Forte solo del fatto di essere cittadino, marito, padre e nonno
OSO CHIEDERE
– al Garante regionale per l’infanzia Luigi Fadiga (lo chiederei anche al Garante comunale, se ci fosse come succede in altre città italiane),
– al Difensore Civico, se non fosse stato mandato via perché troppo lento nel rispondere ai cittadini che lamentano dei soprusi ricevuti,
– al Comitato regionale e provinciale dell’UNICEF. C’è stato un tempo in cui Modena era stata dichiarata “Città dei bambini e delle bambine”,
– alle confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL e, in modo un po’ corporativo, ai sindacati dei pensionati, perché la chiusura dei nidi è un danno per le lavoratrici ma anche per i nonni che devono sostituirsi ai servizi per l’infanzia,
– alle Associazioni dei genitori CGD, AGE, Coordinamento Provinciale Genitori,
– all’UDI, all’Associazione delle donne straniere, Casa delle donne migranti,
– alle diverse Comunità degli immigrati e alle associazioni che li rappresentano,
– alle personalità della nostra terra dei motori e delle specialità alimentari, (mi risulta ad esempio che il cuoco che tutti ci invidiano abbia giudicato molto positivamente i servizi per l’infanzia della nostra città),
– alle personalità della cultura, (abbiamo un’Università che laurea nelle Scienze dell’educazione), e dell’arte, (abbiamo una Galleria Estense che è un valore nazionale),
OSO CHIEDERE
– Nessuno ha niente da dire sul fatto che si stia andando verso la chiusura di alcuni importanti servizi per l’infanzia, come gli asili nidi, per i quali la nostra città è sempre stata considerata un’eccellenza?
– Nessuno ritiene che i servizi per l’infanzia siano il patrimonio storico della nostra città da proteggere e preservare?
– E’ pur vero che il Sindaco Triva cui è intitolato il nido da chiudere, l’Assessore Liliano Famigli e il pedagogista Sergio Neri, ci hanno lasciato da molto tempo, ma noi siamo disposti a cancellare il loro lavoro e il loro impegno per l’infanzia della nostra città?
In definitiva a Modena stanno ancora a cuore i suoi bambini?
Oppure, siccome i bambini non votano e non protestano, Modena non si preoccupa più di tanto della loro crescita e della loro educazione?
Se i genitori o i nonni che non possono portarli al nido decidessero di portare i bimbi da 3 mesi a 3 anni tutti in Municipio, forse non sarebbe grande richiamo turistico.
L’invasione del Municipio da parte dei bambini armati solo dei loro pannolini però renderebbe evidente a tutti che i bambini esistono e vanno rispettati.
Da La Gazzetta di Modena: “Salviamo il nido Rubes Triva”