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Lavoro aperto – Solved in practice

Il “Lavoro aperto”, un metodo nato in Germania, ha una sempre più grande diffusione. Cosa significa “Lavoro Aperto”? Da dove viene? In che cosa consiste il vantaggio per i bambini e quali guadagni per gli adulti? Quali sono i primi passi? Cosa è importante avere presente per non arrendersi?

Lavoro Aperto come opportunità di Cambiamento

Enea Nottoli

Riflettere sul Lavoro Aperto ci aiuta a capire e a comprendere quali siano i passi da compiere verso una pedagogia capace di accompagnare bambini, famiglie, educatori e istituzioni nel loro lungo percorso educativo.

Ripensare il tempo per Ridefinire un percorso educativo

Valeria Bonetti

Mettendosi nella prospettiva del bambino, ci accorgiamo rapidamente come l’attività del gioco “indisturbata” sia quella che, in assoluto, preferisce e nella quale si vuole più a lungo cimentare; dare rispetto al bambino significa dare uno spazio tempo che sia inclusivo, poiché il tempo è vissuto soggettivamente. Il flusso di gioco è per ogni bambino differente e individuale dunque assume il carattere di paradosso l’assoluto bisogno dell’adulto, portato dal proprio percorso educativo a volere mantenere la “dirigenza educativa”, di dettare tempi comuni a tutti andando ad interrompere un ritualità che non ha tempi.

In viaggio verso il LAVORO APERTO

Monica Saja

Quando nel giugno del 2015 il nostro gruppo educativo si è recato a Bologna per partecipare ad un seminario dal titolo “Open Group”, in cui si affrontava la tematica di un lavoro educativo rivolto a gruppi misti di bambini di età compresa tra 1 e 6 anni, abbiamo capito che qualcosa si stava muovendo.

Un’occasione unica e rara all’interno di un contesto che sembrava immobile: incontrare persone, servizi e formatori che potessero capirci ed offrirci un altro sguardo su ciò che facevamo già da alcuni anni, ovvero progettare e lavorare per/in un servizio educativo che accoglieva bambini da 0 a 6 anni. È in quell’occasione che abbiamo sentito parlare per la prima volta di Lavoro Aperto.

Da Berlino a Berlino alla scoperta del Lavoro Aperto

Il diario di viaggio è un qualcosa, che sin dai tempi antichi, l’uomo ha utilizzato per fermare sulla carta pensieri, sensazioni, emozioni e immagini che altrimenti sarebbero svaniti e, avrebbero colpevolmente privato l’umanità futura di grandi esperienze. Entrare in contatto con una “realtà nuova” non è solo un’occasione per sperimentare

Borgo Valsugana, 26/29 agosto 2015 – I materiali

I materiali messi a disposizione sono molto differenti tra di loro. Questo è un fatto voluto, infatti, come già detto, la questione dei riferimenti culturali rappresenta uno dei nodi più interessanti e pensiamo necessari.

L’unica costante della mia vita è il cambiamento – Intervista a Christine Berg

Intervista a Christine Berg, educatrice della Kita (servizio zerosei) “Eene meene Mopel“ di Berlino
 
Abbiamo chiesto a Christine un motto che le si addice: “ l’unica costante nella mia vita è il cambiamento“. Questa frase corrisponde anche alla Kita in cui Christine lavora, la Mopelhaus (Casa Mopel), fondata nel 2004 da un gruppo di genitori che assunsero anche la gestione. L’associazione si presenta con lo slogan: Realizzare le migliori condizioni di sviluppo possibili per i bambini.

Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul lavoro aperto

Premessa dal libro: Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul lavoro aperto

di Gerlinde Lill

E’ da quando nel 2006 abbiamo pubblicato ´Einblicke in Offene Arbeit” che noi del Netzwerk Offene Arbeit Berlin (NOA) vorremmo proseguirlo e addirittura presentare un dizionario tematico sul Lavoro Aperto – simile al ´Krippenlexikon”, il dizionario che racconta i nidi d’infanzia –, oppure una sorta di libro di ricette che parta liberamente dalla frase ”si prenda…”.