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Pensieri intorno e dentro l’affettività

Daniela Viroglio sottolinea la rilevanza di considerare l’affettività come un aspetto fondamentale nella vita di ciascuno e, di conseguenza, nell’agire educativo.
“Esercitare la propria affettività è provare ad imparare ad accogliere il nostro mondo interno” pertanto è importante accompagnare il bambino a riconoscere, nominare, accettare ed esprimere le proprie emozioni, anche quelle negative.


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Priorità e prospettiva

Stiamo vivendo un momento strano nel campo dei servizi educativi.
Come non mai avvenuto in passato, si è creata una disponibilità di risorse economiche mai vista. Ma quali risultati effettivi potremo raggiungere?

Progettare osservando ed emozionando…

La progettazione richiede da parte dell’educatore e del docente una grande capacità sia di apprestare un ambiente d’apprendimento ricco di opportunità, sia di saper accogliere l’imprevisto come un’occasione. Rita Manzara definisce modelli e metodologie dei quali il docente e l’educatore possono servirsi per elaborare Unità di apprendimento nelle quali il bambino sia attivo e partecipe.


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Scienzazioni: funzionalità e ambiente  

L’Agentività motore dei processi di sviluppo

Lina Stefaninni e Mauro Bonali

“L’ambiente rappresenta per ciascuno un contenitore inesauribile che aiuta a capire e a dare senso alle esperienze, accompagnando i percorsi di crescita dei bambini e delle bambine”; per questo l’utilizzo del “con-testo ambiente” fornisce a ciascun bambino i contenuti per interrogarsi, sviluppare esperienze e crescere in modo autonomo. Diventa fondamentale allora che l’educatore sia consapevole di “che cosa educa all’ambiente e di come gestirne la componente formativa”.

Ri-abitare i sentieri dell’educazione

L’invito di Ilaria Mussini è a cambiare la “postura” dalla quale osserviamo e cerchiamo di comprendere il mondo. Una prima suggestione è relativa all’ascolto delle storie, che nascono all’interno dei contesti educativi, storie reticolari, imperfette, composite e vitali che riportano un’intera realtà. “Una seconda suggestione ci sprona ad andare dentro, a mirare l’osservazione, ad allenare lo sguardo nel cogliere, in uno spaccato del percorso educativo, il cuore dell’esperienza stessa”.


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Le relazioni educative

tra necessarie imperfezioni e trasformazioni possibili

Anche la scuola sta vivendo l’attuale difficoltà nel ricercare l’equilibrio - nello specifico nell’insegnamento- apprendimento - dopo la pandemia, con questa finalità Diana Penso
suggerisce di “esplorare, accettare i limiti e le imperfezioni di bambini, maestri, genitori, accogliere le incertezze delle nostre vite, potrà aiutarci ad aprire nuove strade di ricerca, a riconoscere nuove strategie educative e didattiche, a migliorare nostra capacità di osservare e di accorgerci, di stare nelle situazioni e nelle relazioni, senza giudicare e senza aspettative”.


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Il difficile equilibrio

tra accudimento dei figli e professioni di cura in tempo di pandemia
Barbara Ongari, Patrizia Orler

La pandemia ha esasperato e quindi messo in evidenza particolare anche alcuni problemi legati al doppio ruolo delle donne da una parte mamme e dall’altra professioniste impegnate nell’ambito della salute, dell’assistenza, dell’istruzione e dell’educazione. Come hanno vissuto questo tempo le madri che svolgono lavoro di cura, in ambito sanitario e educativo?
Quali strategie hanno utilizzato per proteggere se stesse e i loro bambini dall’invasività delle preoccupazioni derivanti dalla pandemia, nell’eco rimbombante dell’informazione mediatica?


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Collegno: i primi 50 anni

Clara Bertolo

Il Nido di Collegno compie 50 anni: un’occasione per una riflessione sul lavoro fatto e sulle condizioni per un futuro sviluppo nell’ottica dello zerosei e dell’estensione del servizio a favore di tutti i bambini e le bambine della comunità locale.

L’educazione emotiva al tempo del COVID 19

Diana Penso

Dal vissuto degli ultimi due anni dei bambini, degli insegnanti e delle famiglie si legge l’esigenza di recuperare il benessere emotivo, nella vita scolastica e non. L’educazione affettiva e lo sviluppo dell’intelligenza emotiva possono essere la via per una “sintonizzazione emotiva” che consente di costruire una scuola lenta, gentile, che accoglie e comprende (…) attenta più al come stiamo e a come ci sentiamo e a come abitiamo le nostre emozioni.


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Gli animali e l’ambiente

Isabella D’Isola invita, attraverso la riflessione sugli animali e l’ambiente, a prendere consapevolezza delle categorie che orientano il nostro modo di leggere e interpretare, abitare e, purtroppo, sfruttare la natura.


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