Per una corretta operatività nell’osservazione
É molto importante saper distinguere tra i diversi metodi educativi, ma soprattutto importante è l’invito a considerare il metodo osservativo un metodo e non il metodo, e soprattutto a usarlo con una certa conoscenza e consapevolezza delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Carlina Rinaldi
Pensare la professione
Come definire l’agire di coordinamento, come connotare il profilo della mia professione nello scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni, cosa raccontare, cosa definire a traccia dell’agire e del pensare di ogni singolo attimo che costruisce il tempo di lavoro?
Ilaria Bosi
Il tempo nella quotidianità infantile
il tempo, inteso come modalità con cui la vita quotidiana a scuola viene ritmata e scandita nella successione degli eventi che la contraddistinguono, il tempo, come aspetto della complessa ecologia di tali istituzioni, non sembra essere oggetto di particolare attenzione né in ambito di ricerca né nelle riflessioni degli operatori sul campo
Anna Bondioli
Lo sviluppo delle competenze infantili
La socializzazione va intesa come un processo reciproco: i bambini imparano stando con gli altri bambini e con gli adulti. Esiste un’influenza reciproca nell`apprendimento che va inteso come “apprendistato”, processo di partecipazione ad un ambiente culturale.
Clotilde Pontecorvo
L’esperienza educativa e politica di Bruno Ciari
Franco Frabboni
Dalla culla alla scuola
Roberto Volpi
Che cosa abbiamo fatto all’infanzia?
Ho avuto centinaia di insegnanti bravissimi, nel corso della mia vita, ma se dovessi indicare il più bravo direi Ruby Lou. La conobbi nell’estate dei miei cinque anni, quando lei ne aveva sei.
Peter Gray
La fiaba e la situazione esistenziale del bambino
Bruno Bettelheim
Due etimologie del verbo “educere”
Massimo Recalcati
Come raccontare le fiabe
La fiaba tradizionale, in contrasto con le fiabe di più recente invenzione, è il risultato di una rielaborazione di una storia raccontata innumerevoli volte, da adulti diversi ad ogni tipo di adulti e bambini
Bruno Bettelheim
“Non dobbiamo tacere”
Andrea Canevaro
Portata educativa del concetto di sviluppo
John Dewey
Istruzioni per diventare madri
Luciana Littizzetto
Leggere e scrivere: fra passato e futuro
Voglio parlare del passato e del futuro del verbo leggere e anche, ovviamente, del passato e del futuro del verbo scrivere.
Emilia Ferreiro
Un binomio inseparabile
Sergio Neri
A tre anni si fa ricerca
Francesco Tonucci
Il calzino rovesciato
Franco Lorenzoni
Un anno a Pietralata. La scuola nemica
Gualtiero Bertelli
Teatro
Remo Rostagno
Il diritto del bambino al rispetto
I bambini: classe oppressa, soggetta alla servitù, nazione di schiavi. Il bambino: pulviscolo nello spazio, momento del tempo, pergamena fittamente ricoperta di minuti geroglifici. Egli ha il diritto di essere quello che è, ha diritto alla sua vita presente. Ha diritto al rispetto per i misteri e le esitazioni del duro lavoro della crescita. Rispetto per l’ora attuale, per l’oggi.
Janusz Korczak
Infanzia
I bambini, le bambine si fanno molte domande. È molto difficile ricostruire questo periodo della vita. Sono domande che riguardano l’ipotetico, le varie possibilità, le relazioni di causa e effetto.
Françoise Dolto
8 Marzo – Donna, madre, maestra
Mia madre si arrabbiava perché nessuno dei familiari, compreso mio padre operaio, capiva la fatica tremenda di insegnare a una classe di sessanta scolari, e le buttavano in faccia l’unica vera fatica secondo loro, il lavoro manuale. Che cosa faceva una maestra se non chiacchierare?
Elena Gianini Belotti
Contraddizioni e omogeneità dei luoghi educativi
Marisa Musu
Bastano un paio di firme
Zygmunt Bauman
Dossier 2/2015 - Le radici
