Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine
Virginia Woolf
La bellezza degli inizi

Pedagogisti in Romagna La raccolta delle narrazioni su alcuni ‘personaggi’, donne e uomini nostre compagne e nostri compagni di cammino, non vuole essere un ricordo idealizzante ma restituire alla comunità romagnola tracce della sua storia nel settore dell’educazione e della scuola, in cui si formano i giovani cittadini. Il sistema emiliano-romagnolo di educazione e istruzione, dagli anni Sessanta in poi, è stato frutto, in gran parte, di impegno corale di amministratori, dell’associazionismo femminile e sindacale, di cittadini e di tecnici che ne hanno segnato la storia. Eccellenze non nate come funghi ma prodotto di una comunità, di un pensiero collettivo e frutto di impegno personale. L’area romagnola è stata un vero crogiolo di fermenti innovativi, in particolare grazie al Centro italo svizzero con Margherita Zoebeli la cui attività ha contribuito in Italia, nell’immediato dopoguerra, alla nascita, alla diffusione e al consolidamento di una pedagogia sperimentale, che ha caratterizzato l’educazione prescolastica e la scuola di base della seconda metà del Novecento. Una pedagogia che finalmente si affrancava da un indirizzo pesantemente idealista e autoritario per approdare a un nuovo concetto di scienze dell’educazione, basate su ricerche sul campo, sul rinnovamento organizzativo e dei contenuti e sull’impegno civico di immettere e fare vivere una cultura democratica nella scuola, dopo l’epoca di indottrinamento e retorica fascista. Il nostro intento, oltre a quello di non dimenticare e far conoscere persone a cui il nostro sistema educativo deve molto, è quello di coinvolgere le nuove generazioni di educatrici, insegnanti, pedagogisti, dirigenti – che non hanno vissuto il periodo istituente della scuola media unificata, della scuola dell’infanzia, del nido, dell’inserimento dei primi bambini e ragazzi ‘handicappati’ nella scuola di tutti, del tempo pieno, dei laboratori… – in un’avventura educativa dinamica segnata ogni giorno da un rinnovato impegno personale e collettivo.
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[wpv-woo-buy-or-select]La riflessione pedagogica tra relazione e fiducia

Il volume, articolato in tre parti, intende fornire uno sguardo ʻmulti-prospetticoʼ sui differenti temi e le molteplici relazioni, esperienze, contesti, luoghi e tempi che identificano la ‘fiducia’ come relazione che genera valore nell’esistenza umana, riconoscendo all’educazione un ruolo da protagonista. Il lavoro qui proposto si colloca all’interno di un framework teorico-prassico volto a sollecitare un necessario ripensamento complessivo dell’argomento, strettamente connesso ai tempi che stiamo vivendo, con la duplice finalità di riconoscere la pregnanza di ogni tappa dell’esistenza e porre l’educazione al centro di paradigmi formativi caratterizzati dalla necessità di studiare le relazioni pedagogiche e la fiducia come base di ogni lavoro educativo. L’intenzionalità che caratterizza il volume insiste sul sentimento di fiducia generato da esperienze educative e buone pratiche volte a trasformare la realtà sociale e culturale. Il volume contiene i contributi di Antonella Coppi, Barbara Gross, Michela Baldini, Sara Baroni, Miriam Bassi, Daniele Coco, Annabella Coiro, Nicoletta Di Genova, Marianna Doronzo, Maria Benedetta Gambacorti-Passerini, Francesca Franceschelli, Rosa Iaquinta, Teresa Iona, Daniele Masala, Elena Marescotti, Monica Marinoni, Francesca Oggionni, Annalisa Quinto, Anna Saibene, Giuseppina Maria Patrizia Surace, Alessia Tabacchi, Patrizia Tortella.
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[wpv-woo-buy-or-select]Korczak Vivo!

