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Libertà di essere se stessi, un diritto per bambine e bambini

Ursula Gruner

Formatrice


Il tema della libera scelta, fuori dai preconcetti legati al genere non è un tema nuovo nella letteratura per l’infanzia, però rimane sempre attuale e necessita di una continua vigilanza e attualizzazione. Già negli anni ‘80 si sono svolte varie ricerche sul tema, specialmente nei paesi anglosassoni e scandinavi. Per poter immaginare una parità dei generi dobbiamo creare un immaginario, esempi e paradigmi che superino le tradizionali gabbie degli stereotipi sia per le femmine che per i maschi. Le utopie iniziano nella testa, hanno bisogno di una narrazione e di parole che diano forma ai desideri e ai sogni.
Per tanto tempo i libri per bambini e in particolare i libri scolastici, e non solo i libri di testo, erano e sono ancora fortemente stereotipati e rappresentano bambine e donne così come bambini e uomini in rigidi ruoli tradizionali, cementando la divisione dei comportamenti legati ai generi (per approfondimenti suggerisco la ricerca di Irene Biemmi, Educazione sessista. Stereotipi di genere nei libri delle elementari). Nella categoria degli albi illustrati questa tendenza si sta invertendo, qualcosa si muove, specialmente quando i libri sono traduzioni di pubblicazioni dal Nord Europa, ma non solo. In numerosi libri troviamo ormai sia per femmine che per maschi, comportamenti fuori dai ruoli predefiniti.

 

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Qui di seguito alcuni esempi, specialmente di libri in cui il cambio di prospettiva non è un tema programmatico ma è ormai diventato consuetudine. I libri sono pensieri e sogni che sostengono i cambiamenti e la formazione di una realtà per la quale dobbiamo continuamente impegnarci. Sono un’ottima opportunità per mettersi in contatto con esempi di persone e di storie che esplorano il mondo in modo ampio, a volte inconsueto e libero da preconcetti. Nello stesso momento sono stimoli di confronto e di riflessione che ci aiutano a sensibilizzarci rispetto a disuguaglianze e aprono gli occhi su cosa significa una pari opportunità. Come dice la scrittrice nigeriana/americana, Chimamanda Ngozi Adichie: Dovremmo essere tutti femministi, una presa di coscienza che giova sia alle femmine che ai maschi.

Dunque, vediamo alcuni esempi di libri virtuosi. Uno standard ancora oggi è il padre che legge il giornale seduto in poltrona mentre la donna si occupa della cura della casa; l’evolversi dei modelli comportamentali è ben rappresentato in: Sherlock Holmes e il caso del rinoceronte scomparso e in Ralf, dove vediamo un padre che stende il bucato o che stira mentre la madre legge il giornale. Proprio quello mancava da tanto tempo, una rappresentazione della parità nel quotidiano. Un nuovo linguaggio inclusivo è frutto di un lavoro ampio e costante che ha bisogno di una scelta attenta.

Nel suo libro, Ad alta voce, La lettura che fa bene a tutti, Batini sottolinea che le ricerche scientifiche affermano che la lettura dei libri e la lettura ad alta voce incrementano la capacità di dialogare con gli altri, di esprimere intenzioni ed emozioni e di mettersi in relazione. In questo senso, la lettura è la palestra per una buona consapevolezza di se stessi e la convivenza con gli altri. La lettura ad alta voce dei libri scelti con attenzione stimola il dialogo, l’accettazione e il rispetto per le diversità e l’empatia per le persone (vedi Batini pag 60).

 

Oggi troviamo sempre più albi in cui le bambine sono attive e pronte all’avventura, un atteggiamento ancora poco tempo fa riservato ai ragazzi. Un esempio particolarmente riuscito è l’albo: Giochi da ragazze di Alessandra Lazzarin, con illustrazioni di un realismo pieno di bellissima vivacità. Tre bambine in gita giocano nella natura. Le illustrazioni esprimono il passaggio tra la realtà del loro allegro gioco e la fantasia che il gioco risveglia in loro, il pezzo di stoffa diventa un viaggio in barca vela. Splendido come l’artista renda la loro felicità nel gioco con immagini realistiche di movimenti e corpi.

Nel silent book: Su e giù per le montagne, vediamo due ragazze e un ragazzo camminare e arrampicarsi in montagna. Attività e iniziativa condivisi fra tutti e tre protagonisti. Il bellissimo disegno dettagliato ci presenta ragazzi e ragazze alla pari.

Nel catalogo della stessa editrice, Terre di Mezzo, c’è: Questo (non) è un leone, un libro di quelli che rappresentano i maschi in una nuova luce, che non corrisponde alle etichette appiccicate al loro genere. Il leone, Leonardo, protagonista del libro, non vuole mangiare gli altri, tanto meno la sua amica, la papera Marianna. Leonardo è un leone pensatore, un poeta, per lui non è facile essere diverso rispetto alle aspettative che tutti hanno di un leone. Leonardo ci fa ricordare il Toro Ferdinando, che non voleva lottare nella arena, una delle prime rappresentazioni di una figura che si discosta dagli standard di virilità maschile (vedi l’articolo magazine n°3/2021).

