Una lode al tempo d’infanzia pienamente vissuto
Il libro, Posso essere tutto! è soprattutto una lode al tempo d’infanzia. Un albo allegro e leggero, creato da tre grandi della letteratura.
Jerry Spinelli ha scritto le parole, l’autore statunitense, molto noto nella letteratura per ragazzi e giovani adulti, ha composto qui una poesia ispirata alla propria infanzia. Le illustrazioni ci arrivano dal taiwanese Jimmy Liao, che è già presente con tre albi illustrati nel catalogo dell’editrice Camelozampa e numerosi altri libri pubblicati in Italia.
La traduzione del testo è stata affidata a Bruno Tognolini, molto conosciuto dal largo pubblico per numerosi libri di poesia per bambini e bambine e tante collaborazioni televisive come la Melevisione. Questo trio ha fatto di questo albo un intreccio divertente e un appello a vivere l’infanzia in pieno.
Quante volte bambini e bambine si sentono interrogati sul loro futuro, come se dovesse essere una loro preoccupazione immaginare la professione o il lavoro a quell’età. L’infanzia è un tempo per vivere intensamente il presente e non perdere questo prezioso momento per progettare il futuro. Qui gli artisti rendono giustizia ai bambini e alle bambine di poter svolgere occupazioni indicate per la loro età:
- Il soffia-soffioni
- Il piega-aeroplano
- Il cucciola-cani
- Lo sporcati-tutto
- Il bolla-scoppiatore
Tutte importanti professioni da fare prima che sia troppo tardi.
Nell’albo sono elencate 26 proposte, come fosse un elenco dei diritti delle bambine e dei bambini.
Spinelli, nell’intervista, ascoltabile sul sito dell’editrice, racconta che scrivendo questa poesia si è ispirato ai suoi nipoti e ai ricordi della propria infanzia, le attività snocciolate nella poesia erano le sue attività preferite: “…questa era la mia vita, questi erano i miei lavori.” veri lavori da infanzia, ma non solo, Spinelli afferma che si può da adulti, nel dopolavoro, riprendere le professioni dei bambini come per esempio Il soffia-soffioni o Il piega-aeroplani, magari insieme ai nipoti.
Tognolini sa mediare nella sua traduzione l’originale inglese con una poetica neo-lingua italiana.
Le parole sembrano creazioni uscite dalla bocca di un bambino o una bambina. In Il cucciola-cani si sente proprio il bisogno della coccola al calduccio accanto a un amico a quattro zampe. Invece Lo sporcati-tutto mi pare già di sentirlo cantare dai bambini e dalle bambine che difendono il loro diritto a svolgere anche loro, come nel libro, queste attività così allettanti. La grafica delle parole sottolinea l’azione: Il balla-tuffatore è uno scivolo per il protagonista intento a tuffarsi nell’acqua, Il salta-batti-mani schizza via con l’energia del trampolino in sintonia con il bambino. Una poesia allegra e libera che sembra aver come sfondo le parole di Janusc Korczak: “Non calpestare, non umiliare, non fare del bambino uno schiavo di domani; lasciar vivere senza scoraggiare né strapazzare nè far fretta. Rispetto per ogni minuto che passa, perché morirà e non tornerà più…”
Le colorate e tondeggianti illustrazioni del pluripremiato Jimmy Liao si combinano perfettamente con l’intento delle parole.
Liao affronta spesso nel suo stile neo-naif temi di grande profondità come per esempio in “Un bacio e addio”, sempre pubblicato da Camelozampa, l’illustratore tratta il tema dei ricordi, dell’addio, dei vuoti lasciati da una persona cara. Qui invece Liao dà vita, con il suo stile fantastico e vivacemente colorato a una bellissima rappresentazione teatrale.
In ogni pagina il bimbo è circondato da una schiera di coniglietti come comparse in uno spettacolo.
Ogni pagina è collegata da piccoli elementi alla prossima scena, ma allo stesso tempo ha una sua personalità, il bambino è soddisfatto, sbalordito o affaticato come in Lo scava-nei-pietroni.
Sì, anche la fatica può essere un diritto dei bambini e delle bambine.
Vale la pena di guardare e riguardare tutti i ben orchestrati dettagli di ogni illustrazione, per scoprire la loro forza e bellezza. Il gran finale di questo allegro spettacolo unisce tutte le occupazioni in una grandiosa apertura a quattro lati e risponde alla domanda:
E io quale sceglierò? con un deciso: TUTTI!
Si possono citare in conclusione le parole della poesia di Handke con la quale inizia il film “Il cielo sopra Berlino” e augurare ai bambini e alle bambine di potersi godere il proprio presente e ricordare ai grandi di proteggere e garantire questa gioia dell’infanzia.
Elogio dell’infanzia
Quando il bambino era bambino,
camminava con le braccia
ciondoloni,
voleva che il ruscello fosse un
fiume,
il fiume un torrente
e questa pozzanghera il mare.
Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino,
per lui tutto aveva un’anima
e tutte le anime erano un
tutt’uno.