Nessun studioso ha evidenziato sinora le personali propensioni di Korczak, che pervadono – con ironia non sempre velata – le pagine del libro. Korczak, a parer mio e non solo, non disdegnerebbe questo ritratto nel costruire il quale l’Autore ha sicuramente il merito di aver saputo, senza perifrasi, mettere a nudo il Pan Doktor, il che ci ricorda il Baudelaire dei Journeaux intimes (mon coeur mis à nu), rivelandone una parentela elettiva con i poeti viventi tra l’800 e il ’900 detti maledetti ma per lo più visionari. In effetti, anche nei suoi momenti di faiblesse, risalta una debolezza dovuta all’estenuante ricerca di una serenità che Korczak mai poté vivere, ma che ha immaginato e fortemente desiderato per i suoi bambini. Ed è qui, in questa versione umana-assolutamente-umana che ritorna la voglia di rileggere le sue pagine. Dario Arkel
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[wpv-woo-buy-or-select]Con e per ogni ‘filo d’erba’

Progettazione partecipata e percorsi di emancipazione dentro e fuori la scuola Progettazione partecipata, educazione all’aperto, relazioni, cura, territori, emancipazione, libertà, cittadinanza, inclusione, ecosistema, sostenibilità, comunità sono alcune delle parole chiave che ricorrono nel volume e che vengono declinate in maniera creativa e originale in percorsi di ricerca e di studio che valorizzano le alleanze educative e il lavoro di rete tra Università, scuole e istituzioni e/o associazioni intenzionalmente formative. Il testo restituisce pertanto una ricchezza difficilmente schematizzabile e riassumibile: i diversi contributi compongono un mosaico che permette di cogliere molti aspetti, anche inediti e generalmente poco esplorati, che mettono al centro la Natura e l’Ambiente. L’approccio, ed è questo lo sforzo che va valorizzato perché presente nella maggior parte dei saggi, è quello di trattare entrambi non solo come contesti ma anche come attori dell’educazione, di comprenderli in un progetto finalizzato ad abitare la Terra, rispettando gli equilibri, creando connessioni, valorizzando la vita in tutte le sue forme, a partire dalla nascita di un filo d’erba.
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[wpv-woo-buy-or-select]Educare al cambiamento tra sostenibilità e responsabilità

La sfida della sostenibilità oggi riguarda certamente l’ambiente naturale assunto di per sé ma anche la questione antropologica in senso proprio, affinché lo sviluppo di ogni persona sia autentico e integrale, competente, green e solidale. Nella sostenibilità la responsabilità prende forma in una co-progettazione pedagogica che guidi ogni contesto di vita (scuole, imprese, famiglie e città) a diventare contesti di sviluppo umano e di sostenibilità ambientale e in una co-responsabilità nel prendersi cura dell’altro e nella custodia della casa comune. I saggi raccolti nel volume, che muovono dalla volontà di favorire una riflessione su sostenibilità e responsabilità, sono suddivisi in quattro sezioni: Transizione e partecipazione; Territori che educano tra presente e passato; Educazione ecologica, nuove forme per vivere gli spazi educativi e abitare il mondo; Transizione ecologica e umana, una complessità di sguardi. Il volume, che attinge in particolar modo da alcune relazioni di base e dalla sessione seminariale Sostenibilità e responsabilità del 6° Convegno Internazionale Educazione Territori Natura. Percorsi di cittadinanza a partire dalla scuola del 2021, si rivolge a studenti, insegnanti, educatori e ricercatori con l’intento di condividere piste di azione volte all’inclusione e alla cura educativa e categorie interpretative capaci di integrare un’etica fondata sull’apertura e sull’ascolto.
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[wpv-woo-buy-or-select]Sentieri di umanità nel mondo

Cittadinanza, partecipazione, educazione Questo volume esce dalla stampa in un momento storico che, solo pochi anni fa, nessuno avrebbe mai immaginato, segnato da pandemia mondiale, emergenza climatica, guerra in Europa e dalle loro conseguenze sull’umanità, le economie, gli ambienti. Parlare di cittadinanza e di partecipazione diventa allora una sfida cruciale per l’educazione e la pedagogia. Non solo è in gioco la questione della cittadinanza nei significati che oggi questa parola assume in rapporto agli scenari della globalizzazione, ma è in gioco anche, e soprattutto, il contributo che si può dare sul fronte di un’agentività umana (individuale, comunitaria, collettiva) che rafforzi il ruolo dei soggetti. Il testo qui presentato offre contributi di respiro teorico, interventi che ricostruiscono i contorni istituzionali e le possibilità di azione del fare educazione, sul lessico di cui la pedagogia dispone per leggere l’inclusione e l’esclusione e le prospettive storiche e comparative. Il volume è suddiviso in tre sezioni: Scenari e tempi; Lessico per leggere l’attuale; Prospettive storiche e comparative.