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Finalmente… si può smettere di parlare di nidi

Finalmente qualche differenza su chi sono i bambini inizia a serpeggiare: ci sono quelli italiani, nati da italiani, che sono altro da quelli che arrivano da là, fuori Italia (ma anche gli americani? I neozelandesi? altri?) e da quelli che proprio non sono stati direttamente fecondati da papà e mamma durante un naturale rapporto sessuale. Che, va detto, purchè sia stato pensato e voluto con finalità del concepimento, altrimenti il lato puramente voluttuoso o libidinoso dell’atto potrebbe produrre, attraverso un rapido mutamento epigenetico, una genia malamente rivolta al piacere, fisico ed estetico, con ciò minando alla base la formazione di una gioventù che invece deve tendere a quel tasso di insoddisfazione progressiva necessaria al “soccorso attraverso il consumo” per sentirsi realizzata.

Salvate almeno i bambini 0/3

Riprendiamo per il nostro editoriale il titolo ed i contenuti che Dario Missaglia, presidente nazionale dell’Associazione Proteo Fare Sapere ha dedicato al tema dell’infanzia all’interno del PNRR sottolineando rischi e urgenze nell’attuale momento politico.

Il consiglio UE approva una garanzia europea per l’infanzia

Nell’intervista a cura di Ferruccio Cremaschi, la senatrice Anna Serafini sottolinea come le risorse del PNRR finalizzate ad affermare il diritto all’accesso a un sistema di servizi integrati di qualità, debbano essere “accompagnate da una strategia molto forte, da una guida molto forte che riguarda per esempio la costruzione, la gestione, la custodia, l’aiuto nelle località del Sud del Paese, nel guidare la programmazione dei nidi, nel guidare la programmazione non soltanto la costruzione dei nidi, ma anche l’impianto pedagogico dei nidi”. Ci si pone l’ambizioso obiettivo della frequenza del nido al 50 % dei bambini in età (rispetto all’attuale 33%), a questo si affianca il tema della gratuità del servizio.


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La meta-pedagogia negli occhi curiosi di un bimbo

A 105 anni Francesco De Bartolomeis avanza proposte divergenti: puntare sulla scuola dell’infanzia, rovesciare le cronologie (dall’oggi ai Sumeri), una geografia che vada dal “locale” ai dati satellitari, scienze e matematica come “astrazione che spiega la concretezza”. Imparare a imparare e insegnare a insegnare nella prolusione del rettore del Politecnico di Torino

Piero Bianucci – La Stampa 20 Gennaio 2023

La scuola al contrario

Piero Bianucci – La Stampa – 06 Dicembre 2022

 

L’Istruzione ha perso l’aggettivo “pubblica”, 700 scuole spariranno, soldi tolti alla formazione per darli a scuole private e burocrazia. Due libri invitano a ragionare sulle “scienze della formazione”, parole che Umberto Margiotta sostituì a “pedagogia”. Francesco De Bartolomeis a 104 anni pubblica un libro sull’importanza di esporre all’arte i bambini da 3 a 6 anni. Mai semplificare ciò che è complesso. D’Azeglio batte Cavour.

La nuova denominazione “Ministero dell’Istruzione e del Merito”, una uscita infelice del suo titolare Giuseppe Valditara, il taglio di finanziamenti alla scuola e l’Eduscopio 2022 della Fondazione Agnelli suggeriscono qualche riflessione a proposito della disciplina che una volta si chiamava Pedagogia (era così al tempo dei miei esami con Luigi Pareyson e Pietro Chiodi all’Università di Torino) e ora si chiama Scienze della Formazione…

Abbattere le disuguaglianze e garantire a tutti e tutte il diritto all’educazione

Ferruccio Cremaschi intervista Claudia Pratelli Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro. I problemi di una grande città, Roma capitale, sono anche la griglia attraverso cui riflettere sulla nostra società, sulle problematiche che nelle varie dimensioni del nostro vivere segnano questa epoca.


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Scuola, perché il merito va fatto fiorire

Chiara Saraceno parla di merito, di quanto sia una forza democratica che contrasta discriminazioni e privilegi. Ma prima di essere riconosciuto va alimentato. Il ministero dell’Istruzione dovrà costruire le condizioni perché a tutti i bambini, a partire dai più svantaggiati, sia garantito il diritto costituzionale ad avere le risorse per il pieno sviluppo della personalità, capacità incluse.

Ri-pensare ai bambini

XXII Convegno Nazionale del Gruppo Nazionale NIdi e Infanzia: ri-pensareaibambini.it

Intorno ai temi dell’educazione e dell’infanzia il GNNI presenta il XXII Convegno nazionale, come un percorso itinerante di incontri, eventi e convegni che si svolgerà a partire dalla metà di marzo 2022 a Roma e proseguirà a maggio a Napoli e a ottobre a Pesaro e poi a Padova nei primi mesi del 2023.

Facciamo il punto sullo zerosei

Gianluca Lombardo, in questa intervista a cura di Ferruccio Cremaschi, racconta il processo che ha portato all’elaborazione delle Linee pedagogiche, uno dei punti cardine dell’attuazione del sistema integrato 0-6 (decreto legislativo 65/2017), in quanto avviano il percorso di costruzione di un curricolo nazionale. Delinea, in chiusura, l’orizzonte futuro, “la costruzione di forme di supporto strutturato per le Regioni e i coordinamenti pedagogici territoriali e un canale di dialogo continuo con i territori per la qualificazione di tutto il sistema integrato zerosei”


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