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Ecologia dei Media e Apprendimenti

Le ragioni del percorso formativo

La diffusione delle tecnologie digitali nelle scuole e nei servizi educativi rappresenta un fenomeno sempre più importante, correlato all’emergenza generale di un nuovo “ecosistema informazionale” (Postman, 1995) destinato a modificare profondamente i contesti e le modalità di apprendimento e socializzazione dei ragazzi. Da un lato la dimensione sociale e interattiva di tecnologie continuamente nuove è già fortemente presente nella vita quotidiana, dall’altro lato l’allargamento dello spazio esperienziale, comunicativo e relazionale che tali tecnologie consentono è oggi uno degli ambiti di studio e sperimentazione più vivaci della ricerca educativa e dei nuovi approcci che ne conseguono in psicologia dello sviluppo e dell’educazione. All’uso spontaneo di tali tecnologie che caratterizza il tempo extrascolastico, i servizi educativi possono affiancare un utilizzo ludico ma orientato, che moltiplichi le occasioni di conoscenza e relazione.

Una pluralità di device (computer, smartphone, tablet, LIM, ecc), applicazioni (per il networking, per la produzione di contenuti, per il gioco, ecc.) e siti (social network, wiki, comunità online, ecc.) può essere utilizzata come dispositivo di multimedialità in grado di intrecciare la proposta educativa e l’azione dell’insegnante con i contesti di apprendimento, non solo “scolastico” e didattico ma anche relazionale, emotivo e ludico, dei ragazzi. Tale passaggio permette di ricollocare l’oralità senza negarla in una dimensione condivisa, cooperativa, dinamica, vicina alle “nuove” caratteristiche percettive, cognitive e relazionali dei cosiddetti “nativi digitali” (Prensky, 2001).

Questo percorso formativo intende promuovere un utilizzo ‘aperto’ dei device e delle app, pensati come parte dei contesti di apprendimento e non come strumento individuale, integrandoli nell’ambiente – fisico e relazionale – della scuola al fine di moltiplicare le possibilità di scelta (Von Foerster, 1982).

Il percorso vuole anche presentare una diversa idea e dimensione della corrente idea “pedagogica” del ragazzo in apprendimento, ponendolo come attivo costruttore di coevoluzione senza cadere in una visione “romantica” e onnipotente: parafrasando S. Oyama tutti noi siamo “sistemi immersi in molteplici sviluppi e insieme di sviluppi molteplici”.

Finalità generali

Accompagnare i partecipanti in una riflessione su:

  • Le rappresentazioni che essi hanno dei ragazzi, delle loro modalità di sviluppo e d’apprendimento e dei contesti educativi attraverso la lente del rapporto giovani tecnologia.

  • L’utilizzo che viene fatto degli strumenti tecnologici nei contesti educativi formali, informali e occasionali.

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