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Rila News Luglio 2016/2

 Percorso di approfondimento e accompagnamento alla sperimentazione della proposta pedagogica Lavoro Aperto

R.I.L.A.® è la Rete Italiana che nasce con l’intento
di raccogliere e mettere in relazione tutte le esperienze e le realtà
territoriali italiane che desiderano conoscere il pensiero pedagogico ed
educativo che sostiene il concetto di Lavoro Aperto… continua a leggere

 

n. 5, Luglio 2016/2

Un’esperienza per capire, osservare e riflettere. Il viaggio nei servizi berlinesi un’opportunità di crescita.

Partire per capire, comprendere e conoscere una nuova realtà. Partire per approfondire un percorso già precedentemente iniziato. Per vecchi e nuovi quella che ci apprestiamo a vivere a Berlino, all’interno dei suoi servizi per l’infanzia, deve essere un momento di grande riflessione e un’opportunità da cogliere in pieno.

Confrontarsi con realtà diverse è sempre un punto di partenza per qualsiasi elemento che operi all’interno del mondo educativo, tanto più lo deve essere in questo particolare quadro storico, in cui multiculturalità ed interculturalità sembrano essere continuamente in connessione tra loro.

Poter crescere attraverso l’esperienza diretta è un indubbio vantaggio; poter uscire da quella che è la teoria per entrare nel mondo della pratica è necessario soprattutto nel momento in cui decidiamo di procedere nella direzione della crescita.

È in questa ottica che l’esperienza all’interno dei servizi berlinesi assume una connotazione ancor più importante e fondamentale. Avere la possibilità di “sostare” due giornate intere, di vivere l’atmosfera e la routine di un servizio con una certa continuità, porta a compiere un prima osservazione importante. Ci porta a comprendere come la tecnica dell’osservazione sia importante, così come importante risulta essere la capacità di rielaborazione e contestualizzazione.

Saranno sicuramente molti gli stimoli così come le sollecitazioni. Compito di chi li riceverà sarà quello di rielaborarli nella modalità opportuna, affinché non si arrivi ad un banale copia/incolla. Assorbire, capire, conoscere, esplorare; il tutto con gli occhi ben aperti e la mente sgombra da ogni preconcetto e da ogni modello precostituito.

Intraprendere un viaggio pratico all’interno di un contesto all’interno del quale la pedagogia, quella tradizionale, trova spazio nelle sue sfumature più ampie, lasciando che il contesto influenzi ma non segni in modo determinante il percorso del bambino.

Alla fine ciò che dovrà emergere sarà la convinzione di avere a che fare con un bambino autonomo, realmente competente ed in grado di poter decidere il proprio futuro, accompagnato dai propri educatori. Un sistema decisamente diverso da quello italiano, nel quale a decidere la strada da intraprendere è sempre l’adulto e nel quale, almeno in larghissima parte il bambino svolge un ruolo secondario.

Un viaggio con prospettiva aperta, che vuole sottolineare l’importanza dell’apertura ad ogni livello, soprattutto quando si parla di educazione e di servizi educativi.

 

L’angolo della comunicazione 1

Il viaggio a Berlino sarà l’occasione per approfondire alcune tematiche, osservare situazioni nuove e soprattutto per cominciare un percorso di riflessione.

Per questo motivo vi chiediamo di annotare, di fotografare o disegnare tutto ciò che riterrete opportuno e degno di essere ricordato e, successivamente di condividere con noi il vostro materiale per creare una rete importante che sia spunto per un confronto denso e ricco di punti di vista.

Creare rete vuol dire, infatti, mettere insieme quanti più punti di vista possibile in odo da avere una visione del Mondo a trecentosessanta gradi.

L’esperienza di Berlino produrrà, in seguito, una pubblicazione che non solo raccoglierà le vostre/nostre foto e le vostre/nostre annotazioni più significative, ma anche una serie di riflessioni e approfondimenti sui principali temi che emergeranno.

 

VI CHIEDIAMO DUNQUE DI PRENDERE NOTA, DI FOTOGRAFARE E DI UTILIZZARE IL MATERIALE SPEDITO VIA MAIL. ALLA FINE SARÀ IMPORTANTE CONDIVIDERLO PER POTER RAGIONARE DI LAVORO APERTO, MA SOPRATTUTTO PER CONFRONTARE LE VOSTRE/NOSTRE SENSAZIONI ED ESPERIENZE.

