Dopo un lungo tempo di insicurezza, rischio di malattia e di mancanza di tutti i servizi educativi, ci troviamo di fronte alla riapertura delle scuole e dei servizi. I pensieri di insegnanti ed educatrici sono dominati da domande sulla sicurezza, igiene delle mani, distanziamento. Le preoccupazioni tolgono l’energia di pensare ad altro, di alzare lo sguardo oltre la tempesta. Qui alcuni libri con cui si potrebbe raccogliere le esperienze dei mesi passati e costruire uno sguardo al futuro. I libri che presento non sono stati scritti per il periodo post pandemia, ma si possono leggere in una nuova ottica dopo aver vissuto la tempesta dei mesi scorsi.
Iniziamo con il classico e sempre straordinario albo di Susy Lee, L’Onda. Questo silent book racconta l’esperienza di una bimba intraprendente che gioca sul bagnasciuga con le onde del mare. Dopo coraggiose provocazioni e giochi con i flutti del mare, una grande onda stravolge la protagonista. La pagina si riempie di sfumature azzurre, una fantastica esplosione di spruzzi è visibile sulla doppia pagina, tanto che l’odore salmastro del mare sembra percepibile. I bambini a cui viene mostrata questa immagine si identificano talvolta così intensamente con la protagonista dell’albo da chiedere di voltare la pagina per avere un sollievo da questa sollecitazione. Subito dopo, tutto torna tranquillo e sulla spiaggia si trovano meravigliosi regali arenati.
Un libro che è da leggere in primo luogo per la sua bellezza estetica. Un’illustrazione elegante ed evocativa sa comunicare immediatamente l’atmosfera degli avvenimenti sulla spiaggia. Un silent book che si esprime con essenzialità dei colori e dello stile illustrativo e offre allo stesso tempo più livelli di lettura. I bambini dell’età del nido lo sfogliano con piacere, scoprono dettagli e percepiscono le sensazioni della protagonista: con lei vivono la gioia della giornata al mare e lo spavento della massa d’acqua che la stravolge e alla fine il rilassarsi della bimba dopo che ha scampato il pericolo. Un vero allenamento emotivo, che può rivelarsi estremamente utile per elaborare gli avvenimenti straordinari che i bambini hanno vissuto in questo periodo. È importante ricordare che non serve insistere nel far parlare i bambini di questa esperienza di lettura; è tanto più un processo inconscio e l’adulto deve saper accogliere commenti e richieste verbali o non verbali dei bambini. Spesso si manifesta la conferma che l’albo comunica qualcosa al bambino attraverso la semplice richiesta di rivederlo e riascoltarlo. Accompagnare i bambini più grandi nella lettura dell’albo vuol dire ascoltare la loro versione della storia: spesso sono loro a farci notare i particolari più interessanti. Cosa si può trovare dopo che è passata una grande onda, dopo il grande spavento? Cosa rimane da raccoglie di buono o magari di spazzatura in seguito alla ritirata dell’onda?
Consiglio questo libro anche per il lavoro con i genitori, loro potrebbero scrivere un testo e usare la metafora che suggerisce questo albo per interpretare le proprie esperienze durante la tempesta e le loro aspettative per il futuro. I genitori devono a volte superare le proprie remore di usare un albo illustrato per le proprie riflessioni.
Per i più critici si può consigliare il libro: Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio. Un breve excursus nel mondo della letteratura per l’infanzia che racconta con leggerezza e in modo piacevole la necessità di dedicarsi a questo genere.
L’arca degli animali della scrittrice e illustratrice canadese Dubuc, rispecchia a sua volta l’esperienza di tanti bambini e famiglie in questi mesi passati. La scrittrice racconta il diluvio universale che costringe gli animali a rifugiarsi sull’arca. Questo tempo passato in uno spazio ristretto ha lasciato segni nel gruppo degli animali, ostilità e scontri aumentano con la durata della tempesta. Solo dopo una lunga attesa arriva la colomba con il suo ramoscello d’ulivo, tutti gli animali possono tornare sulla terra e le tensioni si allentano immediatamente. Un albo di piccolo formato con pagine cartonate, adatto alle mani dei più giovani lettori e lettrici. Lo stile della Dubuc permette una facile interpretazione delle emozioni degli animali adatta alle prime esperienze di lettura.
L’ultimo libro della scrittrice e illustratrice Antje Damm, L’ospite inatteso, ci presenta la possibilità che un incontro può cambiare la condizione della vita. Uscito in Italia alla fine del 2019 e premiato dal New York Times come miglior libro dell’anno 2018, sembra fatto per questi giorni. Le immagini, realizzate con uno stile singolare, sono create come un palcoscenico: tutte le scene si svolgono nell’ingresso-soggiorno della casa di una anziana signora da tempo chiusa in casa in solitudine. L’artista, di formazione architetto, ha costruito la scenografia in una scatola, i personaggi sono figure ritagliate in carta e disegnate con pochi tratti, con grande espressività. In seguito, le singole scenografie sono state illuminate con precisione e fotografate. La luce entra dall’alto e diventa in questo modo protagonista delle rappresentazioni del libro. All’inizio tutto è tenuto in grigio e con una luce cupa. “Elsa aveva paura di tutto”, dice il testo. Triste e sola, l’anziana signora beve il suo tè. L’illustrazione parla da sola, l’atmosfera ci coinvolge immediatamente.
Tutto cambia e acquista colore nel momento in cui un bimbo entra in scena e chiede a Elsa se ha visto il suo aereo di carta volato attraverso la finestra nella casa. Il bambino ha la forza per affrontare l’ostilità della vecchietta con domande di aiuto e la sua naturale curiosità che fanno sgretolare il muro di diffidenza e isolamento della signora Elsa. Con la relazione che si crea fra i due protagonisti si colora la sceneggiatura. Poche parole e grande abilità artistica: un’architettura perfetta che fanno di questo libro un gioiello della letteratura non solo per l’infanzia. Da usare anche come una partenza per costruire altri palchi teatrali in una scatola o scenografie da sfondo per raccontare le proprie storie.
- Suzy Lee, L’onda, Corraini edizioni
- Marianne Dubuc, L’arca degli animali, La margherita
- Katherine Rundell, Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio, Rizzoli<
- Antje Damm, L’ospite inatteso, Terre di Mezzo