle grandi narrazioni emozionanti e dell’esplorazione libera, dimensioni che l’adulto deve garantire attraverso un investimento sul tempo necessario, e sugli spazi da esplorare, grandi, liberi, vari e nuovi.


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