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Come reagire alla resistenza dei bambini

L’articolo “Come reagire alla resistenza dei bambini?” è stato scritto nell’ambito del progetto EDIT.

https://www.fh-potsdam.de/studium-weiterbildung/projekte/edit (progetto: studi e formazione continua)

Questo contributo, pubblicato sulla rivista tedesca Waimiki, spiega come gestire i conflitti tra adulti e bambini piccoli. Nell’ambito del progetto EDIT, sono stati affrontati vari aspetti del tema: ad esempio sulla gestione dei conflitti tra bambini. Inoltre, sono stati pubblicati materiali online, consultabili in lingua tedesca sula sito citato sopra, sul cambiamento delle situazioni quotidiane (mangiare, dormire, gestire conflitti, lamentele ...).


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Padri genitori secondari dei vostri figli

Jan Peeters rileva l’urgente necessità di modificare il concetto deficitario di paternità rafforzato, purtroppo, da studi del passato anche recente. Sostiene, in seguito alle sue ricerche ed esperienze personali, che “per sostituire questo pensiero deficitario sulla figura paterna, la ricerca e i progetti innovativi dovrebbero focalizzarsi su ciò che promuove il cambiamento nel lavoro con i padri, e ciò che facilita il coinvolgimento del padre. I progetti innovativi devono sostenere gli educatori in modo che possano generare maggiori immagini positive su come ‘essere padri.’”


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Infanzia in Lituania

Emilia Restiglian

Nell’ambito del progetto Arqus European University Alliance alcune studentesse universitarie italiane e lituane, insieme a docenti, dottorande di ricerca e una tutor organizzatrice di tirocinio, hanno comparato le strutture educative lituane e italiane, per quanto attiene la metodologia e documentazione, gli spazi interni ed esterni e l’inclusione di bambini e famiglie. Ne risulta il profilo di 5 scuole d’infanzia differenti per spazi e proposte ma che negli “spazi, tempi, materiali, scelte pedagogiche e nella predisposizione del setting educativo/didattico derivano da un’idea di infanzia intesa come “arco di tempo unitario” contrassegnato da una visione olistica del bambino che in modo continuativo, fin dalla nascita, sviluppa le sue potenzialità e conoscenze”.


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Educare. Superare la distinzione tra apprendimenti e cura
Esperienze di bambini, genitori e educatori

Katrien Van Laere, Brecht Peleman

Il contributo è frutto di due ricerche volte ad approfondire il significato attribuito dai genitori e agli operatori dell’educazione alla cura e all’apprendimento dei bambini tra i 2 anni e mezzo e i 4 anni e il vissuto dei bambini nel passaggio dal Nido d’Infanzia alla Scuola dell’Infanzia. Emerge come “la distinzione tra apprendimenti e cura va contro il sentire di molti genitori e operatori” e l’imparare a vivere e educare dei bambini siano, per alcuni, questioni prioritarie. La conferma giugne dalla letteratura internazionale nella quale “questo approccio pedagogico è noto col nome di “educare”: la cura è apprendimento e l’apprendimento è cura”.


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Il giardino di Dona Tylla

Paula Baggio con la collaborazione di Luanna Taborda

L’esperienza del giardino di Porto Alegre racchiude, nella sua apparente semplicità, una ricchezza di opportunità, definirli obiettivi sarebbe riduttivo, dal recuperare la possibilità di vivere in un ambiente esterno, al contatto e allo scambio tra due generazioni apparentemente lontane.


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La democrazia dei bambini

Herdis Toft

Nel gioco bambine e bambini applicano in maniera diretta e pratica i principi della democrazia. In Danimarca si sviluppa un ricco spazio di discussione su «come» bambine e bambini possono diventare protagonisti attivi della propria infanzia.


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Che ci fanno i bambini di 2 anni con quelli di 12?

Terza pillola   Sono scuole rurali, quelle di Zizurkil e di Abaltzisketa, paesi piccoli, case e aziende sparse tra le colline. Ben tenute e coltivate. Animali, non molti: pecore, capre, qualche bovino e qualche cavallo al pascolo. La maggior parte dei bambini torna a casa a pranzare, poi rientra a

I bambini nella società svedese

Tratto da: In Svezia com   La Svezia ha una popolazione che si aggira attorno ai nove milioni di individui, di cui quasi due milioni hanno meno di 18 anni. La maggior parte di questi dà per scontato alcuni privilegi come l’istruzione gratuita, una vita sociale piena, l’accesso facile ad