Percorso di approfondimento e accompagnamento alla sperimentazione della proposta pedagogica Lavoro Aperto
R.I.L.A.® è la Rete Italiana che nasce con l’intento
di raccogliere e mettere in relazione tutte le esperienze e le realtà
territoriali italiane che desiderano conoscere il pensiero pedagogico ed
educativo che sostiene il concetto di Lavoro Aperto… continua a leggere
n.2, Maggio 2016
Autonomia e rispetto: i momenti chiave dell’incontro con Roger Prott
Interazione, comunicazione, confronto e soprattutto momenti di riflessione e condivisione delle proprie esperienze, dubbi e certezze.
L’incontro che si è svolto il 30 di Aprile a Trento con Roger Prott ha concluso un percorso iniziato molti mesi fa e che adesso, proseguirà sul campo assieme a coloro che hanno deciso di abbracciare il lavoro aperto.
Per un’intera giornata la folta platea si è confrontata su di una tematica molto forte e sentita che vedeva al suo centro il bambino e, il rispetto della sua autonomia all’interno dei servizi dell’infanzia e del suo percorso di crescita in generale.
Non una lezione cattedratica, bensì un continuo alternarsi tra momenti in cui Prott ci ha illustrato le “strategie” attuative del NOA e le possibilità di sviluppo nel nostro sistema educativo e, lavori in gruppo con discussione collettiva in cui le tematiche più sensibili sono venute fuori creando un intreccio di pensieri e relazioni.
Il testo principale, l’elemento da cui tutto ha preso origine è stato il racconto di “Sandro e Sandra”, in cui si narra la storia di due bambini di sei anni, che il giorno dopo un’uscita di gruppo al parco chiedono al proprio educatore di riferimento, che li segue da cinque anni di poter uscire da soli e di poter ripetere quell’esperienza. Alla fine, dopo essersi fatto una serie di domande e dopo aver dissipato i propri dubbi, l’educatore gli concede di uscire e di portare a termine la propria “avventura”.
Su questa possibilità, su questa richiesta hanno lavorato i gruppi di che si sono formati più o meno spontaneamente.
L’autonomia del bambino, la capacità di concederla da parte degli educatori e di chi gli ruota attorno ha caratterizzato anche il pomeriggio. Ancora una volta si sono alternati momenti di lavoro di gruppo con riflessioni personali e collettive. Un filo conduttore che ha abbracciato anche alcuni aspetti della nostra Costituzione, per far riflettere su quali siano i veri diritti del bambino.
Parole chiave come rispetto, autonomia, concessione, attenzione hanno risuonato continuamente all’interno dell’auditorio, prendendo via via un significato sempre più compiuto ed una dimensione più attuale e contestualizzata; una serie di vocaboli significativi nel percorso del bambino e che, alla fine dovranno diventare i cardini del lavoro aperto.
Adesso per i moltissimi partecipanti comincerà una nuova fase, in cui ognuno sarà chiamato a mettere in pratica ciò che fino ad ora è stato teorizzato o di cui abbiamo discusso ampiamente grazie all’apporto di Roger e Gerlinde.
Riflettendo su alcune parole chiave
Durante l’incontro con Roger Prott alcune parole chiave, come già menzionato in precedenza sono risuonate più volte, riferendoci al rispetto dell’autonomia del bambino.
Il primo termine fondamentale è proprio “rispetto”, rispetto della persona e del suo modo di essere, comportarsi o reagire. Purtroppo questo è un aspetto che viene spesso tralasciato, soprattutto quando si parla di educazione nella prima infanzia, con gli adulti che si arrogano il diritto di scegliere per chi in realtà potrebbe farlo in piena autonomia.
Etimologicamente in tedesco la parola rispetto ha duplice significato: da una parte vuol dire attenzione e si traduce con la parola achtung, dall’altra vuol dire rispettare la persona nel suo essere e si traduce con achtsamkeit.
Una sfumatura importante, capace di delineare aspetti più complessi e di creare una relazione importante tra attenzione e rispetto verso una persona.
