Fuori mi annoio
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Che cosa rimane ancora da dire in merito al rapporto educazione-natura?
In questi anni si è approfondito, studiato, fatto cultura in tema di pedagogia naturale, di outdoor education, di servizi sempre più orientati ad una proposta in natura e in selvatichezza.
Anche in Italia inizia ad essere disponibile un pensiero culturale che sta radicando e divenendo sempre più presente.
Laura Malavasi
ISBN: 978-88-99338-44-2
Numero di pagine: 160
Allegati:
Descrizione
In questi anni si è approfondito, studiato, fatto cultura in tema di pedagogia naturale, di outdoor education, di servizi sempre più orientati ad una proposta in natura e in selvatichezza.
Anche in Italia inizia ad essere disponibile un pensiero culturale che sta radicando e divenendo sempre più presente.
Si fanno reti, si collabora, si scrive. Le esperienze si moltiplicano e promuovono cambiamento.
Ma assieme alle buone autentiche pratiche se ne affiancano molte, che risultano essere abbastanza impermeabili alla trasformazione.
Tra una posizione e l’altra vi è un mondo, fatto di scuole e di servizi che tutti i giorni provano a mettersi in gioco nella volontà di voler offrire alle bambine e ai bambini nuove occasioni ricche e incredibili attraverso le quali costruire conoscenze e saperi.
E’ difficile muoversi in un campo che trova pochissime formalizzazioni, che richiede una capacità di ridefinizione e riscrittura di una nuova idea pedagogica per nulla semplice.
Servono strumenti, osservazioni, incontri, confronti, a volte supervisioni.
Serve soprattutto la determinazione e il desiderio, da parte degli adulti, di voler comprendere ulteriormente le bambine, i bambini e il mondo della conoscenza.
Gli spazi esterni, come tutti sappiamo, rappresentano un ottimo contesto, forse il migliore, nel quale sperimentarsi, ma bisogna superare tutti gli “abbiamo sempre fatto così”, “non è niente di nuovo”, “non ho tempo”, “le famiglie non vogliono”.
Il libro cerca di dare voce alle possibilità di sperimentare un altro modo di intendere la didattica, riconosce le resistenze e le fatiche senza però permettere loro di ostacolare la necessità di uscire.
Per dire sempre meno: fuori mi annoio.
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