
Laura Malavasi
I materiali messi a disposizione sono molto differenti tra di loro. Questo è un fatto voluto, infatti, come già detto, la questione dei riferimenti culturali rappresenta uno dei nodi più interessanti e pensiamo necessari.
Definire, secondo l’esperienza di Gerlinde Lill e Roger Prott, l’open group non tanto un approccio pedagogico quanto un concetto, in cui il cambiamento rimane la chiave d’accesso a possibili altre pratiche, che il fine, significano dunque non ingabbiarsi in uno o più quadri teorici di riferimento. Significa sfuggire alla logica delle etichette che tanto desidera, perché rassicurante, definire e identificare un pensare e un fare educativo con un nome, un pensatore, una scuola.
I materiali dunque faranno riferimento a scuole diverse: ciascuno di noi è invitato a muoversi e a costruirsi una propria trama di pensiero cui fare riferimento. Una cornice concettuale in continua progressione che viene alimentata dai contributi presenti in questa sezione e da quelli che ciascuno vorrà trovare e magari condividere con RILA.
Gli articoli di Gerlinde Lill presentano i vari motivi per cui conviene approfondire il Lavoro Aperto. Tra questi materiali l’articolo Nulla e di nuovo nulla, offerte di altro tipo, è senz’altro quello più provocatorio ma credo anche quello più intrigante. Progettare il nulla cosa significa? Il testo, che io ritengo molto serio, va letto in chiave anche ironica. Non prendersi troppo sul serio può aiutare a promuovere il cambiamento necessario affinché anche il nulla e l’ozio possano divenire due categorie oggetto di lavoro e di proposta con i bambini.
Fare spazio all’imprevisto, al non progettato dagli adulti in modo rigido richiede come unica condizione utile e necessaria per poter vivere in una dimensione non programmata, un atteggiamento di osservare e interrogarsi.
Cercare di capire in gruppo, provando a trovare possibilità il più possibili vicine alle richieste e alla volontà dei bambini.
Buona lettura.
L.M.
Eventi:
Verona – RILA Progettare il cambiamento tra teorie e pratiche
Documentazione:
Nulla e di nuovo nulla
Il nido si racconta
Quando l’ascolto diventa progetto