 

L’angolo della comunicazione 2

Così come promesso questo è soprattutto il vostro spazio, quello in cui ci raccontate le vostre esperienze, ci lasciate i vostri pensieri e soprattutto date il vostro contributo alla discussione.

Questa volta ad intervenire è Raffaella Napoli di Roma, che ha voluto condividere con noi le aspettative del viaggio a Berlino.

“Io parto con la grande curiosità di vedere i servizi berlinesi, di cui per ora abbiamo solo tanto sentito parlare e visto foto.

In particolare, a parte gli aspetti organizzativi della giornata, che forse ho intuito ma altro è vedere con i proprio occhi, mi interessa molto osservare le relazioni tra gli educatori e i bambini (in ottica di cura, osservazione, etc.), con l’idea che un “BEL” nido (esteticamente parlando) è diverso da un BUON nido (dove appunto viene privilegiata l’importanza delle relazioni, le emozioni dei bambini, etc).”

 

 

La lavagna di RILA3La Lavagna della RILA

Un nuovo evento è segnalato sulla lavagna della RILA. Clicca sull’icona, stampala ed usala come promemoria.

 

 

 

 

Uno sguardo su Berlino

Dopo un percorso veloce nella storia e nella cultura della capitale tedesca, terminiamo il nostro breve viaggio soffermandoci sull’aspetto sociale della città. Una visione aperta, ampia che collega con un filo sottile passato, presente e futuro con Berlino che si candida sempre più a diventare capitale multiculturale ed interculturale.

L’occasione del rinnovo urbano conseguente alla riunificazione delle due Germanie, ha reso Berlino un punto centrale delle attività di progettazione urbanistica ed architettonica, che ha avuto per protagonisti progettisti ed operatori immobiliari di tutto il mondo.

La tolleranza, la capacità di confronto della società berlinese, hanno reso possibili anche interessanti riqualificazioni del tessuto edificato storico della città. Sono diffusissimi gli interventi in cui su fabbriche dell’ottocento e dei primi del novecento si innestano arditi interventi contemporanei, con la dimostrazione pratica che l’architettura, quando è tale, può dialogare da pari a pari e senza timori reverenziali anche con il proprio passato, riuscendo così anche a valorizzarlo.

L’ultimo decennio del XX secolo è segnato da immensi cantieri con cui la città voleva mutare volto. Furono costruiti nuovi edifici governativi, ambasciate e sedi di media. Potsdamer Platz rappresenta l’esempio del cambiamento, attraendo gli investimenti di varie società che concessero a importanti architetti la costruzione degli edifici.

Con l’abbattimento del muro numerose aziende dell’est hanno chiuso, poiché non in grado di sostenere i costi della concorrenza. Nel frattempo la città ha attratto nuove aziende, seppur il tasso di disoccupazione si mantenga elevato. La città è divenuta un polo di attrazione per giovani e creativi del mondo nonché per eventi come la Love Parade, il Christopher Street Day e il Carnevale delle Culture.

Berlino è la città tedesca con il numero più alto di stranieri (circa 440.000) e per questo motivo il dialogo e l’integrazione tra culture diverse è un importante tema di una città interculturale ed un elemento fondamentale per una buona convivenza. Per rispondere a questa necessità l’Assessorato agli affari Esteri, oggi rinominato Assessorato all’immigrazione e integrazione, sancì nel 1993 dei fondi di investimento destinati allo sviluppo di un progetto al fine di promuovere il dialogo interculturale. In questo modo nasce l’officina delle culture (Werkstatt der Kulturen), anche nota come workshop delle culture, una istituzione atta a rispondere alla necessità del dialogo, dell’integrazione dell’incontro tra culture diverse: una “officina integrativa”. La funzione di tale istituzione è un’operazione socio-politica piuttosto che artistica. Di fatto le finalità creative sono dedite alla crescita, alla coesione sociale e alla democratizzazione dello scenario culturale. Per tale motivo l’ambito di azione viene classificato come Soziokultur (socio-cultura) che differisce storicamente dalla Kultur (cultura alta). L’officina delle cultureinaugura il progetto carnevale delle culture nel 1993 a Berlin/Neukölln, esso si basa sull’idea di luogo condiviso nel quale persone di diverse nazionalità, cultura e religione si possono incontrare e dialogare insieme. Questa iniziativa prende forma di un carnevale della durata di un paio di giorni, nei quali vengono costituite una fiera all’aperto e un’imponente sfilata per i quartieri della città.

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