La pedagogia dovrebbe “concedere” e non uniformare: concedere la possibilità di differenziare, invece l’applicazione uniforme porta appunto alla standardizzazione. Il termine è estremamente importante e carico di significati; non vuol dire solo lasciare qualcosa, ma soprattutto dare a qualcuno la possibilità di autodeterminarsi mettere cioè l’adulto nella condizione di dare autonomia al bambino cedendo una parte del proprio potere decisionale.
È il termine autonomia ovviamente a interpretare il ruolo principale, termine attorno al quale la giornata ha ruotato e dal quale hanno preso il via tutte le considerazioni e le riflessioni dei presenti. Autonomia è capacità e abilità ma è anche diritto di decidere, libertà decisionale. Gli adulti possiedono entrambe queste peculiarità nel momento in cui si predispongono al cambiamento, in cui mostrano la reale volontà di cambiare qualcosa e di riflettere.
Essere autonomi però vuol dire avere la capacità di lasciare agli altri la propria autonomia, la possibilità di intraprendere un percorso di autodeterminazione. Questo processo non esclude, ma anzi riguarda da vicino proprio i bambini: rispettare, concedere, differenziare e lasciare spazio agli altri è il primo passo per la creazione di una società pensante.
Prossimo step per chi aderisce alla rete R.I.L.A.®
Finalmente ci siamo.
Il 17 Giugno, tutti coloro che hanno aderito o che sono intenzionati ad entrare nella R.I.L.A. si incontrano a Bologna per discutere, programmare e consolidare un cammino comune.
Dopo il tempo dedicato alle riflessioni, agli approfondimenti con Roger Prott e Gerlinde Lill, alle questioni più o meno “teoriche”, adesso è arrivato il momento di mettere in pista tutte le informazioni ricevute e partire concretamente con questa esperienza.
E’ un’occasione importante, la prima, in cui tutti gli aderenti si incontrano per iniziare a costruire una rete di servizi che, nell’interesse per il Lavoro Aperto, si conoscono e si confrontano.
L’incontro che avrà luogo presso i locali della Fondazione Gualandi in Via Nosadella 47 a Bologna dalle 10,00 alle 16,00, ha diversi scopi: individuare possibili azioni formative rispondenti a bisogni ed interessi anche molto specifici e differenti, mettere in dialogo diverse realtà che si avvicinano al Lavoro Aperto e che progettano di promuovere un cambiamento all’interno della propria realtà educativa, definire prima dell’avvio dell’a.s. 2016/2017 differenti situazioni di accompagnamento e formazione anche territoriale. Sarà l’occasione, poi, per presentare le giornate di studio a Berlino dedicate agli aderenti alla Rete: quali servizi si andranno a visitare, con quali atteggiamenti e quali opportunità; tre giorni per approfondire, conoscere capire e riflettere.
Di seguito il programma di massima con alcune prime indicazioni.
Arrivo a Berlino il 24 Luglio
Il gruppo si incontra nel tardo pomeriggio (in base agli orari d’arrivo delle singole persone): Primo momento di conoscenza e condivisione del programma.
25 e 26 Luglio
Il gruppo sarà suddiviso in piccoli gruppi di lavoro. Ogni gruppo passerà due giornate all’interno di un singolo servizio. In questo modo si avrà la possibilità di fermarsi in una situazione e conoscerla a fondo.
Il 27 luglio sarà dedicato alla visita di un ulteriore kindergarten, in modo da osservare differenze, sfumature e altre soluzioni possibili del Lavoro Aperto.
Ogni pomeriggio sarà previsto un incontro con tutto il gruppo in luoghi particolari della città. Sarà l’occasione per mettere a confronto le diverse esperienze, avere momenti di approfondimento e scoprire luoghi della città significativi in termini di opportunità per i bambini e le famiglie.
E’ un viaggio dedicato a chi ha aderito alla R.I.L.A (rete italiana lavoro aperto).
Il numero massimo di partecipanti è 25.
Ci si può iscrivere entro il 20 giugno
La quota di partecipazione è di 450,00 euro e comprende: albergo, biglietti per i mezzi di trasporto, una cena, accompagnamento e materiale di studio.