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Progetto scambi

Autoformazione Educatori Asili Nido Comunali

Tiziana Fornaciari, Esperto Area Socio-Assistenziale, Comune di Palermo, Area della Scuola e Realtà dell’Infanzia

 

I confronti mettono le ali allo sguardo; ci innalzano nello spazio e ci permettono di osservare il pianeta terra da una nuova distanza, da una prospettiva che consente di osservare situazioni e posizioni attraverso lunghezze d’onda rivelatrici

Il gioco dell’universo

Dacia e Fosco Maraini

 

Breve excursus storico sui nidi palermitani

In Sicilia i primi asili nido compaiono, con finalità fondamentalmente assistenziali, nel 1979, anno in cui il governo regionale ha varato la legge che stabilisce la “disciplina degli asili nido nella Regione Siciliana”. Soltanto nel 1994 la gestione degli asili nido comunali dall’Assessorato Attività Sociali viene delegata all’Assessorato Pubblica Istruzione, fatto questo che ha determinato notevoli cambiamenti nell’interpretazione del “pianeta bambino” a Palermo e dei bisogni ad esso interconnessi.

Tutti gli asili sono stati ristrutturati per compiere una migliore divisione e caratterizzazione pedagogica degli spazi. Negli stessi anni si realizza un gemellaggio tra i nidi di Palermo e quelli di Pistoia, esperienza che ha segnato una profonda trasformazione del Servizio. Il gemellaggio ha, infatti, significativamente contribuito a potenziare il processo di riorganizzazione degli spazi e degli arredi dei nidi palermitani e contestualmente a incrementare la riqualificazione del personale educatore ed ausiliario.

Contesto sociale e politico attuale

Dai dati forniti dall’Istat si evince che il Comune di Palermo ha una popolazione di 654.987 abitanti, di cui 24.927 (fonte: archivio anagrafico al 31/12/2014) appartenente alla fascia 0-3 anni. Il sistema dei servizi educativi per la prima infanzia si estrinseca prioritariamente con un’offerta di nidi d’infanzia comunali. L’ingente finanziamento che il Ministero dell’Interno ha recentemente approvato a livello Distrettuale, tramite il Piano di Intervento – Servizi di cura per l’infanzia (PAC Infanzia), consentirà nei prossimi anni l’ampliamento e la diversificazione dell’offerta rivolta ai più piccoli sia per quanto riguarda la tipologia di servizi che la modalità di gestione degli stessi – con la nascita del sistema integrato pubblico/privato. Complessivamente la ricettività degli asili nido comunali è di 908 posti a fronte di una lista d’attesa, per quest’anno scolastico, pari a 747 posti. La distribuzione sul territorio delle strutture non è quantitativamente omogenea, infatti, talune circoscrizioni presentano un numero di asili nido inferiore rispetto ad altre.

Oggi, più che mai rispetto al passato, è presente un bisogno di confronto e di conoscenza sulle cose da fare e sul come realizzarle, in quella che possiamo definire la grande “comunità di pratiche” degli amministratori locali.

In questo tempo di difficoltà economica, il principale fattore di garanzia della presenza e della qualità dei servizi è costituito dalla competenza politica, culturale e gestionale che i Comuni sono in grado di mettere in campo. Una competenza che nel Comune di Palermo ha prodotto delle esperienze che, per i risultati ottenuti e i livelli di efficacia e di efficienza raggiunta, possono qualificarsi come “buone prassi” che meritano di essere conosciute al di fuori del territorio in cui si sono affermate.

Una fra queste è il progetto Scambi che nasce con la finalità generale di valorizzare la competenza organizzativa e culturale del personale comunale, per assicurare la qualità dei servizi offerti agli utenti, tramite l’incremento della qualificazione professionale del personale educativo.