Il diritto alla libertà viene difeso anche da Kevin, in Principessa Kevin. Lui vuole travestirsi secondo i propri gusti, prima da principessa e poi, alla fine della festa decide che la prossima volta proverà quello da Sirenetta. A Michaël Escoffier, l’autore di Principessa Kevin, piace stupire e giocare sul tema dell’identità, due altri suoi albi molto conosciuti rappresentano questo stile.

In Buongiorno Pompiere la protagonista, vigile del fuoco, è una ragazza. Escoffier, non lo rivela subito, lo si comprende dall’illustrazione solo alla fine della breve storia. L’effetto sorpresa caratterizza anche il suo: Buongiorno Babbo Natale, dove in modo giocoso pure qui una figura maschile, il Babbo Natale, viene rappresentata in una veste inconsueta. Due albi che dichiarano la possibilità di scelta personale fuori dai rigidi dettami dei ruoli tradizionali.

Fra i maschi che fanno del travestimento un’espressione della loro libertà, non deve mancare lo splendido: Juliàn è una Sirena. Il debutto di Jessica Love è stato nel 2019 premiato alla Fiera dei libri per l’infanzia a Bologna, sezione opera prima. Juliàn, vede le amiche di sua nonna, bellissime Sirene, e vuole essere come loro. Con scintillanti vestiti, i trucchi e la lunga collana della nonna il bimbo si trasforma in una affascinante sirena. Per fare cose straordinarie abbiamo bisogno di adulti straordinari che sostengono anche scelte fuori dal coro, come fa la nonna di Juliàn.

Le storie di Anthony Browne sono caratterizzate da intensa rappresentazione emotiva; senza esplicitare l’argomento del comportamento maschile o femminile riescono a superare barriere tradizionali. Come in: Ti cerco, ti trovo, nonostante la paura, la bambina ha il coraggio di passare attraverso il bosco buio e raggiungere nel suo nascondiglio il fratello che a sua volta è stretto nella morsa della paura e dello spavento aspettando la sorella. Ritrovandosi alla conclusione del loro gioco di nascondino la tensione si scioglie e si trasforma in gioia e felicità. Per Browne, le emozioni non sono né maschili né femminili, sono umane!

I libri delle sorelle Adbåge sono contraddistinti da una grande ricchezza di figure diverse, maschi e femmine, bambine e bambini di tutti i colori in una società molto inclusiva. In: Qui comandiamo noi, Lisen Adbåge parla di bullismo nel cortile della scuola, maschi e femmine possono essere oppressori o vittime. I bambini e le bambine uniti fra di loro tirano fuori il coraggio per opporsi al diktat del gruppo di quelli che vogliono comandare. Lo stesso stile inclusivo, vediamo nella rappresentazione della sorella gemella, Emma Adbåge, in: La Buca. Maschi e femmine alla pari, uniti in un vivace e spericolato gioco che si scatena in una buca nel cortile di ricreazione della scuola. Bambine e bambini insieme difendono il loro gioco contro le preoccupazioni degli adulti.

 

Chiudo con una piccola serie di prime narrazioni per bambini e bambine a partire dai 4 anni. Mine e il suo papà Poka, sono i protagonisti di questa serie, ogni volume racconta una situazione quotidiana. In Il calcio Mine vuole giocare a calcio. Poka risponde che è uno sport da maschi, ma Mine insiste e Poka prepara tutto in modo che Mine possa giocare a calcio con i suoi compagni maschi. Un formato che potrebbe essere adeguato alla lettura ad alta voce o pure come prima lettura autonoma. Va sottolineata la alta qualità dell’illustrazione a matita colorata. L’autrice Katty Crowther affronta il tema dei ruoli legati al genere, per Poka & Mine questi non sono limiti, ma solo questioni da affrontare nel modo giusto. Non solo il calciatore si allena, anche il lettore e la lettrice si allenano insieme con Mine & Poka per superare gli stereotipi quotidiani.

Bibliografia

  • Chimamanda Ngozi Adichie, Dovremmo essere tutti femministi, Einaudi
  • Fabian Negrin, ill: Lorenzo Sangiò, Sherlock Holmes e il caso del rinoceronte scomparso, Orecchio acerbo
  • Jean Tullein, Ralf, lapis editore
  • Federico Battini a cura di, Ad alta voce, La lettura che fa bene a tutti, Giunti
  • Alessandra Lazzarini, Giochi da ragazze, Orecchio acerbo
  • Irene Penazzi, Su e giù per le montagne, Terre di Mezzo
  • Michaël Escoffier, Principessa Kevin, Clichy edizioni
  • Michaël Escoffier, Buongiorno pompiere, Babalibri
  • Michaël Escoffier Buongiorno Babbo Natale, Babalibri
  • Jessica Love, Juliàn è una Sirena, Panini edizioni
  • Lisen Adbåge, Qui comandiamo noi!, La Margherita
  • Emma Adbåge, La buca, Camalozampa
  • Katty Crowther, Poka & Mine, Topipittori

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