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I “treni della felicità”

Il bisogno di solidarietà e cura nei confronti dell’infanzia è urgente anche in questo momento storico, spesso misconosciuto o negato. la storia dei “treni della felicità” ripresa da Marica Marcellino racconta un modo in cui si cercò di rispondere a questi bisogni nell’italia dell’immediato dopoguerra.

C’è (più di) un pericolo nei social network

Gabriele Lugaro

Negli scorsi articoli abbiamo avuto modo di esporre le ricerche e i progetti che CED - Centro per l’Educazione Digitale ha sviluppato e sta realizzando in vari contesti educativi focalizzando parte del nostro lavoro sulla necessità di portare i temi dell’educazione digitale in tutto il sistema educativo 06. L’urgenza di coinvolgere tutti gli attori e le attrici del sistema, docenti, famiglie, ASL, amministrazioni pubbliche, è la conseguenza di quella che possiamo definire una delle sfide più importanti della contemporaneità: L’Educazione Digitale. Dopo aver affrontato questo tema concentrandoci sullo 06, allarghiamo il campo di analisi ed esploriamo le scuole superiori e il rapporto di studenti e studentesse con i social network.


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Francesco De Bartolomeis
un maestro di umanità, un pedagogista e critico d’arte anomalo

Lorenzo Campioni
Arte, ruolo della pedagogia, formazione iniziale e continua degli insegnanti sono solo alcuni dei temi centrali trattati dal grande pedagogista, recentemente scomparso, nel suo operato e nei suoi studi. Emerge da una ricognizione effettuata da Lorenzo Campioni una visione sistemica e improntata ai valori umani di quel luogo vivo e per questo problematico che è la scuola, la quale impegna ciascuno di noi almeno per un ventennio…

Il gruppo

Alma Gentinetta, Saura Fornero
“È importante saper interagire nel gruppo …” quante volte abbiamo sentito quest’affermazione!
Di rado però si presenta l’occasione, offerta dalle autrici del contributo, di riflettere scientificamente sul gruppo e prendere in esame gli aspetti che riguardano il vivere, giocare o lavorare in gruppo


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Per Francesco

Francesco De Bartolomeis, il maggiore pedagogista italiano della seconda metà del 900, non è più tra noi. Francesco, in occasione del XVII convegno del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia (11-13 marzo 2010) a Torino, ci regalò un prezioso scritto Infanzia e educazione che ha avuto una grandissima diffusione e costituito

Per un’educazione al digitale

Proseguiamo la rassegna di articoli che CED –Centro Educazione Digitale cura per la rivista di ZeroseiUp entrando nel vivo di uno dei temi che riguardano la diffusione dell’educazione digitale nel sistema educativo 06 (e non solo).
Per farlo ci poniamo alcune domande generatrici: Chi è responsabile dell’educazione al digitale nell’infanzia? Come può esserci una continuità trasversale di questa educazione nei vari ordini di scuola? Come realizzare un’educazione al digitale “in divenire” assieme agli insegnanti? Quali sono le strategie possibili di coinvolgimento delle famiglie? Quale ruolo possono svolgere i Comuni in questa difficile missione educativa?
Cominciamo.

Maestra, quante parole esistono?

Teresa Garaffo
Lo sviluppo del linguaggio è intrinsecamente connesso non solo con il contesto socio culturale di appartenenza del bambino ma anche con la qualità degli scambi comunicativi e delle relazioni da lui vissute. Negli ambienti educativi “il modello più tradizionale e diffuso tra insegnanti e studenti risulta formato da tre turni conversazionali. Viene definito I-R-E (Imitation – Reply – Evaluation) ed è così costituito: la domanda dell’insegnante, la risposta dell’allievo, il commento o la valutazione dell’insegnante” e produce modalità comunicative e di pensiero tendenzialmente standardizzate. L’autrice auspica che una conciliazione dei “tempi dell’apprendimento con quelli dell’esperienza comporta quindi la scelta di tempi più lenti e distesi. È in questa lentezza che nasce la parola”.


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Per un’educazione al digitale nel sistema educativo 06

Gabriele Lugaro
Apriamo questa rassegna di articoli che CED – Centro Educazione Digitale curerà per la rivista ZeroseiUp con una serie di indicazioni programmatiche in merito al modo in cui il digitale a parer nostro potrebbe entrare nei sistemi educativi 06. Nel prendere atto dell’incontrastata presenza dei dispositivi digitali nei contesti familiari già dalla primissima infanzia affronteremo, nel corso dei vari articoli, alcuni argomenti per noi fondamentali attorno ai quali potranno svilupparsi pratiche e riflessioni condivise in merito a un’integrazione dei linguaggi digitali nelle comunità scolastiche ed educative.


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Accompagnamento zerosei

Roberto Maurizio, Marzia Sica, Claudia Mandrile, Patrizia Calabrese, Daria Rabbia

Un percorso di rielaborazione a partire dalle esperienze progettuali di contrasto alla povertà educativa con bambini nella fascia 0/6 anni, curato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo con Impresa sociale Con i Bambini per i progetti del Bando Prima infanzia 2016 attivi nelle regioni Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta.