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Collegno: i primi 50 anni

Clara Bertolo

Assessora alle politiche educative del Comune di Collegno


 

6 dicembre 1971: viene emanata la legge 1044, legge da cui nasce la storia degli asili nido nel nostro Paese.

Quattro mesi dopo a Collegno, comune dell’interland torinese, si inaugura l’asilo nido “Arcobaleno”, una struttura interamente dedicata alla prima infanzia.

Il breve tempo intercorso tra l’emanazione della legge e l’apertura effettiva dell’asilo nido collegnese dimostra che l’intuizione in questa città ce l’avevano già avuta prima, una visione pionieristica quella del Sindaco Ruggero Bertotti, di un servizio che avrebbe cambiato la qualità della vita delle giovani famiglie e anche il percorso di crescita dei piccoli.

Avvalendosi di modelli pedagogici di altissimo livello, come le proposte di Loris Malaguzzi, cui abbiamo dedicato una sala, la nostra città offre da allora un servizio non soltanto di cura, ma di crescita educativa, con progetti che in questi ultimi anni hanno varcato i confini italiani, confluendo in una bellissima esperienza Erasmus Plus.

L’esperienza Erasmus “Caring well togheteher”, svolta nel triennio 2019 – 2021 ha coinvolto gli asili nido Comunali di Collegno in un progetto di scambio e confronto di buone prassi pedagogiche con alcuni servizi educativi di Preilu (Lettonia), Gradiniota (Romania) e Djeci (Croazia).

Questo scambio di saperi e tradizioni educative, iniziato prima della pandemia, si è concentrato sul tema della partecipazione delle famiglie alla vita de servizi educativi. Intense attività di confronto, meeting, trasferte e workshop a distanza, hanno portato alla realizzazione da parte dei quattro partner di un handbook, un documento che raccoglie e sintetizza le buone prassi condivise sul coinvolgimento delle famiglie, con uno sguardo particolare dettato dal contesto della pandemia.

Esperienze come questa ci permettono di dire che Collegno non resta indietro ed esce dal periodo pandemico, che ha messo in crisi molti servizi educativi, con un bagaglio ancora più ricco.

Di questo si può trovare traccia tuttora in quello che abbiamo chiamato “Un nido STRAordinario”, una pagina del sito nata con lo scopo di mettere in relazione i membri della Comunità Educante, che raccoglie quindi sia proposte di gioco per le famiglie, realizzate dalle educatrici degli asili nido, che i materiali su cui le stesse educatrici hanno svolto approfondimenti e formazione nel contesto dell’aula virtuale, che durante la chiusura dei servizi ha permesso all’intero gruppo di lavoro di proseguire le riflessioni, gli aggiornamenti e le progettualità sull’infanzia.

Collegno festeggia oggi 50 anni dei suoi asili nido, che nel frattempo sono cresciuti di numero, e oggi la città può vantare una copertura di servizi per la prima infanzia che supera i parametri previsti dagli standard di Lisbona: stiamo parlando di una copertura di posti per l’infanzia pari al 45%, in un sistema che prevede gestione diretta, appalto, concessioni e servizi privati, in cui il 54% è coperto dai servizi comunali.

Un buon traguardo che va comunque migliorato, garantendo non soltanto posti, ma anche accessibilità. Questa è una delle sfide che compete alle istituzioni e che la nostra Città intende vincere: lavorare in modo concreto sulla realizzazione fattiva del percorso educativo 0/6, oggi presente nel nostro territorio con esperienze già attive, e rendere ancora più sostenibile l’accesso ai servizi, con abbattimento sensibile delle tariffe, il prolungamento orario e servizi che creino relazioni e scambio tra servizi e famiglie. Il tutto è possibile se si crea una rete di scambio e di formazione tra tutte le agenzie educative che costituiscono il tessuto cittadino: in questi anni abbiamo strutturato tavoli di lavoro, percorsi formativi per educatori,  avvalendoci anche della collaborazione dell’Università di Torino, scienze della formazione, che ha sede nella nostra Città.

La scommessa è importante e implica interventi significativi da parte dell’amministrazione che però vede in questi progetti il cuore pulsante della città, una città che pensa ai suoi cittadini più piccoli come risorsa e occasione di crescita e sviluppo per tutti.

La nostra storia si fa progetto e il nostro lavoro è concentrato sulla realizzazione dei percorsi 0/6 insieme con le scuole d ‘infanzia statali, provando a pensare a strutture dedicate, a progetti condivisi e a strumenti flessibili perché questo possa avvenire. Non da ultimo il rapporto progettuale con le famiglie, coinvolte in esperienze di condivisione di progetti, la realizzazione di patti di collaborazione per far sì che i genitori possano sentirsi co protagonisti dell’esperienza educativa dei loro piccoli.

Tra passato e presente festeggiamo questo importante compleanno, e intanto progettiamo il futuro: è il compleanno forse più importante per la nostra Città, perché investe sulla cosa più preziosa che abbiamo, i nostri bambini.

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