DESTINATARI: insegnanti delle Scuole dell’infanzia del comune di Genova.
Lo spazio nel progetto educativo e il bambino come agente attivo del suo sviluppo
AREA: formazione
AUTORI: Le insegnanti: M.Astore, C.Bombardi, C.Colombo, M.Loprevite, M.R.Pappalardo, L.Perasso. Il funzionario: I. Attolini
ORDINE DI SCUOLA: Scuola d’infanzia
TEMPI PER LA REALIZZAZIONE: un anno scolastico
Scuola Infanzia Montale – Pensiamoci
INTRODUZIONE Quale idea ha “attivato” il desiderio progettuale? | Abbiamo colto questa sfida progettuale perché incontra il nostro stile educativo e di organizzazione scolastica. Negli anni scolastici futuri intendiamo proseguire questa strategia perché riesce a valorizzare le proposte che vengono dai pensieri dei bambini. |
OBIETTIVI Quali traguardi delle Indicazioni Nazionali Sono stati scelti ed analizzati per rispondere al “desiderio-idea progettuale”? (riportare i traguardi individuati o modificati) | Il sé e l’altro: 1. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. 2. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. I discorsi e le parole: 1. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti,argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. 2. …chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. |
OBIETTIVI Descrizione dei traguardi | Esperienza da tutor: per i 5 anni : prendersi cura e responsabilità dei piccoli, ascoltando, accogliendo ed elaborando le idee degli altri. Per i 3 anni: saper ascoltare i più grandi e i loro suggerimenti Appartenenza al gruppo: per i 3 e per i 5 anni: Logica di reciproca promozione; condividere le attività per raggiungere la valorizzazione di ogni contributo messo in campo. |
Premessa progettuale | Organizzazione della scuola: dopo l’accoglienza e le attività di routine i bambini vengono suddivisi per fasce d’età che consentono di incentrare le attività progettate con obiettivi mirati e di confrontarsi con altre insegnanti (diverse da quelle di sezione). Il pranzo si svolge su due turni: il gruppo dei tre anni con metà del gruppo dei quattro nel primo turno; il gruppo dei cinque anni con l’altra metà dei quattro nel secondo turno. Nel pomeriggio le attività di gioco libero o organizzato, di lettura, grafiche sono svolte nelle classi; se i bambini lo desiderano possono spostarsi nelle altre sezioni. |
METODOLOGIA Metodologia educativa e didattica | Per allenare le competenze sociali, abbiamo pensato un lavoro propedeutico in cui i bambini di 5 anni si “allenano” a responsabilizzarsi nei confronti dei bambini di tre anni, attraverso: 1_ attività psicomotoria in cui, come dei veri tutors, i “grandi” hanno guidato i piccoli nello svolgimento di determinati giochi ed esercizi (muoversi nello spazio, con e senza ostacoli da superare, sperimentare andature diverse…). I piccoli, d’altro canto, hanno imparato ad avere fiducia nella guida di un “grande” che non fosse l’insegnante. 2_ attività di narrazione, ricco di stimoli ed espedienti che diano importanza a a chi è più fragile è stato il libro In Una notte nera, ed. Babalibri. Il protagonista, Pietro, per affrontare e sconfiggere la paura delle creature mostruose della notte nel bosco, si avvale dell’aiuto di un coniglio… e di un travestimento. Dallo scorso anno proviamo a progettare per competenze ed essendo la nostra una scuola tematica per la philosophy for children, dove il pensiero del bambino è al centro del percorso di ricerca e di crescita, abbiamo cercato di coniugare questa metodologia con il nuovo tipo di progettazione per competenze, e quindi abbiamo pensato… |
DESCRIZIONE DEL PROGETTO | Abbiamo pensato di far progettare ai bambini di cinque anni le attività che vengono proposte e decise nei gruppi dai bambini stessi. Nel caso in cui ci fossero troppe proposte, dovendo scegliere, si procederà a votazione . |
Tempi, spazi e risorse del progetto | Un gruppo “pilota” partirà nel mese di aprile per due mesi utilizzando le risorse dei bambini e delle insegnanti. Gli spazi sono quelli delle aule e del salone. L’anno prossimo riproporremo questo lavoro ai bambini di tutte le fasce, provando ad usarlo per costruire la progettazione di scuola che poi partirà dal mese di gennaio. Vorremmo coinvolgere anche le famiglie . |
VALUTAZIONE E SVILUPPI
Quali ricadute ha il progetto sull’organizzazione (e sul valore pedagogico attribuito) della giornata educativa | Pensiamo che le ricadute riguardino il potenziamento delle capacità di relazioni tra adulti e tra adulti e bambini, il controllo delle emozioni, le capacità riflessive sui propri vissuti e l’accettazione di opinioni diverse dalle proprie |
Monitoraggio, Valutazione | Osservazioni dei comportamenti di bambini e famiglie successivi all’esperienza |
Documentazione:
Dalla progettazione alla giornata Educativa – Scuola dell’Infanzia Guido Rossa
Lo spazio nel progetto educativo: il ruolo dell’educatore