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Emozioni reali in una realtà fantastica
Due album imperdibili di Anthony Browne

Ursula Gruner

Formatrice


 

Oggi vi presento due albi dell’illustratore e scrittore inglese Anthony Browne di cui numerosi libri sono finalmente o di nuovo reperibili in Italia, grazie ad alcuni editori che puntano sulla qualità della loro produzione. I lavori di Anthony Browne hanno una forte identità simbolica, esplorano la psicologia infantile, combinata con una spiccata attenzione per la sensibilità dei bambini e delle bambine. Infatti, i suoi libri viaggiano sempre fra due mondi, quello reale e quello simbolico fiabesco. Si potrebbe chiamarli “fiabe reali” perché le situazioni descritte sono momenti quotidiani dei bambini, delle bambine e delle famiglie, come vedremo nei due albi che ho scelto, ma l’elaborazione è fortemente metaforica e simbolica e tocca l’anima e il sentire interiore delle lettrici e dei lettori. Browne esplora l’interiorità infantile con immagini intense e parole centellinate e precise: tensioni, paure, coraggio e la soddisfazione del superamento delle difficoltà, prendono vita nelle sue meravigliose rappresentazioni, a volte surreali a volte fiabesche, le tavole di boschi misteriosi e oggetti fatati sono ricche di dettagli e allusioni. Il suo è uno stile che evoca la forza delle fiabe tradizionali e la loro capacità curativa, come spiega Giovanna Zoboli nel suo articolo sull’importanza di attingere alle fiabe per letture ai bambini, prima ancora che ad adulti, senza timori e incertezze, poiché, come spiegano psicologi, antropologi, evoluzionisti, pediatri, educatori, la razza umana, adulti e bambini, da sempre hanno bisogno di sperimentare la paura, e la narrazione è uno dei sistemi più antichi ed efficaci perché questo avvenga, a livello simbolico, senza incorrere in pericoli reali.

Browne è uno dei più importanti autori a tradurre con la sua fantasia vigorosa questo bisogno in un contesto attuale. I suoi libri si alimentano di quella antica tradizione che presso di lui diventa una imperdibile narrazione attuale e coinvolgente.

 

Iniziamo con Tutto Cambia, edito da Orecchio Acerbo. Il titolo ha ricevuto il premio Andersen 2020 per il miglior albo illustrato. La storia si svolge nel breve tempo di una mattinata: “Giovedì mattina alle dieci e un quarto Joseph Kaye notò qualcosa di strano nel bollitore.” Questo è l’incipit del libro e si vedono orecchie e coda da gatto spuntare dal bollitore, nella pagina successiva crescono zampe e la pelliccia felina al semplice oggetto domestico.

Ma le stranezze non si fermano qui: alla pantofola crescono le ali, il lavandino acquista sembianze umane e il divano quelle di un coccodrillo mentre nella poltrona troneggia un gorilla. Joseph sembra più disorientato che spaventato Quella mattina suo padre era uscito per andare a prendere la madre di Joseph. Prima di andarsene, aveva detto che tutto stava per cambiare. Parole pronunciate senza una spiegazione riecheggiano nel cervello del bambino e lo confondono. Non è angoscia o paura ma piuttosto la solitudine, lo sconcerto del protagonista che si percepisce fra le pagine. Tutto si scioglie come un mistero che viene svelato alla fine dell’albo: “Ciao, amore” disse mamma… “questa è tua sorella”.

Lo stile iperrealistico delle illustrazioni conferisce al libro una particolare atmosfera misteriosa e inquietante con tanti dettagli e citazioni artistiche. Un libro che ha una forza particolare, che sa stupire e raccontare in un modo simbolico con un forte impatto emotivo il cambiamento che comporta l’arrivo di una sorellina. Un esempio magistrale di storie intense che sanno accompagnare i bambini nella loro crescita emotiva senza il postulato dell’insegnamento.

 

 

L’albo Il tunnel, prima uscita in Inghilterra nel 1989, finalmente pubblicato anche in Italia, grazie all’editrice Camelozampa. La storia esplora il conflitto fra due fratelli, una bimba e un bimbo, due caratteri opposti. La ragazza riflessiva sta volentieri a casa a leggere i suoi libri, il fratello esuberante gioca con gli amici a calcio e spaventa volentieri la sorella. Ogni volta che stavano assieme, erano discussioni e sonore litigate. Ogni volta. La madre perde le staffe: “Fuori di casa tutti e due” disse. Un guaio, i due non sanno cosa fare insieme. Un misterioso tunnel attira l’interesse del fratello che non aspetta un momento per infilarsi nel buco. La sorella aveva paura del tunnel e quindi aspettò che lui risbucasse fuori. Visto che il fratello non fa ritorno, la sorella prende coraggio e lo segue nel tunnel per cercarlo. Le immagini che seguono sono di grande intensità e molto simboliche. Il tunnel era buio, e umido, e viscido, e spaventoso. La traversata della galleria sembra un parto, una rinascita, un passare in un mondo nuovo.

E infatti la ragazza sbuca in un bosco fatato, pieno di alberi con sembianze di numerosi mostri e animali feroci. Il lettore e la lettrice italiana ricordano il bosco del libro dello stesso autore: Ti cerco, ti trovo. La paura della bimba è tangibile ma non la ferma finché non vede il fratello, trasformato in una figura immobile come una roccia. Lei supera ogni timore e Di slancio, strinse tra le braccia quella sagoma fredda e rigida, e pianse. Molto lentamente, la figura cominciò a cambiare colore, ad ammorbidirsi e riscaldarsi. Testo e immagini sono qui un intreccio narrativo emozionante una perfetta presentazione della metamorfosi del ragazzo e anche della relazione tra i due fratelli.

Tornarono indietro di corsa, attraverso la foresta, dentro al tunnel e nuovamente fuori. Insieme. Una storia che si può leggere con la chiave della rinascita dopo un tempo di aridità, privo di legami affettivi. Il coraggioso attraversamento del bosco popolato da mostri feroci e l’abbraccio liberatorio della sorella salva il fratello e fa fiorire un nuovo legame tra i due fratelli. Sappiamo anche dove la ragazza attinge la sua forza interiore, ci parla l’immagine che è sulla copertina, quella della bimba che imbocca il tunnel lasciandosi dietro il libro delle fiabe. Il legame fra il racconto di Anthony Browne e “L’importanza di perdersi nel bosco” (Zoboli) delle fiabe è evidente. Un capolavoro, che mancava da troppo tempo nel panorama della nostra editoria.

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