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Tempi solidali per relazioni profonde

Gina Iacomucci

Nel riprendere la propria storia ognuna di noi ha sentito la separazione e la distanza dalla storia dell’altra, questa distanza e questa separazione, ci ha distinto e separato, ma è stata necessaria perché ognuna potesse avere la propria identità, la sua storia unica e singolare; nello stesso tempo è proprio grazie questo elemento della separazione che abbiamo potuto sentire la parte che abbiamo in comune.


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Domani, bambini, qualcosa accadrà

Di Andrea Köhler, scrittrice e giornalista tedesca “A mio parere i bambini sono i più bravi ad aspettare, perché ancora non diffidano (dell’attesa), perché non sono ancora costretti a condannarla come priva di valore culturale”, scrive Wilhelm Genazino nel suo saggio Der gedehnte Blick (Lo sguardo allargato). Ma anche se

L’amore non si conta in ore

Umberto Galimberti

I bambini non hanno bisogno di tempo “di qualità”. Ma di tanto tempo trascorso con loro. Perché è così che imparano a distinguere il bene dal male.

Ogni tanto mi chiedo se nella nostra civiltà, tutt’altro che liquida, perché cementata dalle regole ferree dell’economia, sia ancora possibile mettere al mondo bambini e prestar loro quell’attenzione di cui necessitano per costruire un’identità positiva che garantisce una sicurezza di base per tutta la vita.

Entrare in anticipo per uscire in ritardo

Arturo Ghinelli

Come vecchio maestro non posso che confermare queste affermazioni e augurarmi che ogni disposizione di legge che attualmente prevede l’iscrizione anticipata alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria venga cancellata per salvaguardare i diritti dei bambini, naturalmente abbassando di pari passo notevolmente le rette degli asili nido e delle scuole dell’infanzia.

A colloquio con Penny Ritscher

A colloquio con Penny Ritscher

“Il tempo vuoto dei bambini è stato riempito, ma un tempo riempito non è sinonimo di un tempo vissuto pienamente, anzi. Più il tempo viene imbottito di appuntamenti e più si rischia di viverlo in modo superficiale, di corsa, senza godere le cose in profondità. […] Un tempo riempito rischia di lasciarci a mani vuote”.