Gli obiettivi programmati da raggiungere sono:

  • Scambiare conoscenze, esperienze e buone pratiche educative per incrementare la qualità del servizio e la cultura dell’educazione dell’infanzia.
  • Valorizzare il know how del personale educativo.
  • Attraverso lo scambio delle buone pratiche educative, ampliare l’offerta formativa per i bambini che frequentano i nidi.
  • Promuovere un processo di autoanalisi delle prassi educative e dei progetti pedagogici messi in atto nei nidi comunali.
  • Promuovere un processo di meta riflessione collegiale sulle modalità di lavoro con i bambini.
  • Attraverso lo scambio di esperienze e informazioni, consolidare il collegamento tra i nidi comunali e il lavoro di rete.
  • Accrescimento della conoscenza professionale dei e tra educatori asili nido.

 

Progettazione del percorso

page-3Dall’analisi dei bisogni formativi degli educatori, i responsabili del Sostegno Socio-Pedagogico dei Nidi del Comune di Palermo, dopo avere condiviso l’idea progettuale con l’Assessore alla Scuola e Realtà dell’Infanzia, hanno elaborato il progetto “Scambi” selezionando le proposte presentate dagli educatori che hanno voluto cimentarsi come “formatori alla pari”. Tali educatori hanno messo a disposizione dei colleghi una specifica prassi educativa e/o una tematica sulla quale hanno maturato competenza.

Il Sostegno Socio Pedagogico dei Nidi ha supervisionato, nella fase iniziale, in itinere e nella fase finale, gli educatori/formatori che hanno condotto gli incontri con i colleghi.

Il progetto ha coinvolto i Referenti del Sostegno Socio-Pedagogico dei Nidi del Comune di Palermo e 175 Educatori Asili Nido di cui diciassette coinvolti come formatori alla pari.

 

Le proposte formative selezionate e attuate sono state nove, elenchiamo qui di seguito i titoli da cui si possono evincere i diversi temi affrontati:

  1. “Il teatro bizzarro”, teatro e drammatizzazione al nido
  2. “Leggere… per crescere”, lettura al nido
  3. “Empowerment e lo sviluppo dell’autostima del bambino attraverso gli stili educativi emotivi”, riflessioni sulle competenze e abilità del ruolo degli educatori
  4. “Dal gioco tattile al gioco del far finta”, progettazione e realizzazione di attività ludiche per bambini 0-3 anni
  5. “L’intelligenza creativa: strategie e tecniche di attività laboratoriali”
  6. “Tecniche per la realizzazione di strumenti per la documentazione del nido”
  7. “L’importanza della conquista dell’autonomia al nido”
  8. “Progettazione educativa e didattica, Programmazione, Verifica e Valutazione dei processi educativi, Documentazione della vita al nido”
  9. “Asili Nido, dall’assistenzialismo alla progettualità, come luogo di crescita del bambino e dell’adulto”.

 

Pianificazione e fasi di realizzazione dell’intervento

a) Fase progettuale e di pianificazione

page-4-13Ottobre 2013: Incontro tra i referenti del Sostegno Socio-Pedagogico dei Nidi e le educatrici/referenti pedagogiche dei nidi per presentare e condividere la nuova iniziativa promossa dall’ufficio.

Novembre 2013: Ricezione, analisi e identificazione di n. 9 progetti “Scambi”, su 15 presentati, da realizzare.

Dicembre 2013: Programmazione del calendario degli incontri formativi e incontro propedeutico con le educatrici per pianificare page-4-14la conduzione “alla pari”.

b) Fase esecutiva

Gennaio 2014: Reperimento adesioni educatori. Avvio e conclusione del progetto “Scambi”.

c) Fase di verifica e valutazione finale

page-4-15Febbraio-Marzo 2014: incontri di verifica e autovalutazione del progetto “Scambi”.

Le risorse strumentali utilizzate riguardano gli spazi dei nidi, i materiali prodotti dai conduttori e dai partecipanti stessi. Durante gli incontri formativi sono state sperimentate differenti metodologie e tecniche; si sono alternati metodi prevalentemente teorico-frontali, con approcci di tipo laboratoriale- esperienziale, circle time, problem solving, focus group, rituali di apertura e chiusura.

Per ciascun progetto scambi è stato prodotto materiale didattico in diverso formato: slides, dispense, cd contenenti fotografie e video realizzati durante gli incontri formativi.

Verifica e Valutazione del percorso

Per realizzare la verifica e la valutazione finale del progetto è stato somministrato un questionario di customer satisfaction costruito ad hoc e si sono inoltre realizzati, per tutti e nove i progetti, singoli incontri con gli educatori partecipanti.

Dall’analisi dei dati analizzati, sono emersi la percezione della qualità, le eventuali criticità o suggerimenti. Come si evidenzia nel grafico n. 1, il 32,6% degli educatori ha particolarmente apprezzato la professionalità dei conduttori degli incontri, il 22,2% ha valutato positivamente lo scambio e la condivisione “alla pari” di esperienze e competenze e il 10,7% ha manifestato la piacevolezza di esperire un clima relazionale “alla pari”. Da ciò possiamo confermare il raggiungimento di alcuni degli obiettivi progettuali.

 

graf-1

Dall’osservazione del grafico n.2, relativo alle risposte degli educatori sulle eventuali criticità riscontrate, si evidenzia che il 18% reputa troppo breve l’esperienza, mentre il 30% dichiara che “non c’è nulla che non mi è piaciuto”. Se consideriamo, inoltre, il 46% di “nessuna risposta” in una chiave interpretativa positiva, possiamo dedurre che non sono state rilevate significative criticità nel progetto.

 

graf-2

I dati emersi dall’elaborazione del grafico n.3 ci danno l’opportunità di riflettere sulle ricadute professionali del progetto e quindi sulla trasferibilità dell’esperienza, elemento indispensabile per una formazione di qualità. Il 48% degli educatori valuta la partecipazione al progetto come un arricchimento professionale e personale; quest’ultima dimensione, connessa al “saper essere”, è particolarmente rilevante nel bagaglio delle competenze di un educatore asili nido.

La maggiore autoconsapevolezza del proprio ruolo (11%) e l’opportunità di una riflessione critica (9%) sono ulteriori importanti ricadute sul lavoro evidenziate dagli educatori conseguenti al progetto “Scambi” che complessivamente ha ottenuto una percentuale particolarmente alta di gradimento pari al 92,4% (grafico n.4).

 

graf-3

graf-4

Conclusioni

Il progetto Scambi è stato presentato alla Commissione Istruzione e Scuola dell’ANCI per la raccolta e la diffusione di buone prassi da pubblicare sul sito dell’ANCI. Il progetto è stato, inoltre, presentato durante il Festival della Città Educativa svoltosi a Palermo, nei mesi di Gennaio e Febbraio 2015, all’interno della Fase del “Saper Fare”, sezione “L’educazione dei bambini da zero a sei anni”.

Il progetto Scambi ha prodotto positive ricadute organizzative, in particolare è rilevante l’impatto sugli educatori rispetto alla motivazione, all’autostima, all’abbattimento di pregiudizi, all’accrescimento professionale, all’ampliamento delle prassi educative, al potenziamento del confronto tra pari e lo scambio di materiale didattico cartaceo e multimediale. Inoltre, la realizzazione del progetto, qualitativamente adeguato per l’accrescimento professionale del personale educativo, non ha avuto costi per l’amministrazione, è stato, infatti, realizzato a costo zero.

Citiamo, infine, come altro elemento di forza del progetto la sua alta sostenibilità rispetto alla valorizzazione dei beni, dei tempi e delle competenze.

Il progetto “Scambi” si connota, quindi, come una formazione in servizio sostenibile ed efficace, attraverso incontri autogestiti dagli educatori asili nido, che ha permesso di valorizzare la competenza organizzativa e culturale del personale comunale garantendo, in un tempo di crisi, la qualità dei servizi offerti agli utenti tramite l’accrescimento della qualificazione professionale del personale educativo.

t.fornaciari@comune.palermo.it

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