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Una nuova legge varata in Finlandia prevede che i bambini fino a 7 anni d’età debbano giocare indisturbati e divertirsi senza dover imparare a leggere e scrivere, almeno fino a quella età. La nuova legge si incentra completamente sul gioco e su un apprendimento prettamente ludico.
Nelle scuole finlandesi ai piccoli non viene insegnato a leggere e a scrivere almeno sino ai 7 anni; poco tempo passato sui banchi, quindi, e tante ore all’aria aperta e a contatto con la natura. E così, mentre in Italia i bambini a sei anni cominciano la loro avventura nell’apprendimento di lettura e scrittura, in Finlandia i piccoli rimangono illetterati fino al settimo anno d’età.
Il primo step della scuola dell’obbligo in Finlandia è solo pubblico e i piccoli iniziano ad andare a scuola a 5/6 anni. Il metodo di studio è molto semplice: i bimbi devono giocare e, attraverso le attività di gioco, imparano ogni giorno cose nuove.
Secondo gli insegnanti finlandesi questo aiuta il bambino a sviluppare le relazioni interpersonali e le capacità di linguaggio. Sui banchi i bambini passano solo un giorno a settimana, senza che si sentano obbligati a stare fermi e seduti e a ripetere esercizi meccanici e ripetitivi.
Il concetto che è alla base di questo metodo di apprendimento è che le cose imparate con passione, mentre ci si diverte e si è felici, sono quelle che si ricorderanno per il resto della vita, mentre quelle imparate sotto pressione e obbligo saranno quelle che si tenderanno a dimenticare con più facilità perché apprese in modo meccanico.
La giornata tipo in una scuola finlandese non segue programmi precisi; ci sono i giochi all’aria aperta, l’attività fisica e il tempo dedicato alla musica. E non si impara a leggere o a scrivere fino ai 7 anni: questo è il vero unico imperativo.
Le prime nozioni di alfabeto vengono però trasmesse ai bambini attraverso il gioco delle sillabe e il canto e anche i libri non si leggono, ma si sfogliano, concentrandosi sulle figure e i disegni. Chi si mostra interessato all’apprendimento non viene ostacolato, anzi, è incoraggiato dalla maestra a imparare.
Insomma, per imparare a leggere e a scrivere c’è sempre tempo e in Finlandia il gioco, che è alla base dell’apprendimento, viene prima di tutto!
La redazione di Mammapretaporter.it
Documentazione:
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Educazione e cura dell’infanzia in Finlandia
Helsinki, 23-27 ottobre 2018
Anche il gioco deve essere programmato, perché anche in Finlandia l’educazione nasce da un’intenzionalità dell’adulto, capace di leggere bisogni e desideri, e organizzare di conseguenza tempi, spazi, materiali, ecc… Spesso leggere e scrivere è una richiesta del bambino, oltretutto, magari mentre sfoglia un bel libro. In Italia nelle scuole si programma troppo poco, semmai.
Mentre in Italia, la parola d’ordine e’ ancora PROGRAMMAZIONE, persino per il Nido familiare!