
Amilcare Acerbi
Le ragioni e gli obiettivi di Agire il verde
La città estrania dalla natura; spesso natura è solo colore e pubblicità.I bambini assorbono e imparano quanto gli si propone.
Il mondo sostenibile, la natura incontaminata, il cibo bio sono slogan per gli adulti in genere e per una minoranza di loro un obiettivo da perseguire, ma sfumato nel futuro.
I bambini invece potrebbero anche viverli preparandosi a distinguerli e acquisendo comportamenti e conoscenze adeguate per realizzarli.
Dei processi di nascita, sviluppo e raccolta delle piante e delle erbe e dei loro frutti i bambini sanno ben poco; sono anche all’oscuro di sapori e profumi originari, nonché delle difficoltà di fare l’agricoltore, l’allevatore o il forestale. La stagionalità non esiste. Tutto si trova facilmente sugli scaffali dei supermercati, sempre.
Ma per i bambini scoprire, e imparare scoprendo e facendo, è un gran gioco: dipende dal contesto che gli si mette a disposizione…. I loro spazi odierni sono popolati da cubotti e omuncoli di plastica, adesivi, filmati e giochi in digitale!
Nel nostro caso il problema tecnico è di come offrire loro un contesto dove la scoperta della vita vegetale sia possibile e quotidiana e la vicinanza con coltivazione, allevamento e boschi selvatici non sia da rimandare all’uscita annuale, pur stimolante e utile in una fattoria didattica o in un’oasi naturalistica. Anzi, la scommessa culturale e pedagogica nostra è come una fattoria didattica o un’oasi possano diventare motore di questa operazione di sensibilizzazione e acculturazione.
Perseguiamo l’obiettivo di far acquisire consapevolezze sull’approccio con la vegetazione per avviare nei propri contesti qualche esperienza più ricca.
Vorremmo andare oltre l’episodicità della scoperta dello sviluppo del seme o dell’innaffio di una piantina.
Vorremmo creare premesse perché la scuola modifichi aspettative e comportamenti dei bambini e dei genitori verso la natura, l’agricoltura, l’alimentazione.
Convincere che la natura è viva; quindi che si può anche ammalare.
Se è sana e se è gestita bene ci protegge e ci nutre bene.
Come adulti non sappiamo quasi più nulla di come funzionano le coltivazioni e gli allevamenti. Ne andrebbero scoperti i meccanismi di base per acquisire consapevolezza sulla qualità dei loro prodotti ed essere competenti nello sviluppare approcci non episodici.
Per questo proponiamo un primo Progetto di formazione denominato Verde vivo.
Appuntamenti residenziali per un esercizio di coprogettazione e formazione, dove si proporranno questioni pedagogiche, culturali e sociali. I partecipanti descriveranno le loro esperienze più estreme ( soprattutto presentando problemi da risolvere nelle loro sedi). Si cercheranno assieme le soluzioni.
Verranno illustrate soluzioni, anche tecniche, sobrie sul piano economico (ma ogni soluzione se ben concepita può diventare anche lussuosa), significative per il gruppo di bambini di riferimento, meglio ancora per tutti i bambi ni dell’intera scuola ( anche questo può rappresentare un lusso perseguibile).
Si lavorerà con mani, braccia, corpo. Alla fine il tempo sembrerà poco. Pronti probabilmente per un secondo livello ….
Verde vivo è il progetto che aiuterà i bambini di nidi e scuole dell’infanzia e primarie (classi prime) a superare questo distacco. Scoprire e praticare natura e agricoltura fin da piccoli.
Programma del Corso residenziale n. 1
A cura di Silvana Audano e Amilcare Acerbi
Verde vivo nell’edificio scolastico
E se l’aula diventasse una serra e la scuola un orto-giardino?
Si studieranno le scelte delle varietà vegetali da introdurre, la riorganizzazione degli ambienti e la loro trasformazione estetica. Si illustrerà e sperimenterà lo strumento “La capanna dei fiori e delle verdure” . Si programmerà come conoscere e manipolare alimenti. Come attivare un laboratorio natura.
Venerdì pomeriggio – ore 15.00 / 19.00
Sabato mattina – ore 9.00 / 13.00
Verde vivo nel cortile di scuola
E se grazie alla vegetazione ne facessimo un campionario di esperienze per un anno intero?
Si immaginerà una riorganizzazione del proprio cortile e come realizzare “Il giardino creativo dei piccoli”. Si illustrerà e sperimenterà lo strumento “Il labirinto dei sette sensi”. Si programmerà come raccogliere, conservare, lavorare i prodotti ottenuti o ottenibili nelle coltivazioni. Ci si preparerà a monitorare il rapporto con la fauna locale.
Sabato pomeriggio – ore 15.00 / 19.00
Domenica mattina – ore 9.00/ 13.00
Si progetterà come una fattoria didattica o agriturismo possano entrare in una programmazione articolata con la scuola e fungere da supporto.
Programma -del Corso residenziale n. 2
A cura di Daniela Viroglio e Amilcare Acerbi
Verde vivo nell’azienda agricola
Essere curiosi della dimensione “lavoro”
Come si esplora un’azienda agricola/agriturismo: lavorazioni, allevamenti, attrezzature, mansioni degli addetti, evoluzioni nel tempo di organizzazione e attrezzature. Come si conoscono ed esaminano i prodotti. Produzioni agricole e programmi di educazione alimentare correlati.
Venerdì pomeriggio – ore 15.00 / 19.00
Sabato mattina – ore 9.00 / 13.00
Verde vivo nei prati e nei boschi
Esplorare, vivere, giocare
Il modello “Laboratorio Natura”per età differenti: come impostare accoglienza e attività per visite di un solo giorno.
Modelli “A scuola di bosco” per età 2/6 anni: come impostare un soggiorno o una visita per più giorni; i principi del progetto Scopri ad ogni passo l’avventura.
Il modello “Asilo nel bosco” e il modello “Agrinido”per età 1/6 anni: come impostare la frequenza settimanale prolungata e per l’intero anno scolastico.
Colazioni, merende, pranzi. Impostazioni e ruoli di bambini e adulti.
Sabato pomeriggio – ore 15.00 / 19.00
Domenica mattina – ore 9.00/ 13.00
Si progetterà come una fattoria didattica, un agriturismo, un’oasi naturalistica possano entrare in una programmazione articolata con la scuola e fungere da supporto.
Conduttori e formatori
Silvana Audano, pedagogista, direttrice di nidi e scuole dell’infanzia per il Comune di Torino, sperimentatrice di programmi di avvicinamento all’ambiente naturale in città, coltivatrice in proprio, istruttore di nuoto e di immersioni, amazzone.
Daniela Viroglio, pedagogista, direttrice della city Farm Cascina Falchera di Torino, responsabile di programmi di educazione all’ambiente, all’agricoltura, all’alimentazione, direttrice della casa di soggiorno di Noli – Centro di educazione all’ambiente marino per bambini in età 2/3 anni, per il Comune di Torino. Artista-artigiana, creatrice di personaggi e costumi raffinatissimi in stoffa ,da e di favola, con atelier e negozio in Torino.
Amilcare Acerbi, pedagogista e animatore, fondatore del Campo Robinson di Pavia nel 1974 evoluto in Laboratorio natura di Bosco Grande nel 1977, prima City Farm italiana; già responsabile di servizi educativi, laboratori, programmi educativi in numerose città italiane tra cui Pavia, Cremona, Torino, Salerno, Pesaro, Bologna, Cosenza, Omegna. Progettista di parchi e cortili scolastici. Progettista di mobili gioco.
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