Francesca Saltarelli
Obiettivi specifici: sviluppare l’immaginazione e l’attitudine ad intravvedere possibilità, scenari nuovi e imprevisti. Sviluppare la capacità di risolvere situazioni di conflitto e di ipotizzare soluzioni organizzative.
Metodologia: I bambini vengono messi nella condizione di dover scegliere tra i loro bisogni e desideri fondamentali. Immaginano di trovarsi in un isola sperduta. Si disegna il contorno di un’isola alla lavagna e ogni bambino fa altrettanto nel proprio foglio bianco.
Ogni bambino ha la possibilità di inserire una sola cosa indispensabile per sopravvivere e vivere bene. Le scelte più frequenti dei bambini sono: “le bottiglie d’acqua”, “un frigo”, “una barca”, “un albero da frutto”, “una torcia”, “dei cibi già preparati”, “un telefonino”, anche “gli attrezzi per costruire”, “le canne da pesca”, “i giochi”, “gli amici”.
Emerge spontaneamente e attraverso suggerimenti abbozzati, che lascino libertà di esprimersi ai bambini, un dialogo tra i di essi, lo scambio di idee inizia a seguire un filo logico: “… sì, ma poi le bottiglie d’acqua finiscono!”. “Allora meglio metterci un fiume, gli alberi da frutto al posto del supermercato, un orto, e il fuoco per cuocere i cibi”.
Si profila loro uno scenario temporale: sull’isola dovranno starci per molto tempo, non si sa quanto. Le persone aumentano. Ecco che avanzano nuovi orizzonti, possibilità e controfattuali: la vita sull’isola va organizzata, il tempo scandito dalle attività da organizzare per vivere bene. E’ necessario anche far fronte agli imprevisti: “se coloro che si occupano di tenere vivo il fuoco si stancano?”, “Chi decide chi fa, cosa e perché?”. Emerge tra le possibilità quella di organizzarsi con un capo, un leader, e la necessità di occuparsi di chi non assolve i propri compiti per il bene di tutti. Si scoprono così attraverso questa interazione le teorie politiche dei bambini; in modo inconsapevole per loro, ma rilevante per la ricerca e la sperimentazione filosofica ed educativa.