Circolo didattico S.Orso di Fano(PU) a.s. 2014/2015
Laboratori di filosofiacoibambini e formazione per insegnanti
I soggetti coinvolti sono stati più di 500 alunni delle 20 classi sperimentatrici che hanno aderito al progetto con relativi docenti ( compresi due gruppi di bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia) . Sono stati coinvolti anche i genitori e altri docenti che pur non partecipando alla sperimentazione con le loro classi, hanno svolto la formazione teorica. Il progetto è stato guidato dalla figura dell’esperto Carlo Maria Cirino, ideatore del metodo. La documentazione del percorso è stata curata dall’insegnante Francesca Saltarelli.
Cos’è la filosofiacoibambini: è una pratica filosofica/didattica, un approccio sperimentale di filosofia applicata all’educazione, rivolto ai bambini in fascia pre-scolare e della scuola primaria, ideata dal Dott. Carlo Maria Cirino, oggetto del suo percorso e tesi di dottorato in “Scienze della Complessità” presso il Dipartimento di “Scienze di Base e Fondamenti” dell’Università di Urbino. Il progetto si snoda attraverso un percorso laboratoriale , il quale partendo da pretesti, ( come ad esempio oggetti), fa in modo che i bambini possano mettere in moto la loro capacità immaginativa elaborando pensieri e concetti che vadano oltre l’evidenza, cogliendo la complessità della realtà che li circonda. Fornisce loro quindi un habitus mentale applicabile a qualsiasi altro contesto sia scolastico che non.
OBIETTIVI:
– Comunicare agli altri i propri pensieri, idee e opinioni in merito ai temi trattati all’interno del gruppo dei pari, divenendo capaci di immaginare e verbalizzare soluzioni creative a problemi reali o astratti che si presenteranno alla loro attenzione
Imparare ad utilizzare il controfattuale, allenando così l’ innata capacità di immaginare mondi (futuri o passati) possibili e di trovare soluzioni a problemi astratti e concreti che verranno presentati o si presenteranno.
– Migliorare quegli aspetti del linguaggio legati, in modo particolare, all’espressione, alla comunicazione, alla relazione, alla socializzazione, alla creazione di una comunità in grado di riconoscersi.
– Sviluppare alcune questioni tipiche della discussione filosofica. Concetti quali: l’amicizia, l’amore, la gioia, la tristezza, la vita, la natura, la diversità, il tempo, lo spazio, la memoria, il passato, il futuro e altri potranno essere affrontati dal gruppo e grazie alla mediazione dell’esperto diverranno parte del bagaglio d’esperienze del singolo.
– Allenare la capacità di affrontare e partecipare in maniera attiva a un dialogo svolto all’interno di un gruppo di coetanei, preparandosi a trattare concetti complessi che richiedono un’attenzione particolare e un’immaginazione particolarmente attiva e creativa.
– Porre le basi della costruzione sociale della conoscenza e dell’acquisizione delle tecniche del lavoro di gruppo e dell’apprendimento cooperativo.
– Sviluppare la capacità di gestire e di risolvere i conflitti.
– Sostenere e potenziare le buone pratiche di didattica inclusiva.
METODOLOGIE ADOTTATE:
Ognuna delle 20 classi ha avuto la possibilità di svolgere 20 laboratori secondo il metodo filosofiacoibambini:
– Cos’è il cucchiaio?
– Cos’è il destino?
– I sogni
– L’isola
– Le maniere di vivere
– Il telecomando magico
– La palla magica
– Cosa faresti se …
– Il sistema solare
– L’oggetto misterioso
– La comunicazione
– Le emozioni
– Indovina cosa
– Lui chi è?
– Amici e nemici
– Autoritratto
– Cos’è normale? / I nomi delle cose
– A cosa pensa (sasso, pianta,animale..)
– Le parole impossibili / Mondi possibili
– Stephanie says
I docenti hanno assistito attivamente ai laboratori venendo così in contatto con il metodo e nel corso dell’anno hanno svolto laboratori da loro creati secondo tale metodo; Durante questo primo anno di sperimentazione. In collaborazione con l’Università di Urbino, sono stati tenuti incontri seminariali rivolti a genitori e insegnanti.
VALUTAZIONE COMPLESSIVA:
Ogni docente coinvolto ha svolto una relazione finale a conclusione di questo primo anno secondo gli obiettivi.
Da ciò sono emersi alcuni aspetti principali:
L’inclusività da parte di tutti i bambini del gruppo classe: si è potuto assistere ad una buona partecipazione alle conversazioni anche da parte di quei bambini che solitamente intervengono poco.
La vivacità dello scambio di idee nel gruppo ha portato ad un arricchimento del pensiero di tutti i componenti del gruppo stesso. I bambini hanno scoperto il piacere di donare pensieri all’altro e di arricchirsi del pensiero dell’altro.
I bambini sono stati i protagonisti indiscussi di tutto il processo educativo, le loro idee sono state sostenute da un linguaggio sempre più ricco e complesso.
I docenti hanno colto stimoli importanti e hanno predisposto attività disciplinari utilizzando strategie adottate nei laboratori per favorire le capacità creative. Soprattutto i bambini, hanno acquisito progressivamente e spontaneamente, l’habitus al ragionamento, alla capacità di esprimersi attraverso un linguaggio articolato, anche nelle “normali” attività di classe.
Bibliografia
Cirino, Carlo Maria, Cos’è il cucchiaio?, Safarà Editore, Pordenone, 2014
Cirino Carlo Maria, Cos’è il destino?, Safarà Editore, Pordenone, 2014
Cirino Carlo Maria, L’isola, Safarà Editore, Pordenone, 2015
Si ringraziano i genitori dei bambini, il Comitato dei genitori di S.Orso, Schnell di Simone Rupoli
Documentazione:
Filosofando in classe
Documentare per ricercare strategie come metodo d’azione