EDITORIALE
Bisogno e diritto di natura
In questo numero uscito nel giugno 2019, Enfants d’Europe aujourd’hui ha invitato 9 operatori professionali a condividere pratiche, osservazioni e idee. In un primo momento si esaminano da vicino il tema del bambino trattato nella sua dimensione naturale dal filosofo ginevrino Jean-Jacques Rousseau e il significato del suo Emilio o dell’educazione. Si passa poi ad un’esperienza pratica alla scuola materna comunale di Valldaura a Barcellona, in cui lo sviluppo sostenibile è un lavoro tra educatori, genitori e bambini. Sarah Wauquiez, autrice e pedagoga, propone la sua esperienza compiuta in Svizzera insegnando materie che vanno dalla matematica alla lettura e alla scrittura in mezzo alla natura, all’aperto. La direttrice di una scuola materna internazionale in Francia ci parla della sua esperienza a Haiti e delle sfide culturali di cui è stata testimone quando ha promosso delle attività con i bambini e la natura. La pedagogista Laura Malavasi sviluppa la teoria del bambino attore e partecipe del proprio sviluppo e del proprio rapporto col mondo naturale. La ricercatrice Ellen Beate Hansen Sandseter esamina la questione del gioco rischioso e la sua importanza nella percezione che il bambino ha di sé e dell’ambiente che lo circonda. Esaminiamo inoltre il modo in cui è concepito lo spazio esterno destinato ai giochi infantili in Italia, e quello in cui un ente francese senza scopo di lucro promuove il ruolo dei politici nello sviluppo sostenibile e nelle pratiche della prima infanzia. Tre ricerche portoghesi sviluppano delle idee sul modo di costruire la sostenibilità fin dalla prima infanzia.
Traduzione del francese Monica Corbani
BAMBINI PROTAGONISTI DEL PROPRIO CAPOLAVORO EDUCATIVO
Bambini protagonisti del proprio capolavoro formativo; costruire una scuola fatta di natura e di apprendimenti tra dentro e fuori
Laura Malavasi
Non si può pensare di costruire una scuola per il futuro che si svolga solo negli spazi interni, lasciando fuori dalla porta un contesto tra i più ricchi e complessi che si possa conoscere: la natura. La pedagogia dei capolavori parte dal concetto che i bambini possano essere i protagonisti dei loro apprendimenti che si realizzano in ogni luogo e in ogni tempo, tra fuori e dentro, sui libri e all’aperto.
Continua a leggere...SPAZI ESTERNI
Riqualificare gli spazi esterni: da dove partire?
Beatrice Vitali e Alberto Rabitti
In Italia c’è, da qualche anno, una tendenza diffusa a riqualificare gli spazi esterni dei servizi per l’infanzia, dopo che per decenni si è sviluppato lo sguardo sugli spazi interni.
Spesso però succede che il punto di partenza non è la vita reale dei bambini (dentro come fuori), ma aspettative e progetti adulti, con la conseguenza di realizzazioni anche interessanti e innovative in cui però i bambini faticano ad esserne i protagonisti, essendo lontane dalle reali esigenze di gioco.
Continua a leggere...JEAN-JACQUES ROUSSEAU
Jean-Jacques Rousseau e il suo ruolo ispiratore nel rapporto tra natura ed educazione
Bernadette Moussy
La natura influisce sul metodo educativo di Jean-Jacques Rousseau.
Ne costituisce un mezzo essenziale, che si declina in più dimensioni in particolare nella sua opera Emilio o dell’educazione.
La sua rappresentazione del bambino e del metodo che ne deriva possono ancora essere fonti di feconda ispirazione.
GIOCHI RISCHIOSI
Giochi rischiosi, proteggiamo troppo i nostri bambini?
Ellen Beate Hansen Sandseter
Diversi studiosi hanno mostrato che i bambini sono esploratori attivi, che spesso ricercano giochi rischiosi che possono coinvolgere attività fisiche rischiose e giochi in cui vengono messe alla prova la capacità di combattere e la forza fisica. (Ball, 2002; Readdick e Park, 1998; Sandseter, 2010b; S.J. Smith, 1998; Stephenson, 2003; Stine, 1997). In un classico sul gioco animale e umano, Aldis (1975) sottolinea che gran parte del gioco per i bambini è legata alla paura e che i più piccoli ricercano attivamente le sensazioni forti di situazioni che suscitano paura come appendersi e saltare dall’alto.
Continua a leggere...VIVERE ALL’APERTO
Vivere all’aperto…
L’équipe della scuola Valldaura, Barcellona Maria Arribas, Maria Jesús Echeverria, Laura Fernàndez-Cavada, Neus Garcia, Teresa Gené, Jeanne Hansen, Lourdes Pujalte, Ona Vargas.
“All’asilo comunale di Valldaura (Barcellona), trascorrere più tempo all’aperto presuppone che si prendano decisioni in merito alle pratiche educative all’aperto: attrezzature, materiali e relazioni costruiti in ambiente esterno aiutano a generare esperienze che favoriscono lo sviluppo e la trasmissione di rappresentazioni e abitudini più rispettose dell’ambiente e più sostenibili.”
Continua a leggere...LA SCUOLA A CIELO APERTO
La scuola a cielo aperto
Sarah Wauquiez
Una volta alla settimana la classe di Caroline, Anissa e Nicolas fa scuola all’aperto, negli immediati dintorni della scuola. I bambini giocano con i materiali che la natura propone, esplorano e scoprono il loro ambiente con tutti i loro sensi, si muovono.
Gran parte del tempo è dedicata al gioco libero, accompagnato dai due educatori, che in quelle fasi osservano in modo mirato ogni bambino e gli forniscono gli impulsi necessari per sostenerlo nel modo migliore nel suo apprendimento, e per preservare la naturale propensione ad apprendere dei bambini. La giornata è strutturata da un rito iniziale e conclusivo e da una breve attività guidata, che aiutano i bambini ad orientarsi nel tempo e forniscono alcune idee di attività.
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Direttore responsabile: Ferruccio Cremaschi