La proposta di formazione si struttura su più incontri, da definire in base ai bisogni specifici, o su di una unica giornata intensiva e prevede un’articolazione flessibile e dinamica, orientata a promuovere una riflessione intorno ad alcuni concetti cardine che attraversano con forza il tema dell’educazione naturale e di quelli che possono essere i reali guadagni, in termini formativi ed educativi, nel proporre accanto ad un fare educativo quotidiano anche una relazione significativa e costante con l’ambiente esterno. Può prevedere, in relazione alla dimensione del gruppo in formazione e alle modalità individuate, l’alternarsi in modo equilibrato di situazioni di ascolto, occasioni di dialogo e confronto e di lavoro laboratoriale a piccolo gruppo, attraverso alcune consegne progettuali ed esperienziali da portare a termine; il percorso mira a focalizzare l’attenzione e l’intenzionalità progettuale su un contesto come lo spazio esterno, carico di elementi potenzialmente significativi sia per l’esperienza di crescita dei bambini, sia per allenare la competenza progettuale, osservativa e documentativa degli adulti operatori. In particolare, l’esperienza formativa tenterà di mettere in luce e di rendere maggiormente esplicite le capacità di porsi domande di senso sui contesti e sulle esperienze pensate per i bambini. Si vuole puntare a valorizzare ancora maggiormente l’aspetto progettuale e sostenere la capacità da parte degli adulti di effettuare delle scelte che conducono a determinati percorsi progettuali, ad acquisire sempre maggiore consapevolezza del proprio agire pedagogico e della possibilità di incidere fortemente sulle esperienze di vita e di apprendimento dei bambini stessi.
Verranno affrontate alcune questioni fondamentali quali:
Il bisogno di educazione naturale, cosa si intende per pedagogia della natura.
Progettare rischi in chiave formativa, rischiare in modo accettabile.
Crescere allontanandosi dalla natura, il peso di una non esperienza.
Diventare grandi e perdere il contatto con la natura.
Il valore della ricerca, giocare esplorando.
Fare i conti con sporco e disordine, utopia dell’ordine verità del disordine.
Cambiare prospettiva, guardare e toccare, nuovi punti di vista, lo sguardo a terra.
Correre e arrampicarsi, muovere il corpo e la testa.
Costruire un dialogo con la natura, parole, stili e atteggiamenti.
Riconquistare la dimensione naturale a partire da un buon equipaggiamento.
Rendere partecipi le famiglie, riconquistare da adulti familiarità con